UFFICIALE Nucleare in Italia : si o no?

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Che poi ancora non mi capacito di come siano riusciti a portare l'età per votare il senato a 18 anni. Con quale cavolo di logica?
SENATO, lo dice la parola stessa, è formata daggente (più) vecchia che dovrebbe avere più esperienza e ragionare meno con le gonadi e quindi a logica andrebbero votati da pari. Io infatti avrei spostato il limite minimo di voto ad almeno 30anni. E questi invece li fanno votare dai regazzini. Che vuoi che votino, lo stesso che votano per il parlamento. Ma se tutti adesso votano lo stesso partito al parlamento ed al senato quindi si hanno le stesse proporzioni che senso ha avere 2 camere?
sottoscrivo in toto. io metterei il diritto di voto solo fra 25 e 65 anni. Per qualsiasi camera
 
Il senso lo ha solo per mantenere i posti a Roma.

In un paese dove, in un dibattito pubblico televisivo, un ex ministro dell'economia, laureato, docente universitario e accademico quale è Pier Carlo Padoan affermava, sulla base di osservazioni del mercato finanziario, un fatto abbastanza basilare, ossia che esiste una correlazione tra SPREAD e MUTUI DELLE BANCHE, e di tutta risposta si sentiva dire, da un viceministro dell'economia quale era Laura Castelli, la storica frase "Questo lo dice lei".

Ahahah ricordo!!!
Ora però devo decidere se sentirmi in colpa di aver riso per la gag e non aver pianto per la tristezza dell'intervento Castelli :\
 
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Ma è anche un po' un fallimento del sistema scuola. Mancano le conoscenze di base e ciò che ci risulta oscuro o astruso viene rifiutato a prescindere.

Tutta la situazione politica italiana attuale è frutto del fallimento scolastico italiano, sia per quanto riguarda la formazione della classe politica che delle scelte degli elettori. Il dibattito sui vaccini e il nucleare sono un esempio lampante di antiscientismo e oscurantismo culturale, ma non è che vada meglio nell'ambito umanistico, nel campo dei diritti sociali, dei valori democratici o dell'economia.
I discorsi dominanti sono illogici e arazionali. Si cambia la vera conoscenza con una informazione superficiale, acritica e senza alcuna profondità ma fortemente polarizzata e faziosa totalmente inadeguata a comprendere una realtà sempre più sfaccettata e ipercomplessa.
Ragazzi miei in questo paese è scesa la notte dell'ignoranza.
 
Mah io direi che sta peggiorando.
Ogni volta che pensi di aver raggiunto il fondo...ti accorgi che stanno scavando.
Un vice ministro che dice una cosa simile avrebbe creato scandalo in qualsiasi paese normale e costretto alle dimissioni.
Altro che Sanna Marin che balla con gli amici...
Da noi è passata come paladina antisistema.
 
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Mah io direi che sta peggiorando.
Ogni volta che pensi di aver raggiunto il fondo...ti accorgi che stanno scavando.
Il sottosuolo di Roma è tutta una serie di caverne e buche varie, devono stare attenti a non "scavare" troppo, potrebbero finire in una voragine da cui poi potrebbe risultare mooolto difficile risalire.
 
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Ahahah ricordo!!!
Ora però devo decidere se sentirmi in colpa di aver riso per la gag e non aver pianto per la tristezza dell'intervento Castelli :\

Ma questo purtroppo è un frutto malato dell'informazione di questo paese che mette tutto e tutti sullo stesso piano a fini di share.
Più il discorso è polarizzato, più polemiche crea più ascolti fa. I discorsi "ragionati" rivolti a un pubblico ignorante fanno venire sonno.
A dire una scemenza ci si mette 2 secondi, fare il debunking di quella idiozia richiede una competenza e dei tempi che non sono televisivi. Quindi vince la scemenza e l'esperto o chi ha studiato sul serio e solo parte dell'establisment che va abbattuto.
Questo è il livello.
 
sia per quanto riguarda la formazione della classe politica che delle scelte degli elettori
Non vado a mettere il naso su vaccini ecc che sono territorio pericoloso, ma solo io ho notato che a differenza dei politici di anni fa quando questi vengono intervistati sembra che ripetano la poesia a scuola?
Sempre lo stesso schema: Inespressivi, sguardo puntato alla telecamera, papapapapa ti sbattono lì la cosa e poi concludono con "nomepartito farà questo e questo".

Lontani i tempi in cui le interviste al tg erano poche, MA (e sottolineo MA) parlavano una lingua con proprietà di linguaggio argomentando il perchè e SAPEVANO rispondere alla domanda senza recitare la parte.
Non a caso voti il partito, ma non i partecipanti così che possano mettere chi non ha vergogna ad alzare la mano indipendentemente dalla sua opinione. Basta che paghino...e pagano bene.

Se devo guardare il panorama è triste comunque, se guardi a destra c'è populismo (che si rende allettante facendo leva sull'insoddisfazione generale, ma non so se giudicarlo più inattuabile o pericoloso).
Se guardi a sinistra c'è assistenzialismo e minaccia di tasse (che è brutto, ma per quanti soldi tu voglia dare da qualche parte devono prima entrarti).

Chi in un modo chi nell'altro a cercare di comprare voti. Non guadagnarseli, comprarli.
E la differenza non è poca.

Ma questo purtroppo è un frutto malato dell'informazione di questo paese che mette tutto e tutti sullo stesso piano a fini di share.
Sempre detto che la politica de "uno vale uno" fosse stata la PEGGIOR idea che una mente politica potesse partorire.
E' come la storia del giocare a scacchi col piccione.
 
Il sottosuolo di Roma è tutta una serie di caverne e buche varie, devono stare attenti a non "scavare" troppo, potrebbero finire in una voragine da cui poi potrebbe risultare mooolto difficile risalire.
E di che si devono preoccupare? mai pagato per delle responsabilità? mai trascinati in un tribunale a pagare di tasca propria le conseguenze di proprie decisioni e propri atti firmati? no. Solo privilegi e diritti. Appellativi di "onorevole" e auto blu con autista. Cosa devono temere? il nulla.
--- i due messaggi sono stati uniti ---
Ma questo purtroppo è un frutto malato dell'informazione di questo paese che mette tutto e tutti sullo stesso piano a fini di share.
Più il discorso è polarizzato, più polemiche crea più ascolti fa. I discorsi "ragionati" rivolti a un pubblico ignorante fanno venire sonno.
A dire una scemenza ci si mette 2 secondi, fare il debunking di quella idiozia richiede una competenza e dei tempi che non sono televisivi. Quindi vince la scemenza e l'esperto o chi ha studiato sul serio e solo parte dell'establisment che va abbattuto.
Questo è il livello.
Diciamo grazie a chi ricopre certi ruoli e diciamo grazie agli organi di informazione pagati con i finanziamenti pubblici per questi loro....servizi assolutamente onesti, imparziali, completi la cui utilità pubblica è palese e simbolo di quanto si meritino i soldi del canone.
--- i due messaggi sono stati uniti ---
Se devo guardare il panorama è triste comunque, se guardi a destra c'è populismo (che si rende allettante facendo leva sull'insoddisfazione generale, ma non so se giudicarlo più inattuabile o pericoloso).
Se guardi a sinistra c'è assistenzialismo e minaccia di tasse (che è brutto, ma per quanti soldi tu voglia dare da qualche parte devono prima entrarti).
E' sufficiente guardare lo storico loro, la cronaca passata. Basta informarsi e studiare la loro storia recente, i loro vecchi programmi, cosa avevano promesso, cosa poi hanno fatto....per i risultati, ottenuti non grazie a loro, sempre in bella vista e reclamare e mettersi le medaglie al petto, quando qualcosa andava male....colpa della magistratura, colpa dei mass media, colpa dell'opposizione che ostacola, colpa di tizio/caio/sempronio, tanto poi...arriva l'ennesimo governo tecnico di turno che deve sistemare i conti pubblici. E fine. E il ciclo ricomincia, così da 80 anni. Parole parole parole e sempre solo parole. Fatti?
 
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Non vado a mettere il naso su vaccini ecc che sono territorio pericoloso, ma solo io ho notato che a differenza dei politici di anni fa quando questi vengono intervistati sembra che ripetano la poesia a scuola?
Sempre lo stesso schema: Inespressivi, sguardo puntato alla telecamera, papapapapa ti sbattono lì la cosa e poi concludono con "nomepartito farà questo e questo".

I partiti di una volta erano poco mediatici ma molto radicati sul territorio.
La politica si faceva per strada, nelle sezioni e nei congressi.
Quelli erano i primi tentativi di comunicazione televisiva, ma quello che spostava i voti era quello che avveniva fuori dalla tv.

Se devo guardare il panorama è triste comunque, se guardi a destra c'è populismo (che si rende allettante facendo leva sull'insoddisfazione generale, ma non so se giudicarlo più inattuabile o pericoloso).
Se guardi a sinistra c'è assistenzialismo e minaccia di tasse (che è brutto, ma per quanti soldi tu voglia dare da qualche parte devono prima entrarti).
Che è una forma di populismo...solo diversa. Visto che non è possibile affrontare con un l'elettorato sempre più ignorante questioni serie...il populismo per prendere solo voti è ovunque.
Se come dice Kelsen non esiste democrazia senza partiti...e la pensa allo stesso modo la nostra carta costituzionale beh con questi partiti siamo messi male perchè hanno abdicato ai loro compiti istituzionali, primo fra tutti quello di selezionare una classe politica adeguata. Ma è inadeguato soprattutto l'elettorato. Se fosse più preparato certi discorsi sarebbero rigettati immediatamente.

Sempre detto che la politica de "uno vale uno" fosse stata la PEGGIOR idea che una mente politica potesse partorire.
E' come la storia del giocare a scacchi col piccione.
Si ma è affascinante per un pubblico incompetente ed è populismo puro.
--- i due messaggi sono stati uniti ---
Diciamo grazie a chi ricopre certi ruoli e diciamo grazie agli organi di informazione pagati con i finanziamenti pubblici per questi loro....servizi assolutamente onesti, imparziali, completi la cui utilità pubblica è palese e simbolo di quanto si meritino i soldi del canone.

Ma il problema è che le trasmissioni oneste, imparziali e complete non hanno ascolti degni di nota.
Fanno i pollai per avere più ascolti.
Poi c'è anche da dire che esiste una buona fascia delle popolazione che non usa la tv per l'informazione ma canali molto più polarizzati e meno verificabili tipo tik tok.
Più che altro devi ringraziare chi disinvestito nella scuola e nella formazione e quello il problema fondamentale non tanto la tv.
C'è un 30% degli Italiani che fa fatica a mettere insieme un ragionamento e che non capisce nemmeno quello che legge.
E' il dato più alto in Europa.
 
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Ma il problema è che le trasmissioni oneste, imparziali e complete non hanno ascolti degni di nota.
Questo potrei capirlo se stessimo parlando di reti private che, se non hanno share, chiudono. Ma i servizi pubblici, televisivi ma anche giornalistici, sono finanziati pubblicamente per cui, almeno in linea teorica, non dovrebbero gestire le trasmissioni con lo scopo di fare tanti ascolti.

E nei paesi dove questo servizio viene erogato correttamente la differenza SI NOTA. Inutile lamentarsi dell'ignoranza, anche pubblicamente, anche in TV, se poi tutto quello che si fa alla fine è cavalcarla per sfruttarla, e quindi continui ad alimentarla. Non ti stai lamentando, tu stai facendo il furbo, a te frega niente che l'ignoranza sia un male e vada debellata, anzi sei intenzionato ad accrescerla per avere voti facili.

Son tutti bravi a dire cosa sarebbe giusto fare, poi quando arriva il momento di fare....si trovano le scuse.
 
Questo potrei capirlo se stessimo parlando di reti private che, se non hanno share, chiudono. Ma i servizi pubblici, televisivi ma anche giornalistici, sono finanziati pubblicamente per cui, almeno in linea teorica, non dovrebbero gestire le trasmissioni con lo scopo di fare tanti ascolti.
Si ma forse non si sa che il cosiddetto "canone rai" in realtà è una tassa di possesso sull'apparecchio televisivo e solo una parte dei contributi versati entrano nelle casse della RAI.
Nei paesi dove il servizio pubblico funziona bene e fa roba di qualità es. la BBC il canone è più elevato e non è permessa la pubblicità per far quadrare i conti, questo influisce sul palinsesto e sui programmi
 
Si ma forse non si sa che il cosiddetto "canone rai" in realtà è una tassa di possesso sull'apparecchio televisivo e solo una parte dei contributi versati entrano nelle casse della RAI.
Nei paesi dove il servizio pubblico funziona bene e fa roba di qualità es. la BBC il canone è più elevato e non è permessa la pubblicità per far quadrare i conti, questo influisce sul palinsesto e sui programmi
Quindi la usiamo come scusa per giustificare la mediocrità del servizio (come se poi la RAI non ricevesse entrate dalla fiscalità generale tra l'altro)?
O forse vogliamo anche parlare di come alla RAI sprecano soldi a destra e a sinistra, per esempio comprando i diritti esclusivi sulle trasmissioni delle partite e dei campionati ancor prima che la nazionale si sia qualificata?
Chi impedisce, a chi è in parlamento ed è chiamato a saperle certe cose, di guardarsi intorno, fuori dal paese, e vedere come altrove le cose funzionano e dire "azz, facendo così potrebbe funzionare, i cittadini meritano il meglio del meglio, son cittadino anche io dopotutto".

No, tutti furboni qua, tutti che si credono fenomeni e si convincono di star offrendo già adesso un ottimo servizio.
 
No ma spiega perchè vadano a caccia di audience con certi programmi a tema politico cercano la gazzarra invitando come opinionisti degli esperti che in realtà sono intrattenitori, spesso senza alcun titolo a parlare, per fare share. Fanno spettacolo più che informazione, perchè gli serve l'incasso pubblicitario ma è deleterio.
 
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