[Spoiler nel post]
Ciao.
Allora, sono andato ieri sera a vedere il film al cinema. Complessivamente devo dire che non mi è piaciuto affatto ma almeno ho avuto la saggia idea di sfruttare la promozione dei film a 4€ il mercoledì e il giovedì (dalle mie parti).
Fatte queste dovute premesse, vorrei solo sottolineare alcune cose:
- Non è mia abitudine ovviamente farmi condizionare in alcun modo dai pareri altrui. Prendo in notevole considerazione ogni opinione ma alla fine giudico con i miei parametri.
- Non sono un critico cinematografico, quindi indubbiamente mi mancano le conoscenze formali e la cultura necessaria per giudicare un film.
- Proprio per il punto precedente, non ho nessun motivo economico per affossare o esaltare una pellicola piuttosto che un'altra ... :D
Detto questo, i miei pareri sono assolutamente soggettivi e personali.
Ritengo che un film, di qualunque genere esso sia, debba considerare un fattore fondamentale: la coerenza. Ci sono prodotti che basano la loro trama sulla sua assenza, altri che hanno motivo di esistere solo grazie ad essa. Parlo di film "astratti", d'introspezione, di delirio, contrapposti a pellicole documentaristiche, narrative o anche semplicemente di fantascienza.
La congruenza (o la sua palese mancanza) è il collante tra le scene, quello che distingue una produzione cinematografica da un minestrone di effetti speciali e interpretazioni artistiche.
In questo film ho riscontrato una notevole discontinuità nella logicità del racconto. Se fosse stato completamente inventato e privo di aderenza con la realtà, mi sarebbe andato benissimo. Non c'entra (secondo me) la questione "film di fantascienza". Guerre Stellari o Star Trek non hanno nulla a che vedere con la realtà ma posseggono una loro precisa coerenza e tutto è spiegato chiaramente.
L'ambientazione di "La leggenda degli uomini straordinari" ha una precisa collocazione spazio-temporale (fine 1800, Europa), con riferimenti reali a città, paesaggi, persone e fatti. Numerosi dettagli sono stati curati per dare una parvenza di plausibilità, ad esempio:
- L'uomo invisibile utilizza una crema per rendersi individuabile e, guardando da diverse angolature, si riesce a scorgere la delimitazione precisa della crema sui dettagli anatomici, anche visti "da dentro". L'invisibilità, pertanto, deriva dalle proprietà del suo corpo nudo, come è logico aspettarsi da chi ingerisce una pozione.
- Il fatto che Sean Connery fosse quasi immortale è stato spiegato con la "benedizione" dello sciamano.
- Lo stupore dei "bobbies" di fronte al carro armato lascia intravedere un chiaro tentativo di aderenza storica. Il primo carro armato (tralasciando la seppur geniale intuizione di Da Vinci) risale alla I Guerra Mondiale, attorno al 1916, anche se un primo abbozzo è stato fatto risalire al 1912.
Questi e molti altri particolari, però, cozzano irrimediabilmente con clamorose "sviste", troppo pressanti... Ne cito solo alcune:
- L'uomo invisibile, nonostante sia nudo, riesce a non morire assiderato durante le scene ghiacciate, anche se confida di sentire il freddo. Allora, posso anche arrivare ad immaginare da solo che il suo fiato non sia visibile perchè la pozione ne ha modificato la composizione chimica ma nessuno ha menzionato la capacità della pozione di riscaldare autonomamente il corpo. E le tracce sulla neve?
- Nella scena della sparatoria a casa di Grey, i proiettili lo crivellano di colpi, di fatto distruggendo il suo bel completino... che nella scena successiva risulta perfettamente integro. Certo che meno di un minuto è un bel record per riuscire a cambiarsi...
- La parte a Venezia è stata una perla... Allora, come anticipato, è già fin troppo assurdo immaginare che il Nautilus passi sotto ai ponti di Venezia (considerando che per l'occasione il sottomarino è stato abbassato di una decina di metri circa...) ma non rimane minimamente incagliato sul basso fondale dei canali (nonostante il presumibilmente altissimo pescaggio). Oltretutto, passa sotto al "Ponte dei Sospiri", lasciandosi le Carceri di lato. Ad un tratto, però, si aprono i portelli e "magicamente" spuntano delle "fondamenta" (quella specie di "marciapiede" dove sono scesi i componenti) dove prima c'era solo canale...
- La (splendida) macchina usata da Nemo, per le scene in cui era necessario inquadrare da fuori i passeggeri, diventa una decapottabile. Nessun cenno al fatto che qualche scena prima era palesemente diversa. (...ma qui, posso anche immaginarmi da solo diverse altre soluzioni... era una di riserva, era una C3 Pluriel modificata, il Nautilus abbondava di carrozzieri...)
Dal punto di vista della "realizzazione", quindi, le pecche (a mio modestissimo avviso) sono notevoli e laciano fin troppo spazio alle correzioni dello spettatore. Non si tratta di lasciar correre la fantasia, dato che il piatto è già pronto e servito. Qui si tratta di rifare una vera e propria post-produzione...
Ripeto, il film è stato improntato sulla veridicità, quindi non si possono piazzare qua e là scene incongruenti senza darne spiegazione...
Posso anche fare a meno di questa parte dell'analisi, tralasciando questi dettagli e concentrandomi sulla parte tecnica.
Belli e senza dubbio efficaci gli effetti speciali, così come l'ambientazione da fine ottocento inglese. La resa dei colori è sempre molto indicata alle situazioni e in certe scene si riesce quasi a percepire la puzza dei bassifondi londinesi o il profumo acre ma delicato della vampira.
Quello che non mi è piaciuto, però, è stata la scelta del montaggio di alcune scene, come per esempio nella fase finale. La telecamera è sempre molto mossa (...hanno scelto cameramen con il Parkinson? :D) e le scene si susseguono piuttosto velocemente, tra un duello e un altro. Il tutto per dare movimento e velocità. A me, però, quella parte è risultata piuttosto lenta, perchè il "contenuto" variava decisamente poco al cambiare della "forma".
Ho notato una prevedibilità quasi sconcertante. Credevo ormai che per una pellicola destinata al successo si fosse deciso di abbandonare i soliti cliche:
- Il capobanda buono che fa la parte del "rude". Il figlio è morto e si affeziona ad un altro giovane per cui darà anche la vita (aspetto catartico).
- Il traditore nel gruppo
- La storia d'amore (tra la "vampira" e il "traditore", nonchè alcuni ammiccamenti tra sempre la stessa Mina e lo schizofrenico Dr. Jekyll)
- Il "colpo di scena" del cattivo che in realtà era uno dei buoni
- Il cattivo deve conquistare il mondo
- I buoni vincono ma:
- Il protagonista non può morire...e infatti "resuscita", dando lo spunto per il seguito
Tutte cose (per me) praticamente scontate, tant'è che gli unici veri "colpi di scena" sono stati:
- La mancanza di qualche morto nel gruppo dei buoni (immagino quindi che il seguito sia stato improntato sulla presenza di tutti i personaggi)
- L'assenza di figure "politically correct"
Altro dettaglio che ho digerito poco è stata la scelta di far combattere i buoni contro i loro corrispondenti nemici, in una sorta di dualismo epico. Mr Hyde pertanto si è ritrovato a lottare (e stranamente a vincere) contro un antagonista che, ingurgitando la sua stessa pozione è diventato molto più forte di lui. La vampira immortale contro Grey, anch'egli invulnerabile e così via.
La caratterizzazione dei personaggi è piuttosto scarna e altalenante: si passa dalla precisa inquadratura di Quatermain al vago cenno su Sawyer, di cui si sa solo che è un agente speciale americano, passando per la messa in ombra di parecchie figure interessanti e che forse (ovviamente a mio avviso) potevano essere meglio rappresentate.
Il film è stato tratto da un fumetto ma ciò non ne giustifica le mancanze (per i motivi che ho poc'anzi spiegato).
Concludo dicendo che ognuno è libero di andare a vedere quello che vuole e non è detto che una cosa che piace a me debba per forza piacere anche a qualcun altro.
Nonostante la bella interpretazione di quasi tutti gli attori (e la presenza sfavillante di una Peta Wilson deliziosa con i capelli neri), personalmente ho trovato il film piuttosto povero e a tratti noioso.
Ciao!
FuGu