il paragone con la guerra fredda ci sta, ma mentre in quegli anni vi erano in pratica 2 soli grandi (e ben delineati) schieramenti, la situazione attuale vede molti più "players" (usa, russia, eu, cina, india, iran, paesi arabi, israele e non dimentichiamoci del sud america e dell'africa), e direi che anche considerando le previsioni di crescita demografica (10 miliardi entro il 2050... ricordo che è quasi sempre la fame che fa scatenare le guerre...) è forse più problematica.
in questo scenario, con l'equilibrio del mondo che si sposta sempre più lontano dall'europa, e con un equilibrio che si fa sempre più precario in generale, ribadisco che abbiamo bisogno che gli USA rimangano forti e che sarebbe suicida "staccarsi" da loro, gli usa sono stati per 50 anni il volano ed il punto di riferimento del mondo intero, sbagliando anche, ma han sempre rattoppato la situazione.
prendendo ad esempio il loro intervento in libia infatti hai ragione quando dici che sono stati leggeri nel gestire la crisi sia in libia come anche in tutti i paesi della primavera araba in generale.
mi piace sempre citare i miei professori universitari quando ne capita l'occasione, perchè spessissimo alcune cose che han detto sia alla classe che in confidenza si sono rivelate delle vere previsioni, e quasi delle profezie.
In questo caso voglio ricordare le parole di un prof che si recava spessissimo proprio in libia ed egitto (almeno 3-4 volte l'anno, e con 30 anni di carriera alle spalle... immaginate che rete di contatti aveva in quei paesi), e che quindi conosceva benissimo la situazione in quell'area, le rivolte erano appena all'inizio e avevamo chiesto la sua opinione:
"se cadono gaddafi e mubarak sarà un grosso guaio anche per l'europa... sono paesi che già adesso non sono in grado di governarsi autonomamente, senza questi qui (intendeva sempre i vari gaddafi, mubarak, ecc) sarà la guerra civile..." ed in un'altra occasione (pochi giorni dopo, tornando sempre sull'argomento) disse "è tutta colpa del fatto che hanno eliminato il colonialismo, l'han fatto troppo in fretta...".
di primo acchito non mi trovavo proprio d'accordo con lui, credevo anzi che eliminare quei regimi fosse una buona cosa, e non avevo nemmeno compreso la sua critica all' "eliminazione del colonialismo" (avevo frainteso credendo che fosse proprio contrario ad eliminare il colonialismo, invece credo che voleva dire che quei disordini avevano radici più vecchie e responsabilità anche da parte dell'occidente), però col senno del poi direi che ci aveva visto giusto.
il fatto è che non mi fa paura solo trump, mi fan paura anche quelli che gli credono ciecamente e che ne sono ammaliati, come lo fanno i grillini e gli arabi integralisti... almeno dalla clinton, da renzi, da berlusconi, ecc sappiamo cosa aspettarci e personalmente preferisco un politico corrotto (ed il fatto che debba specificarlo significa che non ho sepolto del tutto ogni idealismo) ad uno che incita il fanatismo.