SONDAGGIO Settimana lavorativa corta - dite la vostra

Cosa ne pensate della settimana lavorativa da 4gg

  • La trovo un'ottima idea - avrebbe solo dei vantaggi

  • Non mi piace l'idea - per me i contro sono più dei pro

  • Sono ancora indeciso - per ora ho ancora delle riserve ma non mi sento nemmeno di bocciarla


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Piu' produttiva cosa significa? se produco 100 al giorno (documenti, idee, mobili, viti o qualsiasi cosa) in una settimana produco 500. Se la mia produttivita' giornaliera aumenta del 10% (che e' una enormita') la mia produttivita' mensile diminuisce di oltre 400 unita'. Come fara' una azienda a pagarmi uguale? Se tu fossi l'azienda potresti sostenere la cosa?

Come dicevo dipende dal lavoro.

Se riduci di un giorno lavorativo agli autisti crei un problema. Dovrai pagarne altri. Lo stesso vale per i lavori manuali.

Conosco un centro investimenti che ha provato la cosa e ancora resta sul idea dei 4 giorni lavorativi. Hanno migliorato sensibilmente il morale ed il netto. Pur lavorando meno.

Ovvio che se parliamo di produzione in serie la cosa non funziona.
 
Conosco un centro investimenti che ha provato la cosa e ancora resta sul idea dei 4 giorni lavorativi. Hanno migliorato sensibilmente il morale ed il netto. Pur lavorando meno.
Un centro investimenti non è esattamente un luogo di lavoro rappresentativo...
Semplicemente significa che quando lavoravano 5 giorni cazz3giavano

Se riduci di un giorno lavorativo agli autisti crei un problema. Dovrai pagarne altri. Lo stesso vale per i lavori manuali.
Esatto, molte attività hanno tempi dettati da macchinari, trasporti, tempo materiale per compiere fisicamente un azione.
E senza prendere sempre l' esempio del settore secondario, basterebbe pensare a ristorazione e ospitalità
 
Scusa chi ti ha detto che la giornata lavorativa deve per forza essere di 8 ore?
Eppure un "fisso", uno standard a cui far ruotare tutto il parco contratti ci deve essere, anche solo per stabilire l'ordinario e lo straordinario.

Piu' produttiva cosa significa? se produco 100 al giorno (documenti, idee, mobili, viti o qualsiasi cosa) in una settimana produco 500. Se la mia produttivita' giornaliera aumenta del 10% (che e' una enormita') la mia produttivita' mensile diminuisce di oltre 400 unita'. Come fara' una azienda a pagarmi uguale? Se tu fossi l'azienda potresti sostenere la cosa?
Il sogno bagnato di ogni azienda (specie quelle un pò più grosse, e/o internazionali) è quello di superare il binomio "euro-ora" e di commisurare il livello di retribuzione in base al rendimento, ovvero a quanto il dipendente produce.
Sostanzialmente si vorrebbe passare a un sistema di determinazione di "quanto ti meriti" su una base molto variabile e per sua natura indefinita.
 
Il sogno bagnato di ogni azienda (specie quelle un pò più grosse, e/o internazionali) è quello di superare il binomio "euro-ora" e di commisurare il livello di retribuzione in base al rendimento, ovvero a quanto il dipendente produce.
E sarebbe anche cosa buona e giusta.
Perché dovrei pagare uno per caxxeggiare?
Porta risultati e ottieni soldi, i cavoli tuoi te li fai sul tuo divano di casa e SENZA reddito di cittandinanza
 
E sarebbe anche cosa buona e giusta.
Perché dovrei pagare uno per caxxeggiare?
Porta risultati e ottieni soldi, i cavoli tuoi te li fai sul tuo divano di casa e SENZA reddito di cittandinanza
Per esempio negli hotel ci sono persone che portano oggetti per le stanze. Vuoi tu asciugamani, oggetti extra, il caffè o capsule per il caffè, un ferro da stiro ecc. Sono spesso persone lente o anziane. Fanno il loro lavoro ed hanno uno stipendio. Non serve a nulla essere veloci qua perché spesso non hai niente da fare, solo quando chiamano porti. Un giovane veloce sarebbe inutile, starebbe seduto e farebbe esattamente il lavoro del anziano.
Ora che facciamo, paghiamo la metà l'anziano? Non mi sembra giusto.

Per il lavoro a norma e tot al giorno basta guardare Amazon. Dove nello smistamento hai un cavolo di orologio che conta i secondi, se sgarri si fa rosso, se succede per 3 volte in una giornata (parlo di ritardi di secondi) viene un capo a sgridarti.
Parlo per esperienza indiretta visto che un collega ci è rimasto 6 mesi solo perché aveva le rate del auto. Il lavoro a norma spesso e schiavismo legalizzato. Alle multinazionali fa bene.

Il mio collega ne è uscito quasi traumatizzato.

Se mai sarei per un'altra alternativa. Dare dei premi a chi fa di più e/o meglio. Come succede da noi. Ogni tot arriva qualcosa, sia esso un oggetto oppure un bonus in busta paga esente da tasse, a volte buoni Amazon.

Ricordo un articolo di molti anni fa, parlavano di banche ed i loro impiegati. Quelli più spiccati e più bravi coi clienti oltre che gentili e rapidi nelle pratiche ricevevano bonus. Parliamo pure di 50.000 al anno. Non parlo di direttori o chi sa che capo.
 
Per il lavoro a norma e tot al giorno basta guardare Amazon. Dove nello smistamento hai un cavolo di orologio che conta i secondi, se sgarri si fa rosso, se succede per 3 volte in una giornata (parlo di ritardi di secondi) viene un capo a sgridarti.
Parlo per esperienza indiretta visto che un collega ci è rimasto 6 mesi solo perché aveva le rate del auto. Il lavoro a norma spesso e schiavismo legalizzato. Alle multinazionali fa bene.
se ricordo bene amazon cronometra anche il tempo che i dipendenti stanno in bagno, mi sembra hanno massimo 6 minuti al giorno (e massimo 2 minuti alla singola volta) altrimenti cala la produttività

e non è che questo viene fatto per arrotondare e far arrivare la piccola azienda a fine mese senza debiti, viene fatto per far diventare un ultra miliardario ancora più ricco e gli azionisti più contenti
Per esempio negli hotel ci sono persone che portano oggetti per le stanze. Vuoi tu asciugamani, oggetti extra, il caffè o capsule per il caffè, un ferro da stiro ecc. Sono spesso persone lente o anziane. Fanno il loro lavoro ed hanno uno stipendio. Non serve a nulla essere veloci qua perché spesso non hai niente da fare, solo quando chiamano porti. Un giovane veloce sarebbe inutile, starebbe seduto e farebbe esattamente il lavoro del anziano.
Ora che facciamo, paghiamo la metà l'anziano? Non mi sembra giusto.
infatti non tutti i lavori sono uguali e hanno gli stessi requisiti
comunque credo parlasse di quelli stile dipendenti pubblici che fanno timbrare al amico e nel frattempo sono a fare commissioni
questo perché una volta assunto nella PA sei intoccabile e cazzeggiare non ha alcun impatto negativo, anzi spesso ha impatto negativo il lavorare sodo perché metti in cattiva luce tutti gli altri che non lo fanno.
poi per carità li trovi anche nel privato, ricordo anni fa facevo un breve lavoro come interinale per coprire dei buchi (credo) e un dipendente di vecchia data, prossimo alla pensione, durante il turno notturno si metteva direttamente a sdraiarsi su dei sacchi e dormire durante il turno di notte ma proprio in bella vista, senza vergogna


fare le corse e lavorare al 100% da dipendenti è stupidi e dannoso, 1 per lo stress maggiore, 2 perché se un giorno per motivi personali non sei al top, notano la cosa, tuttavia un conto è fare le cose che devi fare puntualmente e "non stare a guardare per aria" un altro conto è cazzeggiare.
tanto per dire ho cambiato da poco lavoro e nelle ore in cui non ho strettamente qualcosa da fare, faccio di mia iniziativa l' inventario, faccio con calma e senza fretta, con sforzo minimo per me ma mi tengo occupato e mi mostro diligente.
un cazz3ggiatore invece starebbe con le mani in tasca a guardare per aria o andrebbe 10 volte a fare pausa caffè
 
tanto per dire ho cambiato da poco lavoro e nelle ore in cui non ho strettamente qualcosa da fare, faccio di mia iniziativa l' inventario, faccio con calma e senza fretta, con sforzo minimo per me ma mi tengo occupato e mi mostro diligente.
un cazz3ggiatore invece starebbe con le mani in tasca a guardare per aria o andrebbe 10 volte a fare pausa caffè
E' l'etica del lavoro, quella su cui, in teoria, si dovrebbe fondare qualsiasi rapporto di lavoro, quella su cui basare la fiducia reciproca dipendente-datore di lavoro.
 
Faccio già fatica a campare con lo stipendo che prendo lavorando 8h al giorno per 5 giorni, figuriamoci se mi togliessero un giorno alla settimana. Discorso diverso se lo stipendio netto mensile rimanesse invariato.
Se il costo della vita diverebbe proporzionale alla settimana "corta", allora si potrebbe fare.
 
Lo so ma non posso permettermi molti margini perché già sono lavoratore invalido e per alcuni questo non è visto di buon occhio.
Poi avendo delle limitazioni sul lavoro ho paura di essere considerato in difetto e bersagliato quindi cerco di dare sempre il massimo.
Inizialmente lo facevo anche nella speranza di fare buona impressione e poter ottenere qualcosa di "stabile" ma sono sempre precario e non arrivo neanche a 1000€ al mese...
Ma posso dire una cosa che non piacerà a molti, compreso te probabilmente?
Per come la penso io è inumano far lavorare le persone invalide, andrebbero mantenute punto e basta. Se come società possiamo permetterci di mantenere i fannulloni con rdc et similia, trovo veramente ingiusto pretendere che un invalido (parzialmente suppongo) sia costretto a lavorare per poter mangiare. Non parlo di libera scelta, quella non la tocco.

Caso strano i maggiori sostenitori (e finanziatori) delle varie politiche di redddito di inclusione / reddito sociale / e simili a livello internazionale sono proprio le grosse lobby finanziarie. Si vorrebbe passare da un consumo basato sul lavoro al consumo basato sul credito sociale. Sostanzialmente il tuo guadagno non è più un diritto ma una gentile concessione.

Comunque nelle idee dei sostenitori della settimana di 4 giorni, la paga non varia
Se non sbaglio è proprio così che è stata sperimentata.
Però da quì a credere che la cosa rimarrebbe invariata anche successivamente ce ne passa...
 
1 non è che essere invalido significa essere incapace di ogni cosa
2 per molti invalidi, poter lavorare li fa sentire parte della società e non un peso/fastidio
1 non l'ho detto, semplicemente una società che pretende che anche l'invalido lavori per mantenersi non lo trovo "inclusivo", se proprio dobbiamo usare un termine tanto in voga.
2 infatti, dicevo la libertà di scelta non la tocco

Ho visto persone invalide (letteralmente zoppicanti) lavorare nel settore delle pulizie. Sì sì le mansioni e il carico di lavoro che gli vengono assegnati sono proporzionati alle loro capacità fisiche, de iure; ma de facto devono fare un lavoro usurante e più o meno faticare e sgobbare come gli altri. Avevo un mio famigliare che per 15 anni ha lavorato in coppia con un invalido: non ha mai detto che lo faceva per sentirsi accettato, lo faceva per mangiare. Come tutti gli altri.

Ora non mi dire che una persona in quelle condizioni sceglie di fare quel lavoro per sentirsi accettato. Lo fa perché deve mantenersi e forse perché non ha altra scelta. Se potesse ne farebbe volentieri a meno.
Se potesse appunto, se si smettesse di considerare l'invalido che non lavora come un peso per la società.
Alla fine, uno si sente come lo fanno sentire.

Comunque la mia è una reazione di pancia alla questione "invalidi - lavoro", mi sta bene che non venga accettata o criticata.
Non ho pretese di convincere nessuno. ;)
 
Ultima modifica:
1 non l'ho detto, semplicemente una società che pretende che anche l'invalido lavori per mantenersi non lo trovo "inclusivo", se proprio dobbiamo usare un termine tanto in voga.
2 infatti, dicevo la libertà discelta non la tocco

Ho visto persone invalide (letteralmente zoppicanti) lavorare nel settore delle pulizie. Sì sì le mansioni e il carico di lavoro che gli vengono assegnati sono proporzionati alle loro capacità fisiche, de iure; ma de facto devono fare un lavoro usurante e più o meno faticare e sgobbare come gli altri. Avevo un mio famigliare che per 15 anni ha lavorato in coppia con un invalido: non ha mai detto che lo faceva per sentirsi accettato, lo faceva per mangiare. Come tutti gli altri.

Ora non mi dire che una persona in quelle condizioni sceglie di fare quel lavoro per sentirsi accettato. Lo fa perché deve mantenersi e forse perché non ha altra scelta. Se potesse ne farebbe volentieri a meno.
Se potesse appunto, se si smettesse di considerare l'invalido che non lavora come un peso per la società.
Alla fine, uno si sente come lo fanno sentire.
io sono invalido, in Italia l'invlaidità è una condanna perchè ti danno una miseria ANCHE se sei un invalido grave che non può svolgere nessun tipo di attività lavorativa

Io la smetterei di demonizzare il reddito di cittadinanza poi, il lavoro in italia non lo crei togliendo il reddito a chi è più povero, ma con ben altre politiche

E; stata fatta passare l'idea che chi prende il reddito è un "divanista" invece la realtà è ben altra chi prende il reddito di solito è una persona che non trova lavoro, che spesso è anche invalida, che non ha sbocchi perchè il lavoro in alcune parti di Italia non c'è e quello che c'è è schiavismo

Io ho lavorato nel terziario, tantissimi anni, posso dire che non ho conosciuto un solo imprenditore onesto in tutta la mai carriera di pizzaiolo finchè non sono ESPATRIATO in inghilterra.


Non solo ma attività anche piccole riuscivano a fare un evasione MOSTRUOSA a fine anno tra scontrini non battuti, merce non fatturata e lavoratori in nero

HO visto gente lavorare per 2 euro l'ora doi notte in nero senza ferie, senza giorno di riposio lavorare 14-15 ore al giorno

Questo non è lavro è sfruttamento

Esiste un italia che nessuno vuole guardare in faccia e la cosa più sporca che ha fatto la politica è far credere che il problema fosse chi prende 500 euro al mese dallo stato per mangiare

Io mi vergogno di come è diventata l'italia, come invalido gli stessi imprenditori che strillano "al reddito di cittadinanza" sono proprio quelli che mi hanno reso ciò che sono ed adesso tutti i contribuenti mi dovranno pagare una vita di una seppur misera pensione, mentre chi mi ha reso cosi contua a evadere le tasse bello tranquillo e a sfruttare i dipendenti giovani

Io ho visto donne incinte costrette ad abortire perché costrette a lavorare in mezzo a sostanza tossiche e questo continua ancora adesso senza che nessuno muova un dito ma si continua a credere che il problema è il reddito

Al sud cui sono state aziende che hanno bellamente sversato rifiuto altamente tossici tanto che hanno reso invalide o malate paesi interi ( e questo con la complicità spesso delle istituzioni locali, compreso chi dovrebbe controllare)
èd al Nord ci sono aziende che hanno usato il sud come una discarica e chi ha fatto questo ed ha fatto ammalare migliaia di persone è ancora lì bello al suo posto con stipendi da capogiro

Oppure intere aziende a cui è stato permesso qualunque cosa di sfruttare persone e territorio e poi son bellamente fallite e sono andate all'estero dopo aver lasciato solo debiti, persone ammalate e devastazione


Se non scopi scusate il francesismo e ti chiamano "trombabile" non scopi lo stesso!

LA settimana corta?

Qui si dovrebbe capire che esiste una gran parte di popolazione che non conosce nemmeno cosa sia una settimana piena di lavoro, e ci sta gente che invece viene spremuta come limoni e poi buttata via e lasciata bellamente a carico dei contribuenti
 
Ultima modifica:
86% di invalidità per autismo e altre patologie neuropsichiatriche che in alcuni casi sono anche peggio perché la gente le considera quasi come scuse non potendo vedere concretamente l'invalidità come ad esempio in una persona con problemi fisici.
--- i due messaggi sono stati uniti ---

Magari...
Nelle condizioni in cui lavoro io mi sento ancora più un peso rispetto a quello che sono già e sembra che debbano farmi un favore a darmi quei due spicci che mi servono per provare a sopravvivere (che comunque se non vivessi ancora con i miei, a 30 anni, mangerei alla caritas).
purroppo chi non è invalido non porta mai capire che cosa significa esserlo o diventarlo ( specie in Itlaia)
 
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