Dio Esiste ? Ecco Le Prove

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sono completamente in disaccordo. globalmente ciò che è irrazionale tende a più infinito e non sarà mai calcolabile.

Dipende dalla definizione di irrazionale e di calcolabile. E dipende dall'epoca di questa tua affermazione, perchè domani o fra 20 anni quello che tu oggi definisci irrazionale potrebbe non esserlo. Ergo non esiste il "globalmente irrazionale" di cui parli, ma esiste qualcosa che oggi definiamo "globalmente irrazionale" sulla base delle attuali conoscenze.

anche le derive folli della psiche umana tendono all'infinito nello stesso modo dei comportamenti sentimentali-emotivi, o di oggetti fisici.

Della psiche umana con ogni probabilità abbiamo una conoscenza estremamente approssimativa, parziale e relativamente recente. Un ingegnere che sbaglia i calcoli di un ponte o di una bomba o di un aereo ne è civilmente e penalmente responsabile. Uno psichiatra/psicologo che esprime un giudizio sulla possibilità di liberare un pluriomicida che poi ne ammazza altri 25 ..... non ha alcuna responsabilità morale, civile o penale. Qualcosa significherà.

Percio' a me sembra, con tutto il rispetto per il tuo modo di vedere, che tu pronunci sentenze un pochino troppo definitive. Il sentimentale/emotivo è conosciuto da noi in modo estremamente superficiale, non conoscendo le dinamiche biochimiche che consentono l'elaborazione del pensiero, le emozioni, i sentimenti, la memoria e tutto il resto. Secondo la signora Montalcini, che di questo argomento un po' ne masticava, gli scienziati di oggi conoscono probabilmente meno del 20% delle funzioni del nostro cervello.

Immagino che tu ed io siamo fuori da questa categoria, e le nostre conoscenze siano un tantinello piu' risicate. :sisi: Percio' mi permetterei, nel mio piccolissimo, di essere meno sicuro del significato di irrazionale, di derive folli, di infinito, di comportamenti sentimentali ed emotivi e quant'altro.

Parlo per me ovviamente.:)
 
per irrazionale intendo Schopenhauer,Stirner e Nietzsche,Feyerabend non di solo matematica si vive.
 
per irrazionale intendo Schopenhauer,Stirner e Nietzsche,Feyerabend non di solo matematica si vive.

Non mi pare imprescindibile discutere dell'irrazionalita nel senso filosofico, assunto che si stava parlando piu' pragmaticamente di pseudo casualità e di pseudo caos di fenomeni controllabili. Avevo già intuito che non si vive solo di matematica, ma mi compiaccio per la tua analoga visione della vita, che conferma le mie convinzioni.

Immagino pero' che oltre la matematica, fisica, chimica e quant'altro (la cosiddetta scienza, per capirci ....) ci sia ben altro ; ma stavamo parlando di scienza, non dell'ateismo irrazionale di Schopenhauer o del super-io di Stirner e Nietzsche. Cercavo di parlare, nel mio piccolo, dell'irrazionale matematico perchè stavamo parlando di un problema matematico come la casualità, il determinismo, il caos e la dinamica delle particelle, un mazzo di carte buttato all'aria e la sua ricaduta sul pavimento, dove a me sembra che la filosofia non c' entri tantissimo.

Mi sembra almeno. :grat:
 
Ultima modifica da un moderatore:
Non mi pare imprescindibile discutere dell'irrazionalita nel senso filosofico, assunto che si stava parlando piu' pragmaticamente di pseudo casualità e di pseudo caos di fenomeni controllabili. Avevo già intuito che non si vive solo di matematica, ma mi compiaccio per la tua analoga visione della vita, che conferma le mie convinzioni.

Immagino pero' che oltre la matematica, fisica, chimica e quant'altro (la cosiddetta scienza, per capirci ....) ci sia ben altro ; ma stavamo parlando di scienza, non dell'ateismo irrazionale di Schopenhauer o del super-io di Stirner e Nietzsche. Cercavo di parlare, nel mio piccolo, dell'irrazionale matematico perchè stavamo parlando di un problema matematico come la casualità, il determinismo, il caos e la dinamica delle particelle, un mazzo di carte buttato all'aria e la sua ricaduta sul pavimento, dove a me sembra che la filosofia non c' entri tantissimo.

Mi sembra almeno. :grat:

https://it.wikipedia.org/wiki/Teoremi_di_incompletezza_di_Gödel


In ogni formalizzazione coerente della matematica che sia sufficientemente potente da poter assiomatizzare la teoria elementare dei numeri naturali — vale a dire, sufficientemente potente da definire la struttura dei numeri naturali dotati delle operazioni di somma e prodotto — è possibile costruire una proposizione sintatticamente corretta che non può essere né dimostrata né confutata all'interno dello stesso sistema


Nessun sistema coerente può essere utilizzato per dimostrare la sua stessa coerenza.


Se un sistema assiomatico può dimostrare la sua stessa coerenza, allora esso deve essere incoerente.


.
 
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https://it.wikipedia.org/wiki/Teoremi_di_incompletezza_di_Gödel


In ogni formalizzazione coerente della matematica che sia sufficientemente potente da poter assiomatizzare la teoria elementare dei numeri naturali — vale a dire, sufficientemente potente da definire la struttura dei numeri naturali dotati delle operazioni di somma e prodotto — è possibile costruire una proposizione sintatticamente corretta che non può essere né dimostrata né confutata all'interno dello stesso sistema


Nessun sistema coerente può essere utilizzato per dimostrare la sua stessa coerenza.


Se un sistema assiomatico può dimostrare la sua stessa coerenza, allora esso deve essere incoerente.


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Ok. Grazie.
 
... Secondo la signora Montalcini, che di questo argomento un po' ne masticava, gli scienziati di oggi conoscono probabilmente meno del 20% delle funzioni del nostro cervello ...
Mi stupirei se Rita Montalcini abbia detto un numero a caso, dire che conosciamo il 20% significa che non conosciamo l'80%, mentre in realta' non sappiamo assolutamente cosa non conosciamo :)
Del cervello sappiamo in realta' tantissimo rispetto ad anni fa, per esempio sappiamo che sia una burla che usiamo solo il 10% del cervello (lo usiamo tutto in realta'). Sappiamo molto del funzionamento dei neuroni e delle reti neurali e di come l'informazione viaggia all'interno del cervello. Conosciamo la mappa del cervello, sappiamo quali parti governano certe funzioni. Sappiamo pure che il cervello e' capace di adattarsi e di recuperare funzioni nel caso alcune parti del cervello vengono danneggiate. Nonostante cio', quello che sappiamo e' solo una minuscola parte, non abbiamo la minima idea di come il cervello "funzioni". In altre parole, sappiamo come funzioni un neurone e come l'informazione passi da un neurone all'altro, capiamo questo in piccola scala (siamo anche capaci di emularlo in computer) ma cio scappa completamente come funzioni una rete di neuroni complessa, anche solo poche migliaia di loro (e ne abbiamo 100 miliardi)

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... Uno psichiatra/psicologo che esprime un giudizio sulla possibilità di liberare un pluriomicida che poi ne ammazza altri 25 ..... non ha alcuna responsabilità morale, civile o penale. ...
No, assolutamente non vero. Mia moglie e' psicologa, ne sa qualcosa.
Il medico curante ha il dovere di prevenire crimini o suicidi, nel caso il paziente viene giudicato pericoloso deve essere riportato alla polizia e messo in un ospedale psichiatrico. Se il dottore si rende conto di NON potere aiutare il paziente, e' suo dovere riferirlo a un altro dottore con piu' conoscenza in materia.

Come al solito mi scuso per riportare articoli in inglese, riporto solo le fonti che reputo attendibili.

French psychiatrist sentenced after patient commits murder | Reuters
Role of Psychiatrist or Other Mental Health Therapist With Patients Who Have Thoughts of Killing Themselves and/or Someone Else. | PsychiatryTalk
 
No, assolutamente non vero. Mia moglie e' psicologa, ne sa qualcosa.
Il medico curante ha il dovere di prevenire crimini o suicidi, nel caso il paziente viene giudicato pericoloso deve essere riportato alla polizia e messo in un ospedale psichiatrico. Se il dottore si rende conto di NON potere aiutare il paziente, e' suo dovere riferirlo a un altro dottore con piu' conoscenza in materia.

Come al solito mi scuso per riportare articoli in inglese, riporto solo le fonti che reputo attendibili.

French psychiatrist sentenced after patient commits murder | Reuters
Role of Psychiatrist or Other Mental Health Therapist With Patients Who Have Thoughts of Killing Themselves and/or Someone Else. | PsychiatryTalk
Allora, senza polemica, ti sbagli tu. Non ho parlato di medico curante ma di ...Uno psichiatra/psicologo che esprime un giudizio sulla possibilità di liberare un pluriomicida ... vale a dire di uno psicologo incaricato dal giudice di sorveglianza di esprimere un parere sulla liberazione di un Pincopallino. Lo psicologo dopo uno o due colloqui al massimo esprime il suo parere, magari insieme ad altri colleghi, senza che questo parere sia vincolante per il giudice di sorveglianza o che ne derivino eventuali responsabilità penali per lo psicologo.

Ora se la tua signora è una psicologa, sarai cosi' cortese da citare la legge che, al contrario di quanto ho scritto io, stabilisse la responsabilità penale o civile di tua moglie nel caso lei esprima un parere favorevole ad un giudice di sorveglianza per una libertà provvisoria o una pena alternativa per un pluriomicida, che reiteri il reato.

Per capirci bene e senza equivoci, nel caso di Angelo Izzo per esempio, ci dovrebbe essere da qualche parte una documentazione attestante le condanne penali per concorso in omividio plurimo per tutto lo stuolo di psichiatri e di psicologi che avallarono la sua semlibertà nel dicembre 2004, e che quindi in modo "colposo o doloso" contribuirono ai susseguenti nuovi due omicidi perpetrati dallo stesso Angelo Izzo, o migliaia di altri recidivi come lui. Per non parlare poi delle sentenze di risarcimento civile conseguenti e strettamente collegate ad un'eventuale condanna per "colpa" degli psicologi, come sostieni tu e la tua signora.

https://it.wikipedia.org/wiki/Angelo_Izzo

Se non riesci a documentare quello che sostieni è palese che hai detto una grande inesattezza quando hai scritto " No, assolutamente non vero" come hai fatto al post precedente. Secondo me.
 
Allora, senza polemica, ti sbagli tu. Non ho parlato di medico curante ma di ...Uno psichiatra/psicologo che esprime un giudizio sulla possibilità di liberare un pluriomicida ... ...
Si, si lo avevo capito.
Uno dei link che ho messo prima e' un caso di un psichiatra condannato perche' il paziente ha commesso un crimine.
Ti posso dare una altro link, che esprime il concetto che lo psichiatra (o qualunque operatore nel settore) non ha solo il dovere di proteggere il proprio cliente, ma anche il dovere di proteggere lui (da suicidio) e gli altri (nel caso sia una persona pericolosa)
Duty to Warn, Duty to Protect - SocialWorker.com
Stasera chiedero' a mia moglie (adesso sono in ufficio).
Credo comunque che quello che citi tu sia un caso particolare, ossia uno psichiatra che decide se un carcerato sia pericoloso o meno. In quel caso non so assolutamente cosa la legge preveda (ma mi posso informare)
Che comunque sia un problema serio lo concordo, gli psichiatri non sono degli indovini, la stragrande maggioranza dei loro clienti NON sono potenzialmente pericolosi anche se lo possono sembrare. Dire di volere commettere un crimine non significa che poi lo facciano e il piu' delle volte non lo dicono nemmeno (sta nella bravura del terapista capirlo)
Anche io senza polemica, intendiamoci! Mi fa piacere tanto per cambiare parlare di argomenti seri in questa discussione che sta diventando troppo ridicola.
 
Si, si lo avevo capito.
Uno dei link che ho messo prima e' un caso di un psichiatra condannato perche' il paziente ha commesso un crimine.
Ti posso dare una altro link, che esprime il concetto che lo psichiatra (o qualunque operatore nel settore) non ha solo il dovere di proteggere il proprio cliente, ma anche il dovere di proteggere lui (da suicidio) e gli altri (nel caso sia una persona pericolosa)
Duty to Warn, Duty to Protect - SocialWorker.com
Stasera chiedero' a mia moglie (adesso sono in ufficio).
Credo comunque che quello che citi tu sia un caso particolare, ossia uno psichiatra che decide se un carcerato sia pericoloso o meno. In quel caso non so assolutamente cosa la legge preveda (ma mi posso informare)
Che comunque sia un problema serio lo concordo, gli psichiatri non sono degli indovini, la stragrande maggioranza dei loro clienti NON sono potenzialmente pericolosi anche se lo possono sembrare. Dire di volere commettere un crimine non significa che poi lo facciano e il piu' delle volte non lo dicono nemmeno (sta nella bravura del terapista capirlo)
Anche io senza polemica, intendiamoci! Mi fa piacere tanto per cambiare parlare di argomenti seri in questa discussione che sta diventando troppo ridicola.

Stavo argomentando della scienza dell'ingegnere che costruisce il ponte ed è responsabile civilmente e penalmente del suo lavoro e dello psichiatra/psicologo che NON E' RESPONSABILE del suo lavoro allo stesso modo ; cosa confermata anche dal link che tu stesso hai postato sul medico francese condannato per la prima volta nella storia per via del comportamento di un suo cliente non opportunamente previsto dal medico stesso. E' probabile, ma non lo so, che lo stesso medico sia poi stato assolto in un possibile ricorso susseguente. Ma lo ipotizzo, non lo so.

So per certo che in Italia nessuno operatore nel campo della psicologia o psichiatria in quel campo è stato mai condannato per un errore di diagnosi, contrariamente a quanto sostieni tu. Il che conferma che nell'ambito di quelle professioni non esiste responsabilità oggettiva per diagnosi errate.

Il tutto a supporto della mia modestissima opinione sulla nostra attuale conoscenza del cervello e delle sue funzioni rispetto alla conoscenza delle portanti, delle forze che sollecitano un ponte, delle pressioni, dell'elasticità e quant'altro ; cosa per le quali, ribadisco, l'ingegnere è responsabile in ogni sede mentre lo psichiatra/psicologo assolutamente NO.

E non è esatto scrivere che quello che ho scritto non è vero. Come non è esatto scrivere che il caso di Izzo, di cui ho dato il link, sia un caso limite, come scrivi tu. Motivo ?.... semplicissimo : tutte le liberazioni anticipate di qualsiasi detenuto, sia esso un rapinatore, uno stupratore, un pluriomicida o uno che ha evaso le tasse, avviene solo su parere del giudice di sorveglianza che, supportato da psicologi e psichiatri, esprimono pareri precisi circa la presunta pericolosità di un condannato. E dispongono (ripeto : dispongono) la liberazione o la pena alternativa diversa dal carcere sulla base si un'opinione professionale della quale non sono affatto responsabili in nessuna sede.

Ora se si va a vedere la percentuale di reiterazione dei reati (circa il 30% secondo l'Istat) per le persone scarcerate anticipatamente, è facilissimo verificare che il caso Izzo non è affatto un caso isolato, ma è soltanto uno deile centinaia di migliaia di italiani liberati da psicologi, psichiatri e giudici preposti.

Tutto qua.

Il tutto, ripeto, non per sminuire lo spessore della professione dello psicologo o dello psichiatra, ma solo per dimostrare banalmente e concretamente che la nostra conoscenza delle funzioni cerebrali, dei comportamenti, dell'apprendimento e della capacità elaborativa ecc....ecc.... è talmente limitata ed approssimativa che non genera colpa, negligenza o danno volontario in nessun operatore.

Ovvio che se lo psichiatra (che è un medico) violenta il suo paziente o se lo psicologo, che non è un medico, gli ruba il portafogli .... parliamo di altri reati che vengono puniti dalle leggi. Giusto per chiarezza.

Poi se vogliamo menarla su Nietzsche, su Socrate e Platone (non parlo di te) soltanto per dimostrare che esiste il comportamento casuale di alcuni fenomeni in natura, divertendoci a fare la gara di copia/incolla di cose che non mi pare c'entrino ttotalmente con l'argomento in questione .... allora come puoi vedere ringrazio e stoppo li la discussione.
:)
 
Sul fatto che un ingegnere e uno psichiatra siano colpevoli in modo diverso sono completamente in accordo con te, sono due specialita' molto diverse che devono essere giudicate in maniera diversa. Per un architetto e' facile verificare se ci sia colpa dolosa, i progetti sono nero su bianco (o bianco su blu, a seconda di come siano memorizzati), basta un team di esperti per accertarlo.
Sul "caso isolato" non ci siamo capito e me ne scuso. Io intendevo che questo e' un caso particolare, ossia decidere se un detenuto (che e' gia' dichiarato quindi colpevole) venga giudicato pericoloso o meno da una commissione per valutarne la liberazione. Caso particolare rispetto a tutti i casi che invece psicologi e psichiatri vedono giorno dopo giorno.
 
Sul fatto che un ingegnere e uno psichiatra siano colpevoli in modo diverso sono completamente in accordo con te, sono due specialita' molto diverse che devono essere giudicate in maniera diversa. Per un architetto e' facile verificare se ci sia colpa dolosa, i progetti sono nero su bianco (o bianco su blu, a seconda di come siano memorizzati), basta un team di esperti per accertarlo.

Esatto. Ma al di la' delle differenti specialità esistono concretezze, valorizzazioni e peso specifico diversissimo sul quid di cui discettano. L'ingegnere su cose concrete e verificabili, lo psichiatra (o lo psicologo per altri aspetti) su cose non valutabili allo stesso modo.

Sul "caso isolato" non ci siamo capito e me ne scuso. Io intendevo che questo e' un caso particolare, ossia decidere se un detenuto (che e' gia' dichiarato quindi colpevole) venga giudicato pericoloso o meno da una commissione per valutarne la liberazione. Caso particolare rispetto a tutti i casi che invece psicologi e psichiatri vedono giorno dopo giorno.

Non ci vedo niente di diverso, onestamente, nel caso di cui si parlava (Izzo) rispetto ad altri. Di detenuti fortemente pericolosi, o presunti tali, comunque condannati per reati gravissimi contro la persona, ce ne sono a migliaia che ogni anno godono di forme di detenzione alternative. E per ognuno di loro le misure alternative vengono decise sempre allo stesso modo, e cioè da un pool di medici, psicologi e giudici. Per cui questi professionisti decidono o meno la libertà di tantissima gente piu' o meno pericolosa sulla base di elementi fortemente aleatori, per i quali non pagano assolutamente niente nelle eventuali recidive che rappresentano circa un terzo del totale.

Ecco perchè in Italia come in qualsiasi altro paese del mondo lo psicologo che sbaglia una diagnosi o una terapia non è responsabile, contrariamente a quanto sostenevi tu. Altro è, come detto, l'errore deontologico o colposo per una diagnosi volutamente truffaldina o una terapia scientemente errata.
 
Stavo argomentando della scienza dell'ingegnere che costruisce il ponte ed è responsabile civilmente e penalmente del suo lavoro e dello psichiatra/psicologo che NON E' RESPONSABILE del suo lavoro allo stesso modo ; cosa confermata anche dal link che tu stesso hai postato sul medico francese condannato per la prima volta nella storia per via del comportamento di un suo cliente non opportunamente previsto dal medico stesso. E' probabile, ma non lo so, che lo stesso medico sia poi stato assolto in un possibile ricorso susseguente. Ma lo ipotizzo, non lo so.

So per certo che in Italia nessuno operatore nel campo della psicologia o psichiatria in quel campo è stato mai condannato per un errore di diagnosi, contrariamente a quanto sostieni tu. Il che conferma che nell'ambito di quelle professioni non esiste responsabilità oggettiva per diagnosi errate.

Il tutto a supporto della mia modestissima opinione sulla nostra attuale conoscenza del cervello e delle sue funzioni rispetto alla conoscenza delle portanti, delle forze che sollecitano un ponte, delle pressioni, dell'elasticità e quant'altro ; cosa per le quali, ribadisco, l'ingegnere è responsabile in ogni sede mentre lo psichiatra/psicologo assolutamente NO.

E non è esatto scrivere che quello che ho scritto non è vero. Come non è esatto scrivere che il caso di Izzo, di cui ho dato il link, sia un caso limite, come scrivi tu. Motivo ?.... semplicissimo : tutte le liberazioni anticipate di qualsiasi detenuto, sia esso un rapinatore, uno stupratore, un pluriomicida o uno che ha evaso le tasse, avviene solo su parere del giudice di sorveglianza che, supportato da psicologi e psichiatri, esprimono pareri precisi circa la presunta pericolosità di un condannato. E dispongono (ripeto : dispongono) la liberazione o la pena alternativa diversa dal carcere sulla base si un'opinione professionale della quale non sono affatto responsabili in nessuna sede.

Ora se si va a vedere la percentuale di reiterazione dei reati (circa il 30% secondo l'Istat) per le persone scarcerate anticipatamente, è facilissimo verificare che il caso Izzo non è affatto un caso isolato, ma è soltanto uno deile centinaia di migliaia di italiani liberati da psicologi, psichiatri e giudici preposti.

Tutto qua.

Il tutto, ripeto, non per sminuire lo spessore della professione dello psicologo o dello psichiatra, ma solo per dimostrare banalmente e concretamente che la nostra conoscenza delle funzioni cerebrali, dei comportamenti, dell'apprendimento e della capacità elaborativa ecc....ecc.... è talmente limitata ed approssimativa che non genera colpa, negligenza o danno volontario in nessun operatore.

Ovvio che se lo psichiatra (che è un medico) violenta il suo paziente o se lo psicologo, che non è un medico, gli ruba il portafogli .... parliamo di altri reati che vengono puniti dalle leggi. Giusto per chiarezza.

Poi se vogliamo menarla su Nietzsche, su Socrate e Platone (non parlo di te) soltanto per dimostrare che esiste il comportamento casuale di alcuni fenomeni in natura, divertendoci a fare la gara di copia/incolla di cose che non mi pare c'entrino ttotalmente con l'argomento in questione .... allora come puoi vedere ringrazio e stoppo li la discussione.
:)

:patpat::luicera::ciaociao::sisilui:
 
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Che niente avviene per caso possiamo anche essere d'accordo, quello che noi chiamiamo caso risponde a regole precise che noi non conosciamo.
Ma sono regole fisiche ben chiare e precise.

Concordo quindi con @Les Paul Custom, un dado lanciato non si ferma per caso ma rimbalza in diversi modi seguendo le regole della fisica.

Il Big Bang (se c'e' mai stato...) non e' avvenuto per caso ma come reazione a determinate condizioni.


Quello che voglio dire e' che una persona scientifica non potra' mai credere in un Dio.

La "visione" deterministico-laplaciana, perché tale è e come tale appartenente al dominio delle ipotesi, è definitivamente tramontata nel 1873, anno in cui il grande Maxwell scriveva: "E' un dogma metafisico che dagli stessi antecedenti seguano gli stessi conseguenti" :sisilui:
Maxwell dunque considerava il determinismo come un "dogma metafisico" :asd:
Vent'anni dopo Poincaré, il grande fisico francese, diede il colpo di grazia finale al determinismo, mettendo in rilievo il fatto che differenze anche piccole nelle condizioni iniziali di un sistema dinamico possono produrre grandi differenze nei fenomeni finali :sisi:
Conosciamo tutte le forze in gioco, che sono deterministiche, cioè note una volta per tutte, ma il comportamento del sistema dinamico è caotico :asd:
Il determinismo non è più scientificamente "difendibile" :)
 
La "visione" deterministico-laplaciana, perché tale è e come tale appartenente al dominio delle ipotesi, è definitivamente tramontata nel 1873, anno in cui il grande Maxwell scriveva: "E' un dogma metafisico che dagli stessi antecedenti seguano gli stessi conseguenti" :sisilui:
Maxwell dunque considerava il determinismo come un "dogma metafisico" :asd:
Vent'anni dopo Poincaré, il grande fisico francese, diede il colpo di grazia finale al determinismo, mettendo in rilievo il fatto che differenze anche piccole nelle condizioni iniziali di un sistema dinamico possono produrre grandi differenze nei fenomeni finali :sisi:
Conosciamo tutte le forze in gioco, che sono deterministiche, cioè note una volta per tutte, ma il comportamento del sistema dinamico è caotico :asd:
Il determinismo non è più scientificamente "difendibile" :)
TU mi fai paura....:look:

"Noi dobbiamo riguardare il presente stato dell'universo come l'effetto del suo stato precedente e come la causa di quello che seguirà. Ammesso per un istante che una mente possa tener conto di tutte le forze che animano la natura, assieme alla rispettiva situazione degli esseri che la compongono, se tale mente fosse sufficientemente vasta da poter sottoporre questi dati ad analisi, essa abbraccerebbe nella stessa formula i moti dei corpi più grandi dell'universo assieme a quelli degli atomi più leggeri. Per essa niente sarebbe incerto ed il futuro, così come il passato, sarebbe presente ai suoi occhi."
 
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