Origine ed evoluzione dei viventi

  • Autore discussione Autore discussione Utente 16812
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avete mai visto un animale scrivere una lettera a Babbo Natale?? ahahah ...

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ormai la teoria dell'evoluzione di Darwin..non regge più!!:oogle:
 
Che l'evoluzione sia una teoria ben consolidata non ci piove, la percentuale di scienziati che ha dubbi e' infinitesima.
Fate qualunque ricerca google per trovare evidenze scientifiche sulla evoluzione e sarete inondati, fate lo stesso per il creazionismo e troverete solo discorsi che cercono di invalidare l'evoluzione, ma senza citare nessun risultato scientifico in loro favore. Che poi e' facilissimo smentirli alla grande come fece a suo tempo il Scientific American
15 Answers to Creationist Nonsense - Scientific American
 
Se la temperatura scende di colpo, un cane o un gatto sanno resistere al freddo. Tu invece - così come ti ha fatto la mamma - non passi la notte. E' anomalo che noi culturalmente si associ il fatto di avere un corpo ricoperto di peli come qualcosa di ancestrale, o scimmiesco. E non è normale non averli, i peli su tutto il corpo.

Ma questo è solo il mio punto di vista.

Non credo di aver capito bene il tuo punto di vista ma posso dirti che, in un ambiente con clima torrido come quello delle grandi savane africane, la termoregolazione è vitale e i peli sono di "impiccio" a tale termoregolazione, l'evoluzione ha quindi favorito il diradamento dei peli :sisi:
Con la siccità, i primi ominidi sono stati, in un certo senso, "costretti" a cibarsi di carne e una dieta ricca di grassi è più "calorica", il che ha aumentato il calore corporeo, inoltre per cercare acqua e cibo gli ominidi dovevano percorrere distanze più lunghe, diciamo che la "pressione" ambientale ha "guidato" il processo evolutivo verso la perdita graduale dei peli :sisilui:
A mio avviso la mancanza di peluria e il vestiario avevano, come tuttora hanno, una "connotazione" sessuale ed è quindi probabile che anche la selezione di tipo sessuale abbia svolto un ruolo più o meno importante nella "caduta" dei peli :asd:
A presto ;)

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la Verità è che non sappiamo la Verità ed ipotizziamo la Verità !!!...:sisilui:

Se vogliamo dibattere, dibattiamo in merito all'argomento oggetto del topic, il tuo intervento non dà alcun contributo alla discussione :nono:

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:cav:

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la verità al tema della discussione..

Idem come sopra :sisilui:

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avete mai visto un animale scrivere una lettera a Babbo Natale?? ahahah ...

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ormai la teoria dell'evoluzione di Darwin..non regge più!!:oogle:

Per "teoria" s'intende una serie di concetti collegati in modo tale da formare un "sistema coerente" :sisi:
La scienza "rifugge" da qualsiasi dogma e da qualsiasi certezza assoluta, quello che sappiamo è che, nei limiti della nostra conoscenza, le teorie sono corrette.
Salvo qualche ritocco, è ragionevole ritenere che saranno valide anche in futuro.
Come non c'è più motivo di dubitare che la Terra giri intorno al Sole, non c'è neanche motivo di dubitare che tutte le specie animali e vegetali derivino da una evoluzione graduale.
Si chiama "teoria dell'evoluzione" ma, come ho avuto modo di spiegare nel mio post iniziale, in verità si tratta di un FATTO SCIENTIFICO INCONTROVERTIBILE che può essere dimostrato scientificamente e verificato in qualunque momento :asd:
Le prove sono tantissime, dal codice genetico "universale" (tutti gli esseri viventi hanno lo stesso codice genetico) alle somiglianze delle proteine e del DNA, dai fossili all'anatomia comparata, dalle strutture "analoghe" alle strutture "vestigiali", dall'embriologia alla biologia molecolare e così via. :sisilui:
GravitÃ* Zero: 10 MOTIVI PER CUI L'EVOLUZIONE È UN FATTO

P.S. Non limitarti ad interventi alla c***o di cane, cerca di contribuire alla discussione in modo "costruttivo" :sisi:
http://www.forum.tomshw.it/-scienza...ione-dei-viventi-post4157792.html#post4157792

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io ci andrei volentieri in letargo, è un vero peccato che non mi sia possibile D:

Cerca di rimanere in argomento del topic e contribuisci in modo "fattuale" al dibattito, altrimenti chi legge non percepisce la sequenza delle informazioni in modo "sequenziale", ma appare "frastagliata" :sisilui:
Grazie ;)
 
Il tuo è un esempio estremo.

Ah, perché secondo te invece è perfettamente normale che un uomo si ritrovi nudo e sperduto in mezzo al nulla? Succede molto di frequente dalle tue parti? :retard:

Parliamo di 2/3° sotto lo zero: un cane, un gatto, un cinghiale o un cervo ci si adattano senza nient'altro che se stessi. Un uomo è troppo fragile fisicamente, e anche se non fosse non ha l'istinto per fare la cosa giusta..

Gli animali si sono adattati a vivere all'interno del loro ambiente sviluppando caratteristiche fisiche. Gli esseri umani si sono adattati sviluppando abilità atte a modificare l'ambiente e a produrre strumenti per ripararsi dalle intemperie. La selezione naturale nel caso degli esseri umani non ha premiato la resistenza fisica al freddo, ma manualità e intelligenza, che permettono di difendersi dal freddo molto più efficacemente. Se poi succede qualcosa di eccezionale (calamità, incidente, disastro) che espone l'uomo al freddo, il fatto che fisicamente non sia in grado di resistere non significa nulla. Anche un orso polare può morire in circostanze eccezionali.

La maggior parte, se la togli dal comfort delle loro case è persa.


La maggior parte degli animali muore se tolta dal suo ambiente naturale. L'ambiente dell'uomo moderno è quello antropizzato, cioè modificato da lui stesso e da altri uomini.
Ormai la selezione naturale non premia più la capacità di resistere alle intemperie, visto che oggi la maggior parte degli uomini vive in ambienti antropizzati o in cui le abilità vengono tramandate di generazione in generazione, senza che sia più necessario che ogni essere umano se la debba cavare da solo.


Ma poi sapevi benissimo che intentendevo questo. Vuoi aver ragione e basta. Và e trolla qualcun altro.

Assolutamente no. I casi sono due: o non capisci nulla e scrivi cose a caso, oppure stai facendo questo:
https://it.wikipedia.org/wiki/Argomento_fantoccio
Siccome non hai argomentazioni valide, cerchi di screditare gli altri facendo discorsi che non c'entrano nulla, solo per confondere chi legge.
Quello che si comporta da troll sei tu, non io. :sisi:

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in un ambiente con clima torrido come quello delle grandi savane africane, la termoregolazione è vitale e i peli sono di "impiccio" a tale termoregolazione, l'evoluzione ha quindi favorito il diradamento dei peli :sisi:

A questo aggiungerei il fatto che gli esseri umani sudano e hanno ghiandole sudoripare su quasi tutto il corpo, caratteristica molto inusuale tra gli animali.
Sudare permette di regolare la temperatura corporea in ambienti caldi molto meglio di qualunque pelliccia, ulteriore prova che la perdita del pelo è stata un grosso vantaggio evolutivo, nel periodo in cui gli ominidi vivevano allo stato brado in zone calde.

Non credo di aver capito bene il tuo punto di vista

Non l'ho capito nemmeno io, per motivo che ho spiegato poco sopra. :boh:
 
Ultima modifica:
... Si chiama "teoria dell'evoluzione" ma, come ho avuto modo di spiegare nel mio post iniziale, in verità si tratta di un FATTO SCIENTIFICO INCONTROVERTIBILE che può essere dimostrato scientificamente e verificato in qualunque momento ...
Infatti c'e' un po' di confusione nella parola "teoria", che e' usata in contesto scientifico in una diversa connotazione che nel linguaggio comune, dove per esempio la frase "la mie teoria e' che ..." ha il significato "io penso che, senza esserne sicuro, ...", e che quindi nel mondo scientifico ha piu' il significato di "ipotesi".
Infatti a volte per evitare confusione si parla di "teoria scientifica", che si puo' definire in parole povere come:
"una spiegazione ben articolata e dimostrata di un aspetto del mondo naturale che si e' stabilita attraverso un metodo scientifico e ripetutamente provato e confermato attraverso osservazioni ed esperimenti"
Fonte: Accademia delle Scienze (la traduzione e' mia)
Front Matter | Science and Creationism: A View from the National Academy of Sciences, Second Edition | The National Academies Press
 
Ogni volta che leggo "fatto scientifico incontrovertibile" (cit. primo post) e "metodo scientifico" mi chiedo in quale parte di mondo uno qualunque degli umani sia riuscito a costruire una macchina del tempo per guardarsi l'evoluzione delle specie in diretta a tempo accelerato, o in quale razza di laboratorio sia stato possibile sperimentare e osservare l'evoluzione di qualche animale del Pianeta o addirittura quella dell'Uomo stesso.
Gli esperimenti che possiamo realmente produrre in ambito scientifico non sono la creazione di un Universo, della Terra, tantomeno l'evoluzione o la nascita dell'Uomo che vediamo oggi. Possiamo intenderli, ragionarli, ma il pensiero stesso pur costituendo un fatto, di fatto non porta alcuna comprovata esperienza o dimostrazione. Troppo bello sarebbe fosse così.
E' difficile stabilire gli avvenimenti che riguardano la storia dell'umanità nel passato recente, molto più difficile ricostruire quelli che riguardano il passato non recente. Quando parliamo di milioni e milioni di anni addietro e di fatti accaduti in quelle epoche, stiamo semplicemente ipotizzando una realtà che per noi è impossibile verificare e di cui non possiamo avere esperienza. E questo è sì un fatto - sino ad oggi almeno - assolutamente incontrovertibile. In futuro chi lo sa.
Con questo non voglio sminuire o destituire ipotesi, teorie o autorità scientifiche o presunte tali, ma desidero semplicemente considerare che proprio quando l'indagine scientifica cessa e si affida ad una presupposta verità, è in quel momento che la Scienza stessa muore. O almeno un certo tipo di Scienza.
 
Ogni volta che leggo "fatto scientifico incontrovertibile" (cit. primo post) e "metodo scientifico" mi chiedo in quale parte di mondo uno qualunque degli umani sia riuscito a costruire una macchina del tempo per guardarsi l'evoluzione delle specie in diretta a tempo accelerato, o in quale razza di laboratorio sia stato possibile sperimentare e osservare l'evoluzione di qualche animale del Pianeta o addirittura quella dell'Uomo stesso.
Gli esperimenti che possiamo realmente produrre in ambito scientifico non sono la creazione di un Universo, della Terra, tantomeno l'evoluzione o la nascita dell'Uomo che vediamo oggi. Possiamo intenderli, ragionarli, ma il pensiero stesso pur costituendo un fatto, di fatto non porta alcuna comprovata esperienza o dimostrazione. Troppo bello sarebbe fosse così.
E' difficile stabilire gli avvenimenti che riguardano la storia dell'umanità nel passato recente, molto più difficile ricostruire quelli che riguardano il passato non recente. Quando parliamo di milioni e milioni di anni addietro e di fatti accaduti in quelle epoche, stiamo semplicemente ipotizzando una realtà che per noi è impossibile verificare e di cui non possiamo avere esperienza. E questo è sì un fatto - sino ad oggi almeno - assolutamente incontrovertibile. In futuro chi lo sa.
Con questo non voglio sminuire o destituire ipotesi, teorie o autorità scientifiche o presunte tali, ma desidero semplicemente considerare che proprio quando l'indagine scientifica cessa e si affida ad una presupposta verità, è in quel momento che la Scienza stessa muore. O almeno un certo tipo di Scienza.
bravo hai vinto un biglietto per un museo creazionista, negli stati uniti ce ne sono alcuni :asd:
 
bravo hai vinto un biglietto per un museo creazionista, negli stati uniti ce ne sono alcuni :asd:
Ho ampliato nel post sotto gli argomenti di cui sopra, tanto per sondare la remota possibilità che sia possibile assistere all'incontro di qualche intelletto non caduto in piena necrosi bimbominkiesca come si evince da queste battutine.
E poi dimmi che non sono munifico.
 
Ultima modifica:
Se qualcuno ha mai avuto la pazienza di leggersi il pappié del primo post ne riporto una piccola parte in cui viene espressa l'affermazione fondante di tutto il thread, ossia che "l'evoluzione darwiniana è un fatto scientifico incontrovertibile" visto che sembra un tema piuttosto ricorrente:
Il concetto di "teoria" non va confuso con quello di "ipotesi" e di "congettura".
Esaminiamo ciò che dice l'Enciclopedia alla voce "teoria": 1) ipotesi confermata o stabilita dall'osservazione o dagli esperimenti e che è stata accettata come spiegazione di fenomeni noti; 2) enunciazione delle leggi, dei principi o delle cause generali di qualcosa che è noto o osservato; 3) formulazione o sistemazione di idee o enunciati atta a spiegare o descrivere una serie di fatti o di fenomeni.
Ebbene, la teoria "darwiniana" rientra pienamente nel significato di TUTTE le tre definizioni su riportate ma non solo: l'evoluzione è un FATTO SCIENTIFICO INCONTROVERTIBILE, così come è un fatto che in questo momento io stia scrivendo su questo Forum
Prendiamo i principi espressi da questo ragionamento:
- l'Evoluzione di Darwin è una teoria perché le affermazioni di Darwin rientrano nel significato che l'Enciclopedia (non si sa quale) attribuisce al termine "Teoria"
- questa teoria è un "fatto scientifico incontrovertibile" perché l'autore del thread sta scrivendo su questo forum.

Devo dire che di fronte ad una logica così potente, solida, ed argomentazioni espresse con cotanta maestria, dubito siano molti quelli che abbiano conservato qualche perplessità sull'argomento. Tuttavia per quei pochi sarà semplice considerare alcune cose.
Utilizzando una delle Enciclopedie più famose, perfetta in questa occasione vista la sua facile accessibilità a tutti sul web, si legge:

Wikipedia ha detto:
- Teoria Scientifica

Una teoria scientifica è un modello o un insieme di modelli che spiegano i dati osservativi a disposizione, e che offrono predizioni che possono essere verificate. Nella scienza, una teoria non può essere mai completamente provata, perché non è possibile assumere che conosciamo tutto ciò che c'è da conoscere (compresi eventuali elementi che potrebbero screditare la teoria). Invece, le teorie che spiegano le osservazioni vengono accettate finché un'altra osservazione non è in disaccordo con esse. In tal caso, la teoria incriminata viene eliminata del tutto oppure, se possibile, cambiata leggermente per poter comprendere l'osservazione.

Esempi di teorie che sono state rigettate sono l'evoluzione lamarckiana e la teoria geocentrica dell'Universo. Le osservazioni sono state sufficienti per dichiararle false, e teorie migliori hanno preso il loro posto.

È importante precisare che il termine "teoria", in ambito scientifico, ha un significato piuttosto diverso da quello del linguaggio comune e che ciò possa portare a fraintendimenti.

Peculiarità delle teorie scientifiche
Nel linguaggio comune, la parola teoria può essere utilizzata per insinuare che una determinata idea o un concetto non abbia alcun fondamento o prova, mentre nel gergo scientifico tale parola indica un insieme di descrizioni e modelli che hanno una solida base empirica, e cioè:

  • parsimonia, cioè l'utilizzo del minor numero di ipotesi per spiegare un fenomeno (il cosiddetto rasoio di Occam);
  • consistenza, cioè la mancanza di contraddizioni logiche e la capacità di spiegare anche i fenomeni precedentemente osservati e spiegati in altro modo;
  • pertinenza, cioè la capacità di spiegare il fenomeno osservato;
  • testabilità e falsificabilità, cioè la possibilità di testare e confutare la teoria;
  • riproducibilità, cioè la capacità di fare previsioni che possano essere testate da ogni osservatore, anche in un futuro indefinito;
  • modificabilità e dinamicità, cioè la possibilità di essere modificata in seguito a nuove osservazioni;
  • l'assunzione che le precedenti teorie siano approssimazioni, e la possibilità che lo stesso sia detto da una futura teoria;
  • l'incertezza di tale teoria, che dunque non assume un valore di verità assoluta.
Solitamente, una teoria che non soddisfi tutti questi criteri non rientra nell'ambito della scienza.

visto che nessuno ha mai neanche lontanamente osservato la nascita o l'evoluzione dell'uomo o del Pianeta stesso, le affermazioni di Darwin non soddisferebbero pienamente i requisiti sopracitati, ma tutto sommato poco ce ne frega perché è parte dell'essenza di una teoria scientifica il non assumere il valore di verità assoluta. Ciò però sicuramente già contraddice l'affermazione del primo post secondo la quale l'Evoluzione sarebbe un "fatto incontrovertibile", come contraddice l'idea - comune a molti - secondo la quale l'Evoluzione sia una conclamata verità.

ora sempre prendendo spunto dall'Enciclopedia più accessibile del web, alla voce "Fatto" troviamo:

Wikipedia ha detto:
  • In ambito scientifico, un fatto è un dato ottenuto tramite un esperimento. Un fatto è un'osservazione imparziale. In questo senso, un fatto è un risultato reso imparziale (nella massima misura possibile) tramite l'osservazione di più di uno scienziato. Si può quindi concludere che, in ambito scientifico, un fatto è il risultato di un'osservazione così ampiamente accettato che è difficile prendere seriamente in considerazione ipotesi interpretative diverse. Un fatto può essere utilizzato come prova a favore (o a sfavore) di una certa visione dell'universo (ricordando sempre che il fatto non dimostra la correttezza del modello: una singola osservazione non prova nulla in nessun caso). Si ha la tendenza a sopravvalutare i fatti a sostegno delle nostre posizioni preferite, sottovalutando (o addirittura ignorando) l'importanza dei fatti ad esse contrarie: è difficile resistere alla tentazione di costringere gli altri a sperimentare le verità che riteniamo inconfutabili.
Alla luce di ciò, dovremmo supporre che l'autore del thread, come chi lo sostiene, abbiano in qualche modo sperimentato l'Evoluzione della specie umana seguendo la teoria di Darwin e le sue affermazioni, dunque ritengo che a nome di tutti gli scettici sia oltremodo lecito chiedere di riprodurre tale esperimento.
Se ciò non fosse possibile, si potrebbe legittimamente affermare che in conseguenza di quanto sopra, l'affermazione del primo post equivale ad una totale, inoppugnabile, Baggianata.
E rimando al significato del termine come da dizionario: click

Ora, dato che fin qui ho parlato dell'ovvio - purtroppo - desidero riportare un altro stralcio del primo post, che secondo me porta il dibattito su qualcosa più interessante del già menzionato ovvio:
Per concludere e per non essere troppo fuori tema, vorrei dire che la visione teleologica e la fiducia nella creazione divina sono definitivamente "crollate" nel 1859, anno della pubblicazione de "L'origine della specie" di Darwin. La selezione naturale è talmente potente da spiegare tutto.
L'ipotesi di Dio non è più necessaria, anzi è la cosa più superflua che possa esserci
Si cita la "fiducia" nella creazione divina, che sembrerebbe secondo l'autore del post qualcosa di deprecabile.
Se riprendiamo la logica espressa nella prima affermazione su fatti ed evoluzione, potremmo riproporla vantaggiosamente cambiando i termini come segue:

Esaminiamo ciò che dice l'Enciclopedia alla voce "Fede": 1) la fede è definibile come l'adesione a un messaggio o un annuncio fondata sull'accettazione di una realtà invisibile, la quale non risulta cioè immediatamente evidente, e viene quindi accolta come vera nonostante l'oscurità che l'avvolge; 2) La fede consiste pertanto nel «ritenere possibile» quel che ancora non si è sperimentato o non si conosce personalmente; 3) credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive.
Ebbene, la teoria "gronagghiana" rientra pienamente nel significato di TUTTE le tre definizioni su riportate. Questo è un FATTO SCIENTIFICO INCONTROVERTIBILE, così come è un fatto che in questo momento io stia scrivendo su questo Forum.

L'autore del primo post dimostra una cieca fede nelle ipotesi che presume "fatti", è un credente in realtà, un fedele che crede con fede. E mi chiedo:
come è possibile che la fede sia fondante in un individuo che non crede in Dio?
Come è possibile utilizzare l'elemento fondamentale della religione - la fede - in contrapposizione alla religione stessa, discostandosene e senza accorgersene per giunta?
La scienza ha veramente assunto i connotati di una nuova "religione"?

Misteri della fede. O della pseudoscienza e degli pseudoscienziati.
 
Ultima modifica:
mi sa che il concetto di dimostrabile e risultato ripetibile ti sfuggano...

un esperimento è dimostrabile e ripetibile, un atto di fede di qualunque natura sia no
quindi quando si dice "credo nella scienza" non fai un atto di fede perché non hai, o meglio ha le caratteristiche dimostrabili e ripetibili che qualsiasi religione non potrà mai avere
 
In realta' ci sono dei veri e propri esperimenti verificati dell'evoluzione dei viventi; quelli piu' articolati si fanno sui batteri perche' il loro cicli vitali sono molto rapidi, ma ce ne sono anche su esseri macroscopici.

Secondo me hai travisato la frase incriminata del post di gronag: "l'evoluzione è un FATTO SCIENTIFICO INCONTROVERTIBILE" -> i viventi evolvono, non sono immutabili.

La "teoria scientifica dell'evoluzione" non e' ovviamente un fatto, men che meno e' "incontrovertibile"; e nessuno ha detto che "la teoria scientifica e' incontrovertibile".
L'unico "fatto" verificato (e in una certa misura ripetibile) e' appunto l'evoluzione stessa, non il modello che la descrive.
Semmai la teoria dell'evoluzione non e' ancora stata ne' smentita ne' rimpiazzata da un modello migliore, ma ha comunque avuto i suoi aggiornamenti e inclusioni e non e' immutata dalla formulazione di Darwin.
 
mi sa che il concetto di dimostrabile e risultato ripetibile ti sfuggano...

un esperimento è dimostrabile e ripetibile, un atto di fede di qualunque natura sia no
quindi quando si dice "credo nella scienza" non fai un atto di fede perché non hai, o meglio ha le caratteristiche dimostrabili e ripetibili che qualsiasi religione non potrà mai avere
Certo. E infatti tu hai riprodotto in laboratorio l'Evoluzione dell'Uomo, oppure l'hai osservata con una macchina del tempo e la tua esperienza risulterebbe persino ripetibile ad altri - me compreso.
Mi sa che sfuggono a te i concetti di dimostrabilità o ripetibilità, la tua è semplice fantascienza. E resta inconfutato quanto ho affermato sopra.

In realta' ci sono dei veri e propri esperimenti verificati dell'evoluzione dei viventi; quelli piu' articolati si fanno sui batteri perche' il loro cicli vitali sono molto rapidi, ma ce ne sono anche su esseri macroscopici.

Secondo me hai travisato la frase incriminata del post di gronag: "l'evoluzione è un FATTO SCIENTIFICO INCONTROVERTIBILE" -> i viventi evolvono, non sono immutabili.

La "teoria scientifica dell'evoluzione" non e' ovviamente un fatto, men che meno e' "incontrovertibile"; e nessuno ha detto che "la teoria scientifica e' incontrovertibile".
L'unico "fatto" verificato (e in una certa misura ripetibile) e' appunto l'evoluzione stessa, non il modello che la descrive.
Semmai la teoria dell'evoluzione non e' ancora stata ne' smentita ne' rimpiazzata da un modello migliore, ma ha comunque avuto i suoi aggiornamenti e inclusioni e non e' immutata dalla formulazione di Darwin.
La teoria dell'Evoluzione è un modello.
Non puoi affermare la veridicità di quello che consideri un fatto conclamato a priori per poi considerare che il modello che lo descrive è dubbio: si tratta di confusione su termini e concetti espressi, così come sulle modalità in cui vengono indagati.
L'Evoluzione dell'Uomo è un modello ed esso non è verificato né dimostrabile nella realtà in cui viviamo oggi, che è vincolante per tutti fino a prova contraria. Stiamo parlando di una teoria che dovrebbe mostrarci le modalità della nascita della nostra e delle altre specie, non è possibile riferirla ad altro o ad altri e conferirne l'attributo di validità a priori, fare questo è totalmente antiscientifico.
Se poi vogliamo dire che in un futuro sarà possibile avere l'evidenza sperimentale di questo modello, allora possiamo anche sostenerlo, ma parlare di un futuro ipotetico è come parlare di un passato ipotetico: poco ha a che fare con l'evidenza scientifica.

Mi intrometto incuriosito e so che me ne pentirò, ma faccio giusto un' osservazione.
La scienza (tutta) è nata dallo spirito di osservazione proprio degli esseri umani. Curiosità volta a capire e ragionare sul perchè delle cose, facendo prove e soprattutto ammettendo la possibilità di essersi sbagliati completamente in precedenza.
Questo mi pare un dato di fatto, la scienza propone delle ipotesi che si avvicinino il più possibile alla verità.
La scienza propone un'indagine sulla realtà, avanzando ipotesi e modelli che possano descriverla. Il concetto stesso di verità assoluta esula talmente tanto da quello della scienza atea che credo non ci sia neanche bisogno di discorrerne.
Se affermi che la scienza ha come sue peculiarità la possibilità di essere fallace a differenza delle religioni, sono d'accordo, ma allora non ha senso questo principio che affermi se poi non lo consideri valido anche per l'Evoluzione stessa e lo ritratti solo perché è utile alla tua convinzione.

Dall' altra parte ci sono invece quelli che prendono per buona una storia inventata da chissà chi, interpretandola a piacere o modificandola in base alla convenienza sociale del periodo in cui vivono.
Ma guai al cielo a farglielo notare!
La storiella inventata secoli fa da gente ignorante come le capre, in contesti sociali, economici, geografici completamente diversi dal nostro, quella è verità assoluta!
Quella sì che è verità incontrovertibile, per loro.
Come è verità incontrovertibile l'Evoluzione per i molti intervenuti nel thread, facenti parte di un determinato contesto storico e sociale - dunque per te capre.
Quando ci si affida ad una logica di ragionamento - condivisa o meno - o vale sempre, oppure se la tiri in ballo solo quando fa comodo e la contraddici, la demolisci in essere.

Spesso queste "ipotesi" sono talmente corrette che oggi persino la gente che crede in "un' entità superiore" (e risparmio risate...) si cura grazie alle scoperte scientifiche, comprese quelle correlate in qualche modo alla "teoria" evoluzionistica.
Ma loro credono in dio, sai...
Però non credono negli alieni! No, quelli sono troppo "scientific-friendly".
Ed infatti è ridicolo assistere a dibattiti di individui che credono in Dio per fede, nei confronti di altri che credono nell'Evoluzione sempre per fede.
Se leggi quanto ho postato sopra il tutto è fin troppo chiaro: scienza, metodo scientifico, evidenza sperimentale eccetera sono tutti vincoli che devono far parte di chi propugna l'indagine scientifica escludendo Dio, altrimenti chi li sostiene non è altro che un prete col camice.

Non riesco nemmeno a capire come possa ancora esistere gente che metta in dubbio una teoria fatta da esseri umani che cerchino di capire, sulla base delle conoscenze acquisite ed appurate, come funzioni la Vita, contrapponendo una storia inventata da esseri umani che non cercavano di capire ma avevano una fervida immaginazione.
Ma se prima affermi che parte stessa dell'indagine scientifica non è basarsi su verità assolute e accettate a priori - cosa che condivido - perché mai dovresti ritrattare questa affermazione per dar forza alle tue convinzioni sull'Evoluzione?
L'incertezza della scienza è proprio ciò che dovrebbe rinforzarla in contrapposizione alle certezze della religione, non si può far della scienza una religione perché fa comodo, è sbagliato.
Il motore dell'indagine scientifica non è credere in fatti e teorie dati per validi a priori e passare oltre, è l'incertezza che muove l'uomo verso lo scibile. Voi fate metafisica e la infilate a forza nella scienza parlando dell'Evoluzione, questo non ha senso.

Per carità, ognuno creda a quel cavolo che voglia, ma mettere in dubbio la scienza quando ogni singolo minuto della vita si sfrutta e si gode di quanto ottenuto grazie ad essa, quello no.
Qui non si mette in dubbio la scienza, come dici te, ma si dimostra l'insensatezza del credere per fede a priori come fosse un "fatto" una teoria, cosa del tutto antiscientifica ed irragionevole. Ragazzi la questione è talmente palese che starne a discutere non ha molto senso. Un vero sostenitore dell'Evoluzione non affermerebbe mai ciò che affermate voi nel modo in cui lo affermate.

La prossima volta che siete malati invece di prendere le medicine, pregate il vostro dio.
E se dovrete subire un intervento chirurgico, mi raccomando pregate il doppio che lui sistema tutto: non c'era bisogno di studiare il corpo umano, lo ha inventato lui!

Aggiungo una nota deprimente, tra i vari meme che girano in Internet ho notato che da un pò c'è quello che percula chi non crede in dio. Si si, fatevi aiutare da dio, che infatti ne fa taaante di cose buone nel mondo!
Queste sono opinabili opinioni che non apportano nessun punto di discussione al dibattito: un prete ti direbbe le stesse cose dell'ateismo e saremmo da capo a dodici.
Se chiedi ad un parroco prove materiali dell'esistenza di Dio potrebbe parlarti dell'Uomo come unica specie umana esistente sul pianeta, potrebbe parlarti delle peculiarità di questa specie non riscontrabili in altre specie viventi e altro ancora, ma questo cosa dovrebbe mai dimostrare? Nulla.
Infatti il prete già espone chiaramente la necessità dell'accettazione per fede circa questioni incomprensibili o indimostrabili. Ok, questo può starci chi glielo vieta, uno poi decide se affidarsi a ciò o meno. Ma la prova scientifica sarebbe il materializzarsi di Dio di fronte a noi e non solo, il vederlo compiere gli stessi prodigi che la religione assume come veri: creazioni di uomini ed universi. Quella sarebbe una prova scientifica.
Quando la stessa logica del prete la propugna qualcuno che desidera riferirsi in ambito scientifico ad una qualche teoria di cui si chiede l'evidenza materiale, poco importa di batteri o farfalle, voglio veder compiere i prodigi precedentemente attribuiti a Dio - creazione di universi e dell'Uomo - in un laboratorio o quantomeno poterli osservare grazie a qualche macchinario portentoso. Questa sarebbe una prova scientifica.
Non ha senso perculare la religione per l'assenza di prove e di metodo scientifico - situazioni ovvie se attribuite ad una fede religiosa - quando si sostiene un'idea antagonista con le stesse mancanze, spacciandola per scienza persino attribuendogli i connotati dogmatici della verità assoluta tipica delle religioni stesse e non dell'indagine scientifica.
La scienza che si vanta delle verità assolute su cui si adagia non è scienza. O almeno non è scienza atea.
 
...

La teoria dell'Evoluzione è un modello.
Non puoi affermare la veridicità di quello che consideri un fatto conclamato a priori per poi considerare che il modello che lo descrive è dubbio: si tratta di confusione su termini e concetti espressi, così come sulle modalità in cui vengono indagati.
L'Evoluzione dell'Uomo è un modello ed esso non è verificato né dimostrabile nella realtà in cui viviamo oggi, che è vincolante per tutti fino a prova contraria. Stiamo parlando di una teoria che dovrebbe mostrarci le modalità della nascita della nostra e delle altre specie, non è possibile riferirla ad altro o ad altri e conferirne l'attributo di validità a priori, fare questo è totalmente antiscientifico.
Se poi vogliamo dire che in un futuro sarà possibile avere l'evidenza sperimentale di questo modello, allora possiamo anche sostenerlo, ma parlare di un futuro ipotetico è come parlare di un passato ipotetico: poco ha a che fare con l'evidenza scientifica.

Nessuno ha confuso "teoria" o "modello" con "fatto", a parte te. Stai dando addosso alle persone per affermazioni che non hanno proferito.

Sarebbe anche ora di smetterla...
 
Nessuno ha confuso "teoria" o "modello" con "fatto", a parte te. Stai dando addosso alle persone per affermazioni che non hanno proferito.

Sarebbe anche ora di smetterla...
Nessuno ha confuso i termini?
Ma dico, almeno te li sei letti i post o scrivi solo perché hai una tastiera sotto il naso?

Questa è la frase del primo post del thread:
Ebbene, la teoria "darwiniana" rientra pienamente nel significato di TUTTE le tre definizioni su riportate ma non solo: l'evoluzione è un FATTO SCIENTIFICO INCONTROVERTIBILE, così come è un fatto che in questo momento io stia scrivendo su questo Forum

Questa è la definizione di "fatto":
Wikipedia ha detto:
  • In ambito scientifico, un fatto è un dato ottenuto tramite un esperimento. Un fatto è un'osservazione imparziale. In questo senso, un fatto è un risultato reso imparziale (nella massima misura possibile) tramite l'osservazione di più di uno scienziato. Si può quindi concludere che, in ambito scientifico, un fatto è il risultato di un'osservazione così ampiamente accettato che è difficile prendere seriamente in considerazione ipotesi interpretative diverse. Un fatto può essere utilizzato come prova a favore (o a sfavore) di una certa visione dell'universo (ricordando sempre che il fatto non dimostra la correttezza del modello: una singola osservazione non prova nulla in nessun caso). Si ha la tendenza a sopravvalutare i fatti a sostegno delle nostre posizioni preferite, sottovalutando (o addirittura ignorando) l'importanza dei fatti ad esse contrarie: è difficile resistere alla tentazione di costringere gli altri a sperimentare le verità che riteniamo inconfutabili.
Sai leggere o sei analfabeta?
Ci vuole una spiegazione per capire la castroneria antiscientifica che è affermata nel primo post?
E' inutile che intervieni nel thread se non sai neanche leggere, mi sembra il requisito minimo il saper leggere.

Questo è il post che poi hai scritto te:
In realta' ci sono dei veri e propri esperimenti verificati dell'evoluzione dei viventi; quelli piu' articolati si fanno sui batteri perche' il loro cicli vitali sono molto rapidi, ma ce ne sono anche su esseri macroscopici.

Secondo me hai travisato la frase incriminata del post di gronag: "l'evoluzione è un FATTO SCIENTIFICO INCONTROVERTIBILE" -> i viventi evolvono, non sono immutabili.

La "teoria scientifica dell'evoluzione" non e' ovviamente un fatto, men che meno e' "incontrovertibile"; e nessuno ha detto che "la teoria scientifica e' incontrovertibile".
L'unico "fatto" verificato (e in una certa misura ripetibile) e' appunto l'evoluzione stessa, non il modello che la descrive.
Semmai la teoria dell'evoluzione non e' ancora stata ne' smentita ne' rimpiazzata da un modello migliore, ma ha comunque avuto i suoi aggiornamenti e inclusioni e non e' immutata dalla formulazione di Darwin.
Tu dimmi quale grado di analfabetismo ci vuole per dire che:
1) la frase citata "l'evoluzione è un FATTO SCIENTIFICO INCONTROVERTIBILE" significa "i viventi evolvono, ma la teoria dell'evoluzione non è un fatto";

e due righe più tardi affermare che:
2)la teoria dell'evoluzione non è un fatto, ma l'unico fatto verificato è l'evoluzione stessa.

Avrà un senso la lingua italiana oppure deve essere smantellata del tutto?
Scrivi una cosa, due righe sotto la contraddici. Vuoi esporre i tuoi concetti in modo sensato oppure preferisci dedicarti al silenzio?
Rileggi ciò che scrivi e rendilo sensato prima di postare, non te lo devo dire io questo.

Cito ancora una volta il tuo post ed evidenzio in grassetto le frasi che cadono in contraddizione da sole come si farebbe per un bambino:
La "teoria scientifica dell'evoluzione" non e' ovviamente un fatto (...)
L'unico "fatto" verificato (e in una certa misura ripetibile) e' appunto l'evoluzione stessa (...)
Ci vuole la palla di cristallo per leggere la contraddizione espressa nel tuo post?

L'unica differente interpretazione che mi viene in mente riguardo a ciò che hai scritto, è che tu dia per scontato che l'Evoluzione a priori sia una realtà del mondo, verità assoluta, e che il modello che la descrive sia invece fallace.
Una cosa del genere è talmente insensata e talmente al di fuori di ogni logica e pensiero scientifico che non vale la pena neanche prenderla in considerazione. Significherebbe legittimare univocamente la stessa logica da parte di un credente che a priori considera Dio una realtà ed una verità assoluta a priori, mente i modelli che lo descrivono sono fallaci.
E' il modello che si realizza nell'indagine scientifica che cerca di descrivere la realtà, non è la realtà che si rivela per grazia divina all'uomo il quale poi tira giù un paio di modelli di cui poco importa la fallacità. Così è. A meno che tu non sia un credente, ed abbiamo già appurato che in tal caso poco senso ha parlare di Evoluzione che si contrappone a Dio o alla religione. Questo è ovvio, troppo ovvio.
Certe basi del ragionamento appartengono all'insegnamento impartito nella scuola secondaria di secondo grado, quindi se non frequenti le scuole medie ne deduco che tale interpretazione sia da escludersi.

E voglio vedere se il prossimo post sarà scritto in modo sensato al punto di non leggere contraddizioni a distanza di due righe e senza la necessità di dover cercare una interpretazione sensata a ciò che intendi dire.
 
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