no, proprio il contrario di ciò che vuoi farmi dire. e che abilmente manipoli. ripeto.
Manipolo!? Non lo hai visto il punto interrogativo alla fine della frase?
Cerco di capire cosa pensi...e non è affatto facile
Avere solo da un lato grossi fornitori di gas come olanda, tanto per dire, e dall'altro grossi importatori che lo trasformano in energia elettrica facilita la formazione di cartelli per tenere da un lato il prezzo del gas alto,
Se c'era un problema di grossi fornitori di gas in grado di manipolare il mercato questo esisteva prima della guerra quando le importazioni di gas erano in mano principalmente alla Russia.
Oggi la situazione è molto più diversificata anche grazie alle grandi quantità di gas liquido. L'Italia si sta persino attrezzando a diventare un hub alternativo all'Olanda.
Poi una volta per tutte l'aumento del prezzo del gas è stata causata dalla riduzione dei flussi di gas.
E' sparito dal mercato il maggior fornitore di gas del mondo che aveva una quota del 50% del gas in Europa,e visto che è un mercato molto rigido, dove per avere nuovi flussi ( offerta) ci vogliono è ovvio che i prezzi sarebbero saliti molto.
gas che i consumatori non acquistano più in maniera spicciola, per cui è più facile fargli credere dai venditori di elettricità che loro sono "costretti" a vendere energia cara perchè anche loro acquistano il gas caro.
Se i consumatori non acquistano il gas per il riscaldamento sarebbero più propensi a pagare più l'energia elettrica?
E' questo che vuoi dire?
anche perchè i paesi nordici stanno spingendo sull'eolico marino e sono a buon punto, per cui a loro il gas servirà sempre meno, servirà solo per fare soldi vendendolo.
Anche qui sbagli. Il Belgio e Germania per fare un esempio hanno chiuso le centrali atomiche e si trovano costrette a costruire centrali a turbogas. Questo perchè la tecnologia per accumuli di rete non esiste, le rinnovabili sono variabili e incostanti problema che hanno tutti i paesi antinuclearisti. Quindi non che la domanda di gas sparisce al nord perchè ci sono meno caldaie in giro...dovranno sostituire il carbone con il gas per produrre energia.
https://europa.today.it/ambiente/belgio-gas-nucleare-energia.html
e fare un impianto di riscaldamento a pompa di calore costa di più per il consumatore. così i grossi guadagneranno sempre di più, i grossisti medi spariranno e il consumatore paga per tutti.
Ok ma è anche vero che è meno inquinante e sia più efficiente.
Alla fine la vera questione è questa. In particolare la necessità di ridurre gli ossidi di azoto fa parte del green deal europeo.
Tuttavia in un paese del nord importante come la Germania la questione ha rischiato di far saltare il governo e sono dovuti a scendere a ben più miti consigli. Dal prossimo anno solo gli edifici di nuova costruzione avranno l’obbligo di un minimo del 65% di energie rinnovabili per il riscaldamento. La quota rimanente, il 35%, potrà tranquillamente continuare ad avere caldaie a gas. Quelle di nuova installazione però avranno l’obbligo della possibile conversione in idrogeno. Saranno disposti incentivi pubblici per le pompe di calore e per il riscaldamento a pellet, effettivamente non così ecologico.
Chiaro che questo avrà un effetto a catena proprio perchè il più importante paese del Nord ha fatto una bella marcia indietro.
So bene che GB non è più in Europa, ma come la Nato ci sono tanti altri organismi di cui fa parte.
E che c'entra con il gas e soprattutto con decisione interne all'EU come quello sulle caldaie?