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Utente Èlite
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Manolo ha detto:Esulando dal caso "singolo" sul quale ho capito che in molti pensano che si sia esagerato, ma neanche tanto, volevo porvi un quesito:
Non siamo noi troppo permissivi?
Ovvero, mi spiego:
Questi arrivano belli belli, fanno come se fossero nel loro paese, tirano su moschee e si danno ad attività poco lecite. Arrivano addirittura a chiedere che il crocifisso sia tolto dalle istituzioni statali.
Giriamo la cosa, proviamo a pensarci a casa loro:
Non potremmo fare niente di tutto ciò. E se lo si fa, galera e non linciaggio, ma tortura. Da qualche parte ti fanno anche fuori.
Ovviamente non tutti gli immigrati sono così, ma le leggi e la "troppa permissività" vanno riviste, piano piano convinti di essere democratici e brave persone, loro....ce lo stanno mettendo nel...c...
Purtroppo parte di quello che dici è giusto.
Io credo che noi occidentali non siamo riusciti a trovare ancora il giusto mezzo tra il rispetto sacrosanto per la nostra cultura/tradizione e l'accoglienza dignitosa di poveracci che scappano perlopiù da situazioni di miseria o guerra.
Ed in questo vedo purtroppo l'assoluta inadeguatezza della nostra classe politica.
Per tirare acqua al proprio mulino c'è la sinistra che ancora non ha capito che il cristanesimo fa parte della nostra identità e la destra che ancora fa ragionamenti da ventennio fascista, quindi antistorici, quindi disumani.
Nell'affrontare un problema relativamente nuovo per lo stato italiano come l'immigrazione ci ritroviamo purtroppo con degli idioti che ci trattano ancora da ragazzini riproponendo tesi vechie di cento anni fa.
Se fosse per me io farei firmare un bel foglio ad ogni immigrato che entra, sul quale ci sono le nostre tradizioni, le nostre regole e la nostra cultura. Se le accetta e si impegna a rispettarle lo accolgo come un fratello, gli assicuro libertà di culto e di tradizione e controllo quanto tempo impiega a trovarsi un lavoro. Altrimenti, con cortese fermezza, lo rimando indietro.
Ma insomma, non mi pare così difficile. E' come quando si hanno ospiti a casa.
Sinchè si comportano bene gli apriamo le braccia e cerchiamo di farli sentire a loro agio. Se cominciano a fare casino fuori di qui.
Ed il numero degli ospiti non può neanche essere infinito.
Un'ultima cosa. Il principio di reciprocità invocato dai nostri politici mi pare una stronzata colossale. Noi siamo l'Italia e trattiamo le persone in un certo modo (grazie anche alla nostra cultura/tradizioni ecc..) e mai, in nessun caso, io vorrei vivere in un paese che tratta le persone come vedo fare in qualche paese mediorientale. Significherebbe diventare come coloro che critichiamo.
Così come mai, in nessun caso, mi voglio scordare che sono persone come noi.