Riguardo all'appellativo di terrorista, credo sia impossibile fare tale affermazione con certezza.
Pur tuttavia, guarda il contesto: la tua patria natia è occupata da una nazione straniera (i romani), e tu sei uno che predica un "ordine diverso, un nuovo stato delle cose" (sia esso terreno o spirituale); per la casta giudaica sei un eretico, per i romani sei un sovversivo. E affianco a te ci sono tanti altri predicatori nella regione, più tutti gli zeloti che si ribellano attivamente all'occupazione romana.
Dubitare che durante l'occupazione straniera sia esistito in Palestina almeno un predicatore (presumibilmente più di uno) che tra le altre cose diceva di essere figlio di un dio mi sembra un'ipotesi completamente irragionevole, sono cose che accadono tutt'oggi e non vedo perché non dovevano accadere anche nell'antichità.
Aggiungo: in un contesto del genere, tra predicatori, zeloti, e genti sottomesse, chi è il terrorista?