Signori, la cannabis, nonostante alteri il funzionamento delle sinapsi, dei collegamenti tra i neuroni, se non sbaglio dei dendriti, però è da ritenersi non una droga pericolosa, le possibilità di sviluppare dipendenza sono minori rispetto alle sigarette, e si sa che le sigarette, dando dipendenza e portando ad un uso continuativo e assiduo, in sostanza faranno più danni della cannabis. Per non parlare dell'alcool, che se usato esclusivamente per ubriacarsi, se usato per lo stordimento di sé, allora viene usato al pari di una droga, e anzi, può essere definito tale.
Allora la domanda dei favorevoli alla legalizzazione è: Perché le sigarette e l'alcool, che abbiamo appurato essere più dannose della cannabis, sono legali, e questa innocua pianticella no?
Dal canto mio, ci sono varie ragioni, con metodo sistematico analizziamole una ad una, sostanza per sostanza.
Le sigarette.
Parlando delle sigarette, prodotto moderno, bisogna rifarsi alle radici, dunque al tabacco, che era utilizzato nelle americhe come sostanza allucinogena (effetto che largo uso della sostanza da), dai molto romantici nativi americani, sciamani e guaritori, lo utilizzavano come mezzo per comunicare con gli dei. L'arrivo dei colonizzatori occidentali portò il tabacco ad essere diffuso nel mondo come droga ricreativa, fu accolta duramente dai sovrani, fu resa illegale o tassata aspramente. Il prodotto moderno del tabacco per antonomasia è la sigaretta che dai primi del 900 è entrata a far parte in maniera intrinseca del costume occidentale.
Ora, alla luce degli studi recenti, sappiamo quanto la sigaretta è dannosa, ma, tale consapevolezza non c'era tra coloro che vivevano nei primi del 900, ma direi anche nella metà inoltrata di tale secolo. La sigaretta, sì, era considerata un'abitudine derecabile, non salutare, ma non così dannosa, come invece è appurato oggigiorno. Dunque, per secoli, il popolo ha continuato a fumare sigarette, e, arrivati alla coscienza della vera natura della sostanza negli anni 70-80, cosa si poteva fare? Renderla illegale?
Sarebbe impossibile, davanti a questa situazione i governi nei paesi dove la sigaretta è largamente utilizzata, non possono far altro che creare sensibilità, creare consapevolezza, ma renderla illegale sarebbe impossibile, per ragioni storiche e culturali.
Ma aggiungerei, che ognuno è libero di ammazzarsi nel modo che più gli piace, e se qualcuno fuma, l'unico pericolo che può dare è che convinca qualcun'altro a fumare, niente più.
Al contrario della cannabis. Chi fuma cannabis, si stordisce, non è più capace di intendere e di volere, e, un essere tale è pericoloso per la società.
Pensate a qualcuno che mentre guida fuma una canna, e diventa un pericolo per lui e per gli altri.
Pensate a un operaio che guida una gru sotto effetto di cannabis, con il rischio di rovinare l'edificio che costruisce, o di gettare giù, per la maldestria, impalcature con altri operai sopra.
Pensate all'infermiere che si fuma le canne in bagno, che fatto vi da il farmaco sbagliato, mettendo in pericolo la propria vita.
Mentre un infermiere che fuma sigarette, non ha mai messo in pericolo nessuno, oltre se stesso.
L'alcool, con radici storiche ben più profonde del tabacco, era considerato, in grecia, il nettare degli dei. L'alcool, presente in diverse bevande, in diverse quantità, è un prodotto culinario alto, oltre che estremamente buono.
Non devo certo io spiegare a voi la bontà del vino, o la freschezza di una birra, e tutti sappiamo che tali prodotti se consumati moderatamente non creano lo stato di confusione che genera la cannabis, e anzi, recano piacere per la loro squisitezza, il piacere del cibo. E di certo, non si può paragonare il cibo ad una sostanza stupefacente.
Un uomo, che tornato da lavoro, sorseggia un bicchierino di grappa artigianale aromatizzata al nocciola, usando nocciole vere, avra la possibilità, oltre che di sentire il calore nel petto, di assaporare il gusto soffice e autunnale delle nocciole, la brillantezza del sapore della grappa secca, e l'armonia che si genera tra questi due elementi. Quest'uomo sta degustando, quella che potrebbe essere definita un'opera d'arte per il palato.
Mentre un uomo, che tornato a casa, si fa una canna, e stordito e confuso si siede sul divano a guardare la televisione, è solo un volgare, che abbassa se stesso e la sua umanità con queste sostanze
Così come un uomo che tornato da lavoro si ferma ad un conad e si scoppia un cartone di tavernello.
Tra gli ultimi due uomini non c'è differenza, tra loro e il primo si.
L'alcool, se utilizzato scorrettamente, come droga, è dannoso, e porta anche alla violenza, è addirittura più pericoloso della cannabis; ma questo non l'unico uso dell'alcool. Questo può infatti essere usato come pietanza e come nobile bevanda, un'uso ahimé precluso alla cannabis, il cui scopo si risolve e concretizza nello stordimento di sé.
È per questo che la cannabis non è paragonabile né all'alcool né alle sigarette, perché chi ricerca quella sostanza, vuole esclusivamente non capire più nulla, vuole diventare inutile e pericoloso.
Ma immaginate davvero se la cannabis fosse legale.
Ogni sera, per ogni vicolo di strada, sarebbe strapieno di giovani a drogarsi, l'80% di coloro che uscirebbero sarebbero fattoni che non capiscono un *****. Voi vi sentireste sicuri?
Io no.
Quando uno è fatto, non è totalmente padrone di se.
Immaginate, ogni santa sera, persone a drogarsi, drogarsi, drogarsi, diventando esseri inutili per se stessi e per la società;
Pensate che l'italia sarebbe un posto migliore?
Pensate che gli italiani diventerebbero migliori?
No.
Diventerebbero un popolo ancora più stupido e rincoglionito di quanto già non lo sia, e l'idea che il sabato sera il 90% dei giovani diventano zombie, strafatti di canne, mi mette i brividi; l'uomo è purtroppo morbosamente attratto da ciò che lo può danneggiare, per questo, lo stato, deve indirizzare la società ad un modello comportamentale migliore.
Tale è il concetto filosofico-giuridico di Nudge, per cui lo stato, rendendo sconvenienti alcuni comportamenti indirizza tutto il popolo ad un insieme di comportamenti migliori, e più utili per la società e per se stessi.
Questo è il motivo per cui lo stato ha il monopolio delle sigarette: Può imporre prezzi alti, in modo da scoraggiare le persone dall'uso di questa sostanza nociva e alquanto inutile.
Questo è anche il motivo per cui lo sfruttamento della prostituzione è illegale in italia: Ammetterlo, sarebbe come asserire "donne italiane, se fallirete nella vita, ricordate che potrete sempre vendere il vostro corpo a sconosciuti per denaro". Rendendo invece questo comportamento illegale, si instilla nel popolo l'idea che tale comportamento è sconveniente, e lo si indirizza verso un insieme di comportamenti migliori, ad impegnarsi sempre di più, perché fare la prostituta non è certo un'ultima spiaggia ammissibile, e tale concetto lo si sottolinea con la legge.
Ed è per questo che la cannabis è illegale. È una sostanza, che per quanto se ne dica, non può far bene, ma sicuramente farà male, rende i giovani rincoglioniti, e quanti sono i giovani che non ne fanno uso perché illegale, lo stesso non si potrà dire se sarà legale; dunque, per coloro che non hanno abbastanza testa per capire da soli che il consumo di tale sostanza è sciocco, ci pensi lo stato a rammentare quali sono i giusti valori.
Avrò anche una visione conservativa o arcaica, ma ho 19 anni, e li ho visti con i miei occhi quelli che al liceo hanno iniziato a farsi le canne.
Erano i peggiori, gli stupidi, i violenti, quelli che li guardavi e lo vedevi che non avevano futuro, erano i figli di papà, i deboli di carattere, gli insicuri, ma c'erano anche gli intelligenti, ragazzi molto intelligenti, però quando chiedevi loro perché a 15 anni si facevano le canne, beh, perché no, tanto non fa male, ma così mi diverto, lo fanno tutti i miei amici, ho provato è m'è piaciuto, e via dicendo..
E se fosse legale, quanti, quanti farebbero così..