Io prenderei le distanze da milioni di italiani invece, e questa è solo un parte di un articolo che ho letto che fa capire che sicuramente la colpa è dei no vax. Questa è la vera ignoranza, o magari non capisco io dato che non seguo il calcio.
"Non scordiamoci che la guerra al virus è ancora in atto e che la vittoria deve ancora arrivare. Ma per una notte, almeno per una, godiamoci l’ebbrezza di essere sul tetto d’Europa a livello calcistico. E che lo stesso ottimismo che ha spinto gli azzurri alla conquista dei campionati europei sia da sprone. Ci libereremo anche dell’incubo che avvolge i nostri giorni. Prima regola: essere uniti per un obiettivo comune. Nessun obiettivo è impossibile."
Proporrei una finale di calcio almeno una volta settimana, così c'è il ibera tutti e non ci si preoccupa più di quelle "pericolosissime" manifestazioni dei no vax / free vax; e se tra un po' ci sarà un aumento dei contagi, mi raccomando è colpa di chi non si vaccina.
Gli Europei di sicuro ci sono costati in termini di contagi: non è chiaro se il contributo maggiore sia venuto dalle manifestazioni di piazza, o piuttosto dal fatto che tipo tutti si sono riuniti in bar o anche solo case per guardare la partita assieme e al chiuso il virus è n volte più pericoloso che all'aperto.
Comunque sia, è ovvio che dal punto di vista epidemiologico, sarebbe stato meglio non giocarli. Dal punto di vista economico e psicologico questo, come tante altre concessioni, secondo me è stata importante.
Ma possiamo benissimo pensarla diversamente su questo, è un argomento effettivamente contro verso.
Per quanto riguarda l'altra domanda che hai fatto, io sono uno studente universitario: ho frequentato l'università in presenza praticamente sempre quando ce l'hanno concesso, ovvero 1 mese lo scorso semestre e un paio di mesi questo semestre (su un anno e mezzo). Ho evitato i mezzi pubblici avendo la possibilità di recarmi in loco con l'auto personale.
A lezione, per fortuna, noi eravamo pochi, anche perchè del mio corso molti sono stranieri e tanti stranieri in questo periodo nemmeno sono venuti in Italia, quindi seguono a distanza: la mascherina è obbligatoria e usata da tutti, il distanziamento anche (anche se questo come potrai ben comprende non sempre è rispettato).
Ma non capisco cosa centri con la scelta di vacinarsi o meno.
Di motivazioni valide te ne ho date, sia scientifiche (si contagia anche da vaccinati, gli attuali vaccini hanno avuto casi di reazioni avverse, in certe fasce d'età il covid ha percentuali quasi nulle di essere rischioso, ci sono terapie mediche che possono impedire l'aggravarsi del covid anche senza essere vaccinati) sia legate ai diritti dell'uomo (un trattamento medico non può essere fornito se l'interessato non fornisce il proprio consenso).
Purtroppo non rientrano in ciò che puoi o vuoi accettare quindi non le ritieni valide.
1) "Si contagia anche da vaccinati"
Vero, ma è meno probabile: la riduzione della probabilità di contagiarsi è un effetto positivo del vaccino, una spinta a farlo e non potrebbe essere altrimenti. Di conseguenza la motivazione è insussistente
2) "Gli attuali vaccini hanno avuto casi di reazioni avverse"
Vero, come qualsiasi farmaco che prendiamo (o tu non ne usi nessuno?). Tuttavia l'estrema rarità delle reazioni avverse importanti fanno degli attuali vaccini tra i farmaci più sicuri che abbiamo a disposizione.
La possibilità di morire per reazioni avverse al vaccino è decisamente inferiore a quella di morire di covid, anche nelle fasce più giovani (20-29 anni).
L'ho dimostrato numeri alla mano, prendendo direttamente i dati dell'istituto superiore della sanità, non mi metto certo a inventare cose.
3)"In certe fasce d'età il covid ha percentuali quasi nulle di essere rischioso"
Dipende di che rischio parliamo: se parliamo di rischio di morire è vero, ma comunque i vaccini lo ridurrebbero ulteriormente (quindi perchè non farlo?).
Di sicuro un giovane ha meno bisogno di un vaccino di un over50 (ma ci sono anche tanti over50 che rifiutano): tuttavia il covid ha effetti poco simpatici anche su alcuni giovani (vedi ad esempio in long covid, già citato varie volte).
4) "ci sono terapie mediche che possono impedire l'aggravarsi del covid anche senza essere vaccinati"
Tipo? Io non ne conosco: se me ne citi qualcuna sarei contento di leggere. Ma non terapie sperimentali (quelle sì sperimentali, non i vaccini) ancora in corso di definizione: terapie fatte e finite che possono curare le persone.
Ripeto, non mi risulta che ci sia niente di realmente efficace ad oggi, magari sbaglio.
E comunque, il fatto di poter forse essere curato in ospedale è un motivo per non vaccinarsi? Non è meglio non finirci proprio in ospedale?
Se le ragioni sono queste concedimi il diritto di pensare che la tua sia una scelta sbagliata o quanto meno una scelta fatta per i motivi sbagliati.
Abito con persone giovani pertanto non trovo logico fare il vaccino quando la mortalità nella mia fascia d'età è incredibilmente bassa. Ecco la mia ragione, e non è fondata sull'egoismo.
E' una ragione comprensibile. Tuttavia numeri alla mano, rischi meno a vacinarti che a prendere il covid anche se sei giovane. Qui trovi il post dove lo spiegavo in dettaglio con tutte le fonti del caso:
https://forum.tomshw.it/threads/sei-vaccinato-sondaggio-anonimo.861914/post-8029582
Di sicuro ne hai meno bisogno te di un sessantenne, su questo non ci piove. Ma il vaccino conviene a tutti già a livello di rapporto rischi\benefici per il singolo (senza tirare in ballo l'effetto benefico a livello di collettività): per questo fatico a comprendere chi scelga deliberatamente di non farlo (a parte gli irriducibili complottisti, con quelli, che sono pochi per fortuna, non ha nemmeno senso ragionare)