saimon_
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Quanta gente è morta a causa del disastro di Chernobyl è complicato stabilirlo con certezza. Il numero riconosciuto di vittime dirette dell’incidente è di 54, alcuni dei quali morti direttamente nell’incendio, altri a causa dell’avvelenamento da radiazioni. La stima delle vittime indirette è più complicata.Non ci capiamo, tu mi scrivi che dopo 5 anni il 98% dei pazienti sono vivi, io ti sto solo facendo notare che anche se morissero dopo 30,40,50 anni il cancro alla tiroide avrà sicuramente un ruolo, ammettiamo anche marginale,nel decesso. La prescrizione era una battuta, derivante dall'ambito penale, con cui volevo solamente sottintendere che anche se a lunga distanza le radiazioni avrebbero comunque delle responsabilità nella morte.
Non me lo sono di certo inventato io e ho cercato di dimostrartelo in tutti i precedenti messaggi. Leggiti le dichiarazioni di B. Bennett presidente del Chernobyl Forum voluto dall'ONU stessa. Il punto è che tu stesso in qualche post hai confermato la mancanza di alcuni dati che per un calcolo di morti totali sarebbero necessari. Quindi perchè fare affidamento a un risultato ottenuto sulla base di dati su cui avere una visione completa e equivalente alla realtà è impossibile? Gli stessi rapporti esplicitano le incertezze sui dati, rimarremo coi nostri pareri discordanti.
Perché è così difficile contare le vittime indirette? Perché i tumori indotti dalle radiazioni compaiono a distanza di decenni e non sono diversi da quelli di altra natura, dunque è impossibile stabilire un rapporto di causa-effetto. L’unico modo per stimare la mortalità indiretta dovuta a Chernobyl è quindi quello di andare a vedere se dopo l’incidente i casi di tumore sono aumentati rispetto a prima. Ma i tumori sono la seconda causa di morte nel mondo, dopo le malattie cardiovascolari, e dunque, se l’aumento dei casi di tumore è basso, potrebbe essere una semplice fluttuazione statistica.
Qual è la stima più accurata a nostra disposizione? Quella dell’UNSCEAR, il Comitato Scientifico delle Nazioni Unite sugli Effetti delle Radiazioni Atomiche. Trovate il loro report qua: https://www.unscear.org/docs/reports/2008/11-80076_Report_2008_Annex_D.pdf
Quanti morti stima l’UNSCEAR? Non abbiamo un numero preciso. Sappiamo però che l’incidenza relativa del tumore alla tiroide è aumentata di molto nella fascia di popolazione esposta allo Iodio 131 in giovane età. Parliamo di circa 6000 casi (nel 2008) di tumori alla tiroide, che potrebbero arrivare fino a 16.000 nei prossimi decenni. Tuttavia il tumore alla Tiroide è uno dei più trattabili, e ha un tasso di sopravvivenza del 98-99% (https://www.cancer.net/cancer-types/thyroid-cancer/statistics), quindi questi casi di tumore si traducono al più in alcune centinaia di vittime.
E per quanto riguarda tutte le altre tipologie di tumore? Cito direttamente dal report UNSCEAR di cui sopra: “There appears to be, at present, no hard evidence of any measurable increased incidence of all cancers combined amongst the general population of the Russian Federation and Ukraine”.
Neanche le persone che hanno lavorato alla messa in sicurezza della centrale avranno conseguenze sulla salute? Al momento ci sono dati che sembrano mostrare un aumento di alcune tipologie di leucemie e cataratte nella coorte dei liquidatori, ma i numeri sono troppo bassi per trarre conclusioni. Il report del Chernobyl Forum del 2003 riportava fino a 4000 potenziali vittime di tumori radio-indotti tra i liquidatori, ma al momento questo numero non ha riscontri nella realtà.
C’è qualche altra fonte autorevole che può confermare questi dati? Sì, ad esempio la Chernobyl Tissue Bank, ente di ricerca fondato nel 1998 proprio per studiare gli effetti delle radiazioni sui tessuti umani, e diretto dalla dottoressa Gerry Thomas, già presidente del dipartimento di Patologia Molecolare dell’Imperial College di Londra. Copio l’estratto della sua risposta relativa ai morti di Chernobyl:
“What is the current prediction of deaths which may occur in the future as a direct link to the Chernobyl meltdown?
It has been estimated that over a 50 year period exposure to radioiodine will have caused an excess of 16000 thyroid cancers in the population – that would give an estimated final death toll of 160 cases. The cohorts of liquidators are being followed up – it was estimated in 2006 that there may be 4000 excess cases of cancer in this cohort, based on the individual doses of radiation these workers received. However, none of the studies carried out on these cohorts have yet shown an increase in cancer of any sort, which suggests that this may be an overestimate”.