Ribadisco: né tu né chi la pensa come te ha la benché minima idea di cosa siano la Costituzione e neppure la teoria del diritto
Mettersi al volante dopo aver bevuto abbastanza da essere legalmente ubriaco non è diverso da:
- mettere sul balcone di casa un vaso di fiori senza assicurarlo contro possibili raffiche di vento;
- commettere un errore durante un intervento chirurgico;
- guidare ben oltre i limiti di velocità, anche in presenza di una causa di giustificazione (che non sia un grave ed irreparabile rischio di vita).
La legge dice di non fare tutte queste cose ma non per questo chiediamo l'ergastolo per la signora Pina che col suo vaso di fiori ha ucciso Pino e neppure per il medico che ha sbagliato l'intervento, proprio perché nessuno di loro aveva la benché minima intenzione di farlo.
La modifica introdotta è del tutto idiota e figlia di un popolo che ragiona più con la pancia (e sono buono) che con il cervello tanto che la pena massima per "l'omicidio stradale" è uguale a quella minima per l'omicidio preterintenzionale, fatto che presuppone l'intenzione ex ante di far del male a qualcuno. Questo è un abominio, una vile piegatura del diritto e della legge alla raccolta di voti, soprattutto quando legalmente ubriaco non significa affatto "non in grado di guidare" né "con percezioni o capacità di reazione alterate".
E' una riforma talmente idiota che due persone che hanno bevuto la stessa quantità di birra potrebbero essere accusate l'una di omicidio colposo e l'altra di omicidio stradale solo perché la prima pesa 2Kg in più della seconda.
E' una riforma talmente idiota che il ragazzo che ha un tasso alcolemico di 0,6 viene equiparato al tanto temuto straniero che ha rubato un'auto ed ha falcidiato una famiglia con un tasso alcolemico di 2.
La legge non può prevedere i casi singoli né specifici, ma solamente casi generali. Se causare un incidente con un tasso alcolemico sopra quello fissato è considerato "omicidio stradale", lo è sia che chi l'ha fatto sia un delinquente dedito alla bottiglia, sia che alla guida ci fosse uno studente universitario che non aveva mai neppure parcheggiato in doppia fila, con la differenza che il secondo avrà la vita rovinata per sempre a causa di un errore.
Al delinquente di turno fare 2 anni di galera in più non cambia né cambierà mai nulla, ma la persona per bene - e queste sono e saranno probabilmente l'80% - sarà già moralmente devastato dall'accaduto quindi non vedo la necessità di rovinare anche la sua vita mettendolo in prigioni indegne di un paese civile in cui trascorrerà anni d'inferno in mezzo a criminali che hanno la benché minima remora morale.
Se non capite che c'è una netta differenza fra commettere un errore per incoscienza - e incoscienti lo siamo stati, lo siamo e lo saremo tutti almeno una volta nella vita - e l'essere un delinquente, allora vi meritate veramente questo paese e la sua giustizia le cui statue, spesso sfigurate, se ne stanno fuori dai tribunali a cui, peraltro, voltano le spalle.
Allora, quando accadranno ancora fatti come quello di ieri, fatevi risuonare nelle orecchie le parole di un uomo che nel 1992 fu accusato di innumerevoli reati, che fu ingiustamente incarcerato e che solo dopo molti anni fu assolto (seppure distrutto):
"Vorrei non vedere più, se possibile, questa giustizia ... la giustizia è una macchina tritauomini..."
Quando il primo di questi ragazzi si suiciderà dietro le sbarre, magari dopo essere stato stuprato da qualche detenuto sieropositivo, ricordatevi che il suo sangue macchierà le mani di chi non capisce questo assurdo molto più di quanto le sue stesse mani non si siano macchiate di sangue innocente per un errore.
Sulla prima affermazione nemmeno commento perché è talmente insensata che non ne vale nemmeno la pena prenderla in considerazione.
Quanto alla seconda, fermo restando che ti ha già risposto The_Fox, mi verrebbe solo da chiederti di quanto andrebbe ridotta la pena se il morto non avesse famigliari, parenti o amici.