Credo che forse una soluzione sarebbe un "obbligo" alla ristrutturazione ma con prezzi fissati agli ultimi prima della speculazione e detrazione al 100% dalle tasse con un credito di imposta. allora forse già una buona fetta di popolazione si potrebbe muovere. ma niente speculazione, cessioni crediti, cartolarizzazione e simili.
Altra direttiva che è stata votata in Europa che fa parte del pacchetto per le riduzione delle emissioni è quello della casa green: prevede la ristrutturazione obbligatoria delle case per ridurre le emissioni inquinanti delle case garantendo un miglior efficientamento energetico, con l’obiettivo entro il 2030, di avere tutti gli immobili sia residenziali e sia non residenziali con classe energetica E. Secondo quanto è attualmente previsto, l’obbligo di ristrutturazione trova applicazione per tutte le case e gli edifici di classe inferiore a E ed entro il 2023 tutti gli edifici e le case di classe energetica inferiore a E, cioè F e G, dovranno migliorare la propria classe energetica.
Al momento grazie al cielo non sono previste sanzioni...quindi per ora l'obbligatorietà lascia un po' il tempo che trova.
Essendo una direttiva ogni paese dovrà "tradurla" in legge.
Come vedi anche questo fa parte del "pacchetto" insieme alla fine delle auto elettriche, all'eliminazione delle caldaie etc. per ridurre le emissioni in Europa.
Non è il "COMPLOTTO" di cui accennavi.
Poi se chiedi la mia opinione il divieto delle caldaie, il divieto della produzione delle auto a combustione interna, la mancanza di una solida politica sul nucleare
"me pare una strunzat*" ma questo purtroppo è l'approccio molto ideologico della commissione che rispecchia in particolare il governo tedesco composto da verdi.
A casa loro faccio notare che hanno spento delle centrali nucleari funzionanti, per accendere centrali a carbone, pagano l'energia 0,40€ a kWh dopo aver investito una quantità enorme di risorse in rinnovabili...non so se rendo l'idea...
--- i due messaggi sono stati uniti ---
Se posso dire la mia, il consumatore andrebbe istruito meglio (ed anche alcune istituzioni)
Perché qui si guarda l'ago e non il pagliaio
La maggior parte delle persone sta attenta agli impianti di riscaldamento quando magari ha una casa costruita oltre 50-60 anni fa senza uno straccio di isolamento
L'obbiettivo dovrebbe essere ridurre i consumi, non spostarli da una fonte energetica all'altra
So di persone che per andare dietro a quello che si sente hanno cambiato la caldaia con la pompa di calore, senza fare interventi sull'involucro ed ora si lamentano che la sera (quando il fotovoltaico smette di produrgli) con la macchina accesa ed un contratto da 6 kW gli salta di continuo la corrente
E poi se provi a spiegargli che lo fa perché la casa non è isolata e quindi è servita una macchina con troppa potenza lo vedi "cadere dal pero"
Gli efficientamenti devono partire dalle strutture e non dai "servizi accessori", e questa cosa la devono capire bene i consumatori
Se la casa la sistemi a dovere la scaldi con qualsiasi cosa, anche sistemi passivi volendo
Si ma isolare la casa ha costi ben superiori a cambiare la caldaia o la pompa di calore.
E il superbonus è andato come è andato...
Poi quando sento dire, da parte di chi ha voluto quell'intervento fatto in quel modo, che la speculazione ha alzato i prezzi...mi viene il sangue agli occhi...