Ma assolutamente che hanno fatto una bella cavolata! Gli i9 13th e 14th sono semplicemente cpu troppo tirate rispetto a quello che offre il processo produttivo e Intel questo già lo sapeva. Dico solo che vedendo chi mantiene una tensione di circa 1.25v o meno non ha di questi problemi!
Questo lo credo anche io. Tensione, corrente e temperature alte sono sicuramente fattori che influenzano negativamente il degrado. Non sembra che il problema sia relativo interamente a questo aspetto, dato che si sono registrati problemi anche su i5 di 13esima gen o i7 13700T che sono CPU molto meno tirate a livello di frequenza e quindi anche di tensione (anche se poi le schede madri fanno un po' come gli pare).
Ma forse lì centrava la questione di ossidazione dei vias, che è stato confermato anche da Intel e dovrebbe essere stato risolto entro la fine del 2023 (non si sa esattamente quanto sia durato e quante CPU sono state coinvolte).
Intel ora ci sta dicendo che a causa di un bug negli algoritmi di boost le CPU raggiungono tensioni pericolose. C'è da capire come esattamente vengono raggiunte, se magari solo per pochi ms (quindi impossibili da vedere con software di monitoraggio) e in quali condizioni.
Da notare che la tensione operativa massima per le CPU di 13esima e 14esima generazione per Intel è di 1.72 V:
https://www.intel.com/content/www/us/en/support/articles/000092345/processors.html#:~:text=This is 13th generation Intel,maximum voltage is 1.72 volt.
Quindi un valore piuttosto alto rispetto a quelli che siamo abituati a vedere. Tuttavia la tensione mostrata dai software di monitoraggio è sicuramente una misura molto filtrata\mediata che non tiene conto dei picchi: non mi sorprenderebbe scoprire che in carichi leggeri un i9, mentre HWiNFO (o simile) ripota una tensione intorno agli 1.4-1.45 V (normali per quelle CPU a stock), sia soggetto in realtà a picchi di 1.6-1.65V.
Infatti sono curioso di capire come interverranno a livello di microcodice: se è una questione di picchi transitori veloci è verosimile mitigare il comportamento senza ridurre la frequenza operativa e quindi le prestazioni. Se invece saltasse fuori che la tensione diciamo "media" (quella visibile via software) su alcuni sample è eccessiva la vedo dura corregge il problema senza abbassare le frequenze nominali, a meno di accettare che molte CPU dovranno essere richiamate come difettose perchè non in grado (o non più in grado) di mantenere le frequenze di targa.
Avevo un letto un commento stamattina che mi aveva colpito e leggendo questa notizia mi è tornato in mente:
ENG - "Intel doesn't seem to realize that a full recall is less expensive than losing the trust of the entire world."
ITA - "Intel non sembra realizzare che un richiamo totale è meno costoso che perdere la fiducia del mercato mondiale."
Bisogna capire se Intel è tecnicamente in grado di attuare un richiamo totale, sia a livello logistico, sia a livello di produzione, perchè le CPU richiamate devono essere in qualche modo sostituite.
Questa è una paraculata spettacolare. In due settimane non si rivede un processo produttivo ma si fa rosolare la concorrenza sfruttando i suoi problemi come marketing indiretto. Applausi a scena aperta per AMD
Però la concorrenza sta già rosolando di suo, non credo che rimandando l'uscita delle proprie CPU AMD metta in ulteriore difficioltà Intel.
Forse l'hanno fatto perchè stanno pensando di rivedere i prezzi e vogliono studiare meglio la situazione o perchè pensano che le mitigazioni a livello di microcodice ridurranno le prestazioni della concorrenza e quindi vogliono assicurarsi che siano incluse nelle recensioni di lancio dei nuovi Ryzen. Tuttavia, fosse questo, non basta rimandare alla prossima settimana, dato che Intel sta puntando a rilasciare i correttivi a metà agosto.
Comunque può anche essere che siano in ritardo a livello logistico per motivi non riconducibili a questo e per non mettere in difficoltà i recensori abbiano concesso più tempo.