Il problema è che se andavi sul sito Asus, fino a ieri, potevi scaricare solo quel BIOS beta che invalidava la garanzia.
Normalmente se qualcuno sceglie di usare un BIOS beta lo fa a suo rischio e pericolo, ma c'è sempre l'alternativa di rimanere sui BIOS standard: stavolta invece no, o ti tenevi un BIOS a loro dire pericoloso che è stato ritirato dallo stesso produttore (ammesso che ce l'avessi già installato), oppure il beta... Quindi, se permetti, dire che quel BIOS particolare invalida la garanzia sa un po' di presa in giro.
Comunque, a parte questo, dai test di GamerNexus, solo le Asus arrivano così alte con il V-SOC lasciandolo impostato in auto: le altre si fermavano tutte a circa 1.2V indicati che poi si tramutavano in 1.2-1.24V reali, tensioni non bassissime ma certamente più ragionevoli degli oltre 1.4V di Asus... In più il fatto che la OCP (overcurrent protection), lato scheda madre sia settata così alta da non intervenire mai è una peculiarità delle sole Asus: difatti se la CPU veniva uccisa su una scheda madre di un altro marchio, il sistema si spegneva correttamente e per lo meno la scheda madre si salvava, anche se la CPU ormai era irrecuperabile. Le Asus (o per lo meno alcuni modelli di Asus) invece tentavano di alimentare una CPU morta pompando di fatto corrente in un cortocircuito fino a quando la CPU stessa si scioglieva danneggiando anche il socket. Quindi in tutto questo, Asus ci ha messo del suo...
In ogni caso, al di là di questo, a fronte di un problema così grave, che si manifesta sicuramente perchè le CPU lavorano fuori specifica, ma senza che l'utente l'abbia necessariamente mandata fuori specifica di proposito, l'unica cosa da fare per non perdere la faccia è quello che sta facendo AMD, ovvero "contatteci se la CPU è guasta, pensiamo noi a sostituirla a spese nostre (spedizione inclusa, da quanto ho capito". Tanto non è un numero di CPU elevatissimo, a fronte di un moderato costo ci si guadagna moltissimo in reputazione, al contrario di chi cerca di pararsi il sedere mettendo mille clausole per coprire quelli che, alla fine, sono errori (anche) suoi.