Non vado a mettere il naso su vaccini ecc che sono territorio pericoloso, ma solo io ho notato che a differenza dei politici di anni fa quando questi vengono intervistati sembra che ripetano la poesia a scuola?
Sempre lo stesso schema: Inespressivi, sguardo puntato alla telecamera, papapapapa ti sbattono lì la cosa e poi concludono con "nomepartito farà questo e questo".
I partiti di una volta erano poco mediatici ma molto radicati sul territorio.
La politica si faceva per strada, nelle sezioni e nei congressi.
Quelli erano i primi tentativi di comunicazione televisiva, ma quello che spostava i voti era quello che avveniva fuori dalla tv.
Se devo guardare il panorama è triste comunque, se guardi a destra c'è populismo (che si rende allettante facendo leva sull'insoddisfazione generale, ma non so se giudicarlo più inattuabile o pericoloso).
Se guardi a sinistra c'è assistenzialismo e minaccia di tasse (che è brutto, ma per quanti soldi tu voglia dare da qualche parte devono prima entrarti).
Che è una forma di populismo...solo diversa. Visto che non è possibile affrontare con un l'elettorato sempre più ignorante questioni serie...il populismo per prendere solo voti è ovunque.
Se come dice Kelsen non esiste democrazia senza partiti...e la pensa allo stesso modo la nostra carta costituzionale beh con questi partiti siamo messi male perchè hanno abdicato ai loro compiti istituzionali, primo fra tutti quello di selezionare una classe politica adeguata. Ma è inadeguato soprattutto l'elettorato. Se fosse più preparato certi discorsi sarebbero rigettati immediatamente.
Sempre detto che la politica de "uno vale uno" fosse stata la PEGGIOR idea che una mente politica potesse partorire.
E' come la storia del giocare a scacchi col piccione.
Si ma è affascinante per un pubblico incompetente ed è populismo puro.
--- i due messaggi sono stati uniti ---
Diciamo grazie a chi ricopre certi ruoli e diciamo grazie agli organi di informazione pagati con i finanziamenti pubblici per questi loro....servizi assolutamente onesti, imparziali, completi la cui utilità pubblica è palese e simbolo di quanto si meritino i soldi del canone.
Ma il problema è che le trasmissioni oneste, imparziali e complete non hanno ascolti degni di nota.
Fanno i pollai per avere più ascolti.
Poi c'è anche da dire che esiste una buona fascia delle popolazione che non usa la tv per l'informazione ma canali molto più polarizzati e meno verificabili tipo tik tok.
Più che altro devi ringraziare chi disinvestito nella scuola e nella formazione e quello il problema fondamentale non tanto la tv.
C'è un 30% degli Italiani che fa fatica a mettere insieme un ragionamento e che non capisce nemmeno quello che legge.
E' il dato più alto in Europa.