Ciao a tutti, volevo chiedervi aiuto per quello che avevo pensato di fare. In pratica posseggo 2 potatili: un vecchio acer aspire 5750g (i5 2410M - ram 8 gb) che sono 10 anni che mi dà belle soddisfazioni e un hp pavilion 15-cx0990nl (i7 8550U - ram 8 gb).
Il mio problema nasce dal fatto che oltre ad avere il backup dei dati, non voglio tenere i dati sugli hard disk dei portatili per ragioni di sicurezza: se dovessero rubare in casa, i miei dati finirebbero nelle mani di chissà chi e vorrei evitare. Anche perchè attualmente oltre ai dati privati, uso il pc per lavoro e ho dati sensibili di progetti per alcuni clienti. Quindi aldilà della perdita di dati, vorrei proprio evitare che finiscano in mani altrui. Tra l’altro sono spesso in mobilità col pc quindi potrebbero anche rubarmelo fuori casa.
Per prevenire, avevo pensato di spostare tutti i dati su hdd esterni e in particolare:
- 1 hd autoalimentato da 2.5" 1 TB usb 3.0 che dovrei acquistare
- 1 hd interno all'hp che userei come esterno mediante cavo adattatore o box (hd ha 1 anno di vita)
- 1 hd 3.5" esterno che ha quasi 10 anni ma tenuto benissimo, non ha mai ricevuto nemmeno un colpetto
La mia soluzione è lavorare con i pc sull' hd autoalimentato 3.0 e usare gli altri 2 dischi per fare i backup periodici (su come fare e quali software usare ci devo ancora pensare o guardare/chiedere qui sul forum).
Detto questo mi chiedevo cosa ne pensate di questa soluzione, in particolare secondo voi con un hdd collegato all'usb 3.0 quanto perdo in termini di fruibilità del dato come lettura/scrittura rispetto ad avere l'hdd collegato direttamente al connettore sulla scheda madre?
Avevo pensato di fare cosi e montare, nello spazio liberato sull'hp, un'altro ssd su cui far girare linux (prevedo di cominciare a smanettare con qualche distro). Questo perche attualmente l'ssd principale è di soli 128 gb con windows 10 che già comincia a starci stretto.
Avevo inizialmente pensato ad un nas ma piu che bisogno di disponibilità avrei bisogno di sicurezza e i piccoli dischi esterni sono piu semplici da mettere al sicuro in mia assenza.
Fatemi sapere cosa ne pensate...
Il mio problema nasce dal fatto che oltre ad avere il backup dei dati, non voglio tenere i dati sugli hard disk dei portatili per ragioni di sicurezza: se dovessero rubare in casa, i miei dati finirebbero nelle mani di chissà chi e vorrei evitare. Anche perchè attualmente oltre ai dati privati, uso il pc per lavoro e ho dati sensibili di progetti per alcuni clienti. Quindi aldilà della perdita di dati, vorrei proprio evitare che finiscano in mani altrui. Tra l’altro sono spesso in mobilità col pc quindi potrebbero anche rubarmelo fuori casa.
Per prevenire, avevo pensato di spostare tutti i dati su hdd esterni e in particolare:
- 1 hd autoalimentato da 2.5" 1 TB usb 3.0 che dovrei acquistare
- 1 hd interno all'hp che userei come esterno mediante cavo adattatore o box (hd ha 1 anno di vita)
- 1 hd 3.5" esterno che ha quasi 10 anni ma tenuto benissimo, non ha mai ricevuto nemmeno un colpetto
La mia soluzione è lavorare con i pc sull' hd autoalimentato 3.0 e usare gli altri 2 dischi per fare i backup periodici (su come fare e quali software usare ci devo ancora pensare o guardare/chiedere qui sul forum).
Detto questo mi chiedevo cosa ne pensate di questa soluzione, in particolare secondo voi con un hdd collegato all'usb 3.0 quanto perdo in termini di fruibilità del dato come lettura/scrittura rispetto ad avere l'hdd collegato direttamente al connettore sulla scheda madre?
Avevo pensato di fare cosi e montare, nello spazio liberato sull'hp, un'altro ssd su cui far girare linux (prevedo di cominciare a smanettare con qualche distro). Questo perche attualmente l'ssd principale è di soli 128 gb con windows 10 che già comincia a starci stretto.
Avevo inizialmente pensato ad un nas ma piu che bisogno di disponibilità avrei bisogno di sicurezza e i piccoli dischi esterni sono piu semplici da mettere al sicuro in mia assenza.
Fatemi sapere cosa ne pensate...