La definizione data qui sopra è quella corretta, ma per semplicità di comprensione devi pensare ad un thread come ad un ”core virtuale”, o core logico. Questo è quello che si intende quando si pubblicizza una CPU come dotata di “8 core e 16 thread” ad esempio. Cioè i core sono FISICAMENTE 8 (anche se pure questa è una semplificazione visto che condividono alcune risorse della CPU a seconda dell’architettura), ma sono disegnati in modo da far credere alle applicazioni di avere 16 core separati da poter utilizzare all’occorrenza per i loro processi.
la domanda numero 2 invece dovresti spiegarla meglio.
Chiaramente ti stai riferendo ad un architettura ibrida, come quella introdotta da Intel con Alder Lake (non per prima, visto che sui SoC ARM è presente da anni). In questa coesistono core Performance, capaci di HT (quindi con due thread per ogni core) e core Efficiency, più piccoli, più lenti (ma non così lenti come credi) e senza HT. Questa architettura è stata introdotta per aumentare il numero di thread massimo senza incrementare le dimensioni, e quindi la complessità. Ogni gruppo di 4 E core infatti è grande circa come 1 P core.
I diversi thread gestiti dalla CPU sono distribuiti sui core dallo scheduler di Windows, che si avvale (almeno su Window 11) dell’aiuto del Thread Director integrato nella CPU. Tecnicamente questo fa si che Windows assegni i processi “importanti“ ai P core, lasciando agli E core i processi in background, principalmente di Windows stesso. Questo è il motivo per cui si sconsiglia di usare Windows 10 con queste CPU: il rischio è che i thread vengano assegnati male.
Sul turbo boost il concetto sulle CPU moderne è un pò più complesso di come credi. In realtà esistono “più boost diversi”, tecnicamente. In soldoni quello che succede è che la CPU boosta fino ad incontrare uno dei due limiti: quello termico oppure quello di consumo (PL2). Il limite termico resta indefinitamente, mentre quello di consumo dopo un tempo (Tau) si abbassa ad uno più basso (PL1, corrispondente al TDP).
Con Alder Lake in realtà Intel ha cambiato un pò la sua filosofia al proposito. Tecnicamente PL1, PL2 e Tau ancora esistono, ma Intel ha detto che SE LA MOBO CE LA FA (quindi i VRM sono disegnati in modo appropriato), allora la CPU può boostare al PL2 per tutto il tempo che vuole, fermo restando il limite Termico.