Salve gente, damanda da completo nabbo in fatto di circuiti
Stavo guardando questo video qua a 0:27
potete spiegarmi perchè ha bisogno di quelle 2 resistenze (spero sia la traduzione corretta) per illuminare il LED? Non ne basterebbe una soltanto?
Per comprendere il funzionamento del multivibratore monostabile occorre innanzitutto ricordare che si tratta di un circuito che ha un solo stato stabile, un BJT lavora in saturazione (ON) e l'altro BJT lavora in interdizione (OFF) :sisi:
Per poter passare TEMPORANEAMENTE allo stato instabile occorre applicare un impulso di Trigger (scatto), per cui c'è bisogno di un gruppo R-C ritardatore (in modo che la commutazione sia transitoria), che hai visto nel disegno del circuito, con la presa intermedia collegata all'ingresso non invertente (+) del comparatore di soglia.
Quindi sinteticamente, per quanto riguarda le temporizzazioni, possiamo dire che: 1) il multivibratore si trova nello stato stabile in modo permanente; 2) la commutazione temporanea (stato instabile) avviene in seguito all'applicazione dell'impulso di Trigger; 3) trascorso un certo tempo, che dipende dal gruppo ritardatore R-C, il multivibratore ritorna allo stato stabile.
Premesso questo, il Timer 555 è composto essenzialmente da due comparatori, uno di soglia e uno di Trigger, un flip-flop (un elemento di memoria) di tipo SR (SET-RESET) e un transistor BJT.
L'alimentazione Vcc è costante (di solito da 5V fino a 12-15V).
Poi devi notare che, sempre internamente, c'è un partitore di tensione, formato da 3 resistori in serie da 5k Ohm ciascuno, a "doppio rapporto": 1) all'ingresso non invertente del comparatore di Trigger viene applicato 1/3 della Vcc; 2) i rimanenti 2/3 della Vcc sono applicati all'ingresso invertente (-) del comparatore di soglia.
Supponendo, ad esempio, che l'alimentazione sia di 12V, all'ingresso + del comparatore di Trigger andranno 4V mentre i restanti 8V saranno disponibili all'ingresso - del comparatore di soglia.
Ora, l'uscita del comparatore di Trigger è connessa all'ingresso SET del flip-flop, quella del comparatore di soglia all'ingresso di RESET del flip-flop.
L'uscita Q "negata" è quella che pilota la base del BJT.
Fin qui ci siamo: per completare il circuito occorrono il gruppo R-C, che abbiamo già visto, e un partitore resistivo (nella fattispecie vediamo un resistore con in serie il pulsante che fornisce l'impulso di Trigger) con la presa intermedia all'ingresso di Trigger.
Il collettore del BJT è collegato direttamente col comparatore di soglia, attraverso il gruppo R-C.
Sul Trigger si applica l'ingresso del segnale mentre l'uscita viene prelevata sul pin Q (uscita non negata) del flip-flop.
Il funzionamento è molto semplice: il partitore resistivo (il resistore con in serie il pulsante di Trigger) viene dimensionato in modo che all'ingresso - del comparatore di Trigger ci sia una tensione più alta di Vcc/3, per cui la sua uscita si mantiene a livello basso (l'ingresso SET del flip-flop è S=0).
Il condensatore a riposo è "scarico" perché il comparatore di soglia è pilotato dalla tensione (2*Vcc)/3, per cui la sua uscita è bassa (il RESET del flip-flop è R=0).
Essendo S=0 e R=0, la configurazione del flip-flop deve essere necessariamente di RESET perché solo così si ottiene Q=0 e Q "negato" =1.
Con Q "negato"=1 il BJT si trova in saturazione e il condensatore è in corto-circuito, cioè scarico, come era nelle ipotesi.
Nel momento in cui arriva l'impulso di Trigger, chiudendo il pulsante, il potenziale di Trigger diminuisce, il comparatore di Trigger "commuta" e porta a livello alto il segnale di SET (S=1).
Di conseguenza commuta anche il flip-flop, portando Q=1.
Essendo Q negato=0 il BJT passa all'interdizione, il gruppo R-C risulta così "svincolato" dal transistor e può iniziare il transitorio di carica del condensatore.
Una volta esaurito il transitorio, il flip-flop ripristina la configurazione S=0 e R=0, che mantiene memorizzato lo stato precedente (Q=1 e Q negato=0).
Come oramai avrai capito, la tensione ai capi del condensatore è la stessa che pilota l'ingresso + del comparatore di soglia, per cui quando aumenta e supera i (2*Vcc)/3 il comparatore commuta e "resetta" il flip-flop (S=0 e R=1), il BJT ritorna in saturazione e il condensatore si scarica, riportando il circuito allo stato stabile.
Intervenendo sul valore della costante di tempo R*C, variando quindi i valori di R o di C, è possibile variare la durata dell'impulso e quindi il tempo di accensione del LED.
In genere questi tipi di circuiti, cosiddetti "a scatto" (trigger in inglese), trovano largo utilizzo in tutte quelle apparecchiature in cui si deve disporre di dispositivi temporizzatori e ritardatori.
Ciao, a presto ;)
P.S.
@Marcus Aseth - Se non hai capito qualcosa o hai bisogno di ulteriori spiegazioni, sono a tua disposizione :ok: