Sì, è proprio ciò che intendevo dire, sono tutti aspetti che vanno puntualizzati e che rendono la definizione, per l'appunto, inesatta.
Va anche sottolineato che il modello del corpo solido indeformabile (detto "corpo rigido"), in cui le distanze reciproche tra le particelle restano invariate, è una pura astrazione fisico-matematica che consente, però, di semplificare lo studio dei moti (traslatorio, rotatorio e roto-traslatorio) di tale solido (il punto materiale, infatti, può solo traslare).
E' ovvio che, nel momento in cui si dovrà affrontare lo studio sulle deformazioni di un corpo, dovremo necessariamente abbandonare il modello ideale del "corpo rigido".
Saluti ?
Sì, ma lì di sbagliato ci vedo solo la seconda parte:
"L'unico modo per variare la forma di un solido consiste nell'applicazione di forze abbastanza intense da spezzare i legami, causando però la rottura o il taglio del corpo"
E solo perché hanno aggiunto il discorso sullo "spezzare i legami" (che è un modo, ma non è strettamente necessario per modificare la forma di un solido)
Un solido, anche se voglio studiarne le deformazioni ha una forma propria, non dipendente dall'ambiente circostante, modificabile solo mediante l'applicazione di forze esterne (poi possono essere modifiche della forma reversibili se resto in campo elastico, senza rottura dei legami, o irreversibili se passo al campo plastico, con rottura e riformazione dei legami)
Un liquido od un gas, invece non hanno forma propria perché anche in assenza di forze esterne, la loro forma dipende dall'ambiente che li circonda
La stessa cosa vale per il volume
Un solido od un liquido hanno volume proprio perché, a parità di condizioni al contorno, il loro volume non dipende dallo spazio che li circonda, al contrario un gas non ha volume proprio perché dipenderà dallo spazio che lo circonda
E' chiaro che sono definizioni "macroscopiche" dello stato della materia che poi ci portano alle approssimazioni necessarie per semplificarci lo studio di determinai fenomeni
Si può passare anche a definizioni più precise distinguendo gli stati in base ai legami ed ai gradi di libertà atomici, ma dipende dal livello di precisione che interessa osservare
In questo caso definire il solido come "con forma e volumi propri" è corretto finché voglio studiarne le proprietà ed iterazioni a livello macroscopico e posso aggiungerci l'indeformabilità se per il mio caso studio eventuali deformazioni sono irrilevanti rispetto a ciò che voglio verificare (ulteriore semplificazione)