È da dopo la caduta della federazione sovietica che gli stati che ne facevano parte hanno iniziato collaborazioni economiche con l’Occidente (e questo a Putin proprio non aggrada per nulla) quindi naturalmente anche ricerche biologiche. La stessa azienda dove lavoro (una multinazionale) ha iniziato ad assumere personale in quei paesi perché a basso costo (come per i programmatori in Bangalore per esempio) sono altamente specializzati e ne abbiamo una manciata proprio nella divisione dove lavoro io. Questo non significa proprio che stanno lavorando “contro” la Russia. E un laboratorio biologico non significa che stiano costruendo armi (che di fatto sarebbe pure illegale), ma ovviamente è facile per Putin dichiararlo (senza nessuna prova, perché tanto lui è un culto e i suoi seguaci pendono dalle sue labbra… se ti azzardi a contraddirlo ti fai 15 anni di galera, ad andarti bene).
E poi basta con queste “testate nucleari in casa russa”. Prima di tutto, la NATO non ha mai preso in considerazione la entrata dell’Ucraina, come avvenne invece per tre stati baltici ex-USSR (come mai Putin non ha invaso quelli). La Ucraina era il terzo stato mondiale per numero di testate nucleari, che ha volontariamente ceduto dopo avere lasciato il blocco sovietico. In altre parole, la minaccia NATO è un pretesto di Putin per questa invasione, come lo sono le due regioni del Dunbass dove operano gruppi separatisti (con aiuti russi, che Putin non ha mai smentito). Tra gli altri pretesti, accusare il governo ucraino di essere neo-nazista (quando poi Zelensky è pure ebreo, ma vabbè). Adesso ci si è messa pure la chiesa ortodossa russa a predicare che il governo ucraino è formato da “omosessuali depravati”. E naturalmente i fantomatici laboratori biologici (citami uno stato che non li abbia) che costruiscono armi chimiche. Mi chiedo quale sarà la prossima scusa (penso che basti leggere le “notizie” della RT o della TASS per saperlo)