L’intervista è interessante, non sapevo chi fosse Sara Reginella, che ho scoperto sia una psicologa, che poi abbia seguito un corso di regia cinematografica, adesso si dichiara “regista, produttrice, scrittrice” addirittura “autrice di reportage di guerra”, ma quando poi si scava non ha fatto un bel niente e visto che NON è una giornalista i suoi “reportage” hanno lo stesso valore di Mazzucco (il cancro si cura con il bicarbonato) o di un qualsiasi Lambrenadetto Diciassettesimo barra Due. Alla fine si scopre che i suoi “articoli” (tra virgolette, in quanto semplici opinioni) sono pubblicate da siti come AntiDiplomatico, strafamosi per pubblicare bufale e che di “anti” hanno solo disinformazione.
Intervista interessante perché Infatti non risponde alla domanda, e viene tagliata corto da chi la intervista. “Da parte sta la popolazione? “ Pressata, Reginella si intoppa, dice “non so” (ci fu un referendum, la popolazione del Dunbass votò contro la secessione), dice che “occorre informarsi” (ma come, non sarebbe lei la “informata”), parla di antifascismo (perché ovviamente fa figo, anche se ormai sono ricordi passati e quella popolazione subì la invasione nazista, non fascista, ma vabbè).
Personalmente metto quella intervista nella categoria “aria fritta”
Ma ormai le uova sono rotte, la frittata è fatta e adesso è Putin a “esportare” la sua democrazia. E l’Europa ha tutto da perdere, ci stiamo aspettando un movimento in massa di espatriati da quella regione, che ovviamente finirà negli stati limitrofi e poi finirà smistata intorno.