La 3° Guerra mondiale!

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ma in realtà nessuno può dire come sarebbe andata a finire. E la vignetta rappresenta esattamente quello che sta accadendo, un po' buffo no?
Ricordati però che se non era per gli Usa, ora di certo non stavi qui a esprimere la tua opinione al riguardo, quindi certi discorsi mi danno fastidio perché tendono all'ipocrisia.
d'accordo, però negli usa c'è anche gente che non può esprimere opinioni o che viene perseguitata semplicemente perchè dice la verità o dà fastidio. Ti dice niente Bradley Manning o Edward Snowden?
Spionaggio informatico? Droni? Satelliti? Infiltrati? Eh si, non è un film di 007, è così che funzionano le cose oggi.
Ecco, se puoi guarda il video di snowden o un po' di notizie sullo spionaggio americano indiscriminato, perchè in realtà è peggio di un film di 007. Neanche i file criptati son più tanto sicuri.
Comunque io voglio solo cercare di far riflettere e personalmente son disposto a cambiare idea se mi viene dimostrato il contrario.
 
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PS.: quando dico che sono troppo infiltrati intendo anche le news del Datagate, le questioni sulla NSA, il fatto che in Inghilterra hanno fatto quel casino al Guardian, o questo Agenti speciali USA infiltrati in iPhone, Android e Blackberry - Tom's Hardware
Come anche la questione della crittografia.
Dimmi con quale diritto fanno tutto questo.

Ecco perchè, dentro il mio cuore, spero ed auspico che nascano aziende europee in ambito IT. E' nata la AirBus. Perchè non si prova anche nell'elettronica? A fare un'azienda che produca OS e altro? La Nokia doveva essere salvata dalla UE e resa azienda europea di spicco... invece tutto il know how va agli americani. I salvatori del mondo che se ne fottono del riscaldamento globale e tante altre cose. Che hanno causato la crisi e tante altre cose...
Cosa se ne fanno di controllare tutto questo. Io non sono un terrorista e non faccio casino. In nome di cosa mi dovrebbero controllare e spiare?
Eppure, nonostante tutto questo controllo... ogni tanto un folle prende una pistola e si diverte ad ammazzare la gente... mah... gran popolo!
 
La prima parte la so :rolleyes: era per far capire che sono un pò troppo infiltrati con sta cavolata della democrazia e libertà.
Quei valori non si esportano, semplicemente se ne prende coscienza nel tempo. Ma quello è un problema del popolo.

Non possono un bel niente. Tu stai dicendo che se io ti salvo la vita allora posso fare come mi pare e piace. No. Non funziona così.
Se da un lato l'America ha risolto la guerra... dall'altro fa continue porcate in nome di non si sa quale ben precisato ideale.
L'Iraq mi è bastato. Non vedo l'America come viene vista dalla maggior parte della gente, per me Cina=Russia=USA. Sono la stessa identica cosa solamente in salsa diversa.

Gli Usa non ti stanno mica prendendo la vita, quel che ti sto dicendo è che, in un modo o nell'altro, se si intromettono dei "cassi" di altri paesi è proprio per evitare un terzo olocausto. E' stato deciso dopo la seconda guerra mondiale ed è per questo che è nata l'ONU.
 
Gli Usa non ti stanno mica prendendo la vita, quel che ti sto dicendo è che, in un modo o nell'altro, se si intromettono dei "cassi" di altri paesi è proprio per evitare un terzo olocausto. E' stato deciso dopo la seconda guerra mondiale ed è per questo che è nata l'ONU.
ma il punto è: come si fa a credere che lo facciano per il bene del mondo quando loro sono I PRIMI a comportarsi nel peggiore dei modi??è un paradosso. Se gli USA si facessero i cassi loro ci sarebbe il pericolo di una terza guerra mondiale? io direi di no. Se vogliono evitare la terza WW che se ne stiano a casa. Non a caso gli allarmi di un simile pericolo hanno iniziato ad esserci quando obama aveva deciso di intervenire.
 
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Gli Usa non ti stanno mica prendendo la vita, quel che ti sto dicendo è che, in un modo o nell'altro, se si intromettono dei "cassi" di altri paesi è proprio per evitare un terzo olocausto. E' stato deciso dopo la seconda guerra mondiale ed è per questo che è nata l'ONU.

Si.
Allora anche noi dovremmo intrometterci nei cassi degli USA non credi?
Gli USA hanno secondo me troppo potere e troppa importanza. L'Europa non conta una fava. Eppure siamo quelli meno guerrafondai e che cercano maggiormente il dialogo.
Perchè appena qualche primo ministro dice bombardiamo, il popolo dice rilassati
 
Si.
Allora anche noi dovremmo intrometterci nei cassi degli USA non credi?
Gli USA hanno secondo me troppo potere e troppa importanza. L'Europa non conta una fava. Eppure siamo quelli meno guerrafondai e che cercano maggiormente il dialogo.
Perchè appena qualche primo ministro dice bombardiamo, il popolo dice rilassati

Si grande, il dialogo! Si è visto per millenni che risultati si ottengono con il dialogo, si vede anche ora in Italia quando se ne sbatte il governo del nostro dialogo. Persino Gandhi arrivò ad approvare la violenza, perché sapeva che non vi erano altre speranze.
Ricordatevi comunque, perché qua si sta uscendo fuori tema, che in questo caso non è solo l'America che vuole fare i cazzi comodi propri, tutta l'UNU è in procinto di attaccare la Siria, un motivo ci sarà.
 
Dipende come si evolveranno le cose durante l'attacco in Siria e dopo. Che gli USA attaccheranno con il supporto della Francia, è cosa quasi certa. Assad afferma giustamente che ci saranno delle ripercussioni, tanto che si mobiliterà pure l'Iran. Questa è una guerra voluta da Israele soprattutto, e l'intento sarà quello proprio di aprire un conflitto contro l'Iran. Una WWIII è molto probabile, dato che ci troviamo, possiamo proprio dirlo, in una seconda guerra fredda.
 
Purtroppo ci si porta dietro tutte le altre nazioni, poiché si fa tutto in ambito NATO. Leggo che l'Italia rimane "ambigua" sulla questione siriana. Non è vero. L'Italia continua a rimanere incollata al culo degli USA, in oltre lo si è visto pure dal discorso di Letta, che afferma senza alcun dubbio la responsabilità di Assad a proposito degli attacchi chimici. Quindi è chiaro che l'Italia avrà un ruolo se si attaccherà. Se le cose andranno male, ho letto nelle ricostruzioni, che si potrebbe creare un effetto domino che formerà rappresaglie in Afghanistan, fino in Libano. Assad potrebbe attaccare gli armamenti americani posti in Turchia, quindi si aprirebbe un ulteriore conflitto contro quel paese. L'Iran potrebbe entrare in gioco, e Israele avrebbe scusa pronta per andargli subito contro. La Cina resta a guardare, la Russia da come dice, si schiererà con la Siria, e magari lancerà qualche attacco o magari rifornirà e darà supporto logistico. Nel Mediterraneo si contano una trentina di navi da guerra, la situazione è molto calda. Trovo difficile che la Russia si faccia fregare uno sbocco strategico nel Mediterraneo, quindi qualcosa dovrà fare, perché è evidente che si vuole sia testare la reazione di Russia-Iran, sia minare la potenza commerciale della Russia. Putin questo lo sa, e sicuramente avrà qualche piano pronto. Invece, parlando del tipo di attacco americano alla Siria, è verosimile che questi attacchino punti strategici, come stazioni radar, aeroporti, tanto per depotenziare il potere di Assad. Obama dice che sarà un attacco limitato e breve...per me mente, è chiaro che puntano alla totale destabilizzazione dell'intero territorio medio orientale.
 
Purtroppo ci si porta dietro tutte le altre nazioni, poiché si fa tutto in ambito NATO. Leggo che l'Italia rimane "ambigua" sulla questione siriana. Non è vero. L'Italia continua a rimanere incollata al culo degli USA, in oltre lo si è visto pure dal discorso di Letta, che afferma senza alcun dubbio la responsabilità di Assad a proposito degli attacchi chimici. Quindi è chiaro che l'Italia avrà un ruolo se si attaccherà. Se le cose andranno male, ho letto nelle ricostruzioni, che si potrebbe creare un effetto domino che formerà rappresaglie in Afghanistan, fino in Libano. Assad potrebbe attaccare gli armamenti americani posti in Turchia, quindi si aprirebbe un ulteriore conflitto contro quel paese. L'Iran potrebbe entrare in gioco, e Israele avrebbe scusa pronta per andargli subito contro. La Cina resta a guardare, la Russia da come dice, si schiererà con la Siria, e magari lancerà qualche attacco o magari rifornirà e darà supporto logistico. Nel Mediterraneo si contano una trentina di navi da guerra, la situazione è molto calda. Trovo difficile che la Russia si faccia fregare uno sbocco strategico nel Mediterraneo, quindi qualcosa dovrà fare, perché è evidente che si vuole sia testare la reazione di Russia-Iran, sia minare la potenza commerciale della Russia. Putin questo lo sa, e sicuramente avrà qualche piano pronto. Invece, parlando del tipo di attacco americano alla Siria, è verosimile che questi attacchino punti strategici, come stazioni radar, aeroporti, tanto per depotenziare il potere di Assad. Obama dice che sarà un attacco limitato e breve...per me mente, è chiaro che puntano alla totale destabilizzazione dell'intero territorio medio orientale.

La Russia si limiterà a fornire supporto materiale alla Siria per mantenere vivi gli accordi ma a solo scopo di profitto, ma dubito fortemente che deciderà di intervenire in altri modi, Putin non è stupido e sa chi ha di fronte. In quanto a guerra mondiale, bhe, sicuramente rischia di diventare un gran pasticcio ma sarà limitato nei territori islamici. In quanto all'intervento dell'Italia, bhe ovviamente essendo di proprietà degli Stati Uniti ovviamente dovrà dare il contributo ma credo che si limiterà al supporto logistico più che bellico, dopo tutto siamo situati in una posizione strategica. La Cina, come detto da te e me in precedenza, sicuramente rimarrà a guardare, è potente ma sicuramente non rischierebbe di finire a raccogliere solo riso nei campi per il resto della vita della Terra. In quanto a Iran, Siria and friend, non mi preoccuperei molto, a parte pozzi petroliferi, qualche Ak arrugginito e molta testardaggine non hanno niente e lo hanno sempre dimostrato, solo tante chiecchiere, anche se uniti perderebbero ancora prima di veder cadere le bombe a terra.
 
La Cina resta a guardare perché sa che è meglio farsi i fatti suoi, è vero che si è comprata 3/4 degli USA, e che questi si stanno via via depotenziando come super-potenza, ma devono pur collocare i suoi prodotti da qualche parte, e quel posto è l'America. Fin quando dura, penseranno loro, bene. Ci guadagnano tutti. Per quanto riguarda la Siria, il territorio medio orientale, quando sarà completamente destabilizzato, creerà tumulti e stimolerà rivolte enormi, e ovviamente, un sacco di rifugiati che scapperanno, e si dirigeranno pure da noi. Quello che rischiamo noi invece, se la Siria verrà attaccata, è qui sotto ben spiegato...

Che cosa rischia l'Italia con la guerra in Siria

Per l’Italia la guerra in Siria, anche senza l’intervento punitivo degli Stati Uniti, è già un disastro. Per due ordini di ragioni: una economica e una sociale, entrambe strettamente connesse al nostro sviluppo e alla nostra sicurezza.
Quella economica attiene all’embargo dell’Unione Europea: dall’inizio della guerra civile, il transito quotidiano dei barili di petrolio siriano si è già dimezzato, mentre le commesse delle società di idrocarburi italiane segnano ribassi tali che per esse si rende necessario ripensare le strategie energetiche nel Mediterraneo e rivedere le commesse su cui puntare per l’estrazione di gas e petrolio e per la gestione delle infrastrutture connesse.
Ciò avviene, per di più, in un contesto pluriennale di sensibile diminuzione degli scambi commerciali generali con l’Africa e il Medio Oriente, dovuta soprattutto all’esplosione della guerra in Libia, alla crisi algerina, a quella egiziana e, appunto, a quella siriana.
A seguito delle sanzioni dell’Unione Europea alla Siria, l'Italia perde un volume di commerci e interscambi commerciale che si aggira intorno ai 2 miliardi di euro, tra import ed export. E, come in Libia, rischia di perdere lo status di partner economico privilegiato. E ciò incide anche sull’interscambio di numerosi altri prodotti, tra cui quelli alimentari e della moda, ovvero il core business del made in Italy.
Gli anglo-francesi e lo scippo delle commesse
Con l’avvicinarsi di un conflitto dagli esiti incerti e imperscrutabili, dunque, le cose peggioreranno a nostro danno: gli scambi con il Libano, ad esempio - di cui noi siamo terzo partner commerciale e che rappresenta un ponte strategico per le nostre opportunità nel Levante - se la guerra dovesse conoscere l’escalation che tutti temono, con ogni probabilità subiranno lo stesso rallentamento che già abbiamo visto in Libia, Egitto e Siria.
Se poi il conflitto dovesse allargarsi, sarebbero a rischio anche le commesse con altri importanti partner quali, ad esempio, Turchia e Israele. Più in generale, però, la perdita di un mercato regionale come il bacino del Mediterraneo - teatro dell’instabilità e della crisi più gravi che si ricordino in tempi recenti - potrebbe essere un colpo ferale per l’Italia: per il nostro Paese infatti è vitale, e non solo in tempi di crisi, mantenere ottimi rapporti politico-commerciali con le nazioni che affacciano sul mare nostrum.
Mentre questa guerra rischia di avvantaggiare soprattutto Francia e Regno Unito (leggi Bp e Total per gli idrocarburi e numerose altre società per gli altri beni di consumo), che potrebbero definitivamente affossare il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo. A differenza nostra, infatti, entrambi sembrano avere una strategia precisa e solipsistica che tende a scippare in maniera arbitraria e sistematica quanto di buono e prezioso il nostro Paese ha raggiunto in anni e anni di legami tessuti a livello diplomatico e commerciale, pubblico e privato, con gli altri partner mediterranei.
Il rischio sociale e gli sbarchi
Quanto all’aspetto sociale, si profila il rischio - peraltro già palpabile - che gli sbarchi di siriani nel nostro Paese crescano esponenzialmente nelle prossime settimane. Secondo i dati forniti dal Viminale, i profughi che dalla Siria hanno raggiunto il nostro Paese in questi primi otto mesi del 2013 sono stati 2.872 (ma altre fonti addirittura raddoppiano questo numero).
Se ancora non si può affermare che si tratti di un'emergenza (i profughi siriani nel mondo sono oltre un milione), è però evidente che la piaga dell’immigrazione si fa ogni giorno più incurabile e di difficile gestione. Anche per un aspetto non secondario: sempre più spesso, gli immigrati che approdano sulle nostre coste - sovente senza documenti - affermano di essere “profughi siriani” anche quando non lo sono, per avere la certezza di poter essere accolti e non rispediti all’istante nel loro Paese.
Ora, è vero che l’Italia funge solamente da testa di ponte per il Nord Europa - la meta prediletta dai siriani è la Germania – ma è altrettanto vero che non si ha sufficiente contezza del rischio di infiltrazione del terrorismo.
La fuga degli ufficiali dell’esercito siriano
È stato lo stesso vice ministro degli esteri siriano, Faisal Maqdadad, ad avvertire l’Europa (pur con evidenti finalità propagandistiche) che il rischio di una ritorsione del terrorismo di matrice islamica nell’UE è concreto: “Sono stati i gruppi terroristici a usare le armi chimiche, con l'aiuto degli Usa, della Gran Bretagna e della Francia e queste armi, presto, saranno usate dagli stessi gruppi contro il popolo d'Europa”.
Ciò che voleva significare il regime non è soltanto una minaccia diretta al Vecchio Continente, ma piuttosto un appello (certo, interessato) affinché gli europei prendano coscienza del fatto che scatenare una guerra in Medio Oriente comporterà, tra le altre cose, anche un innalzamento del rischio di attività terroristiche in Europa e la proliferazione di cellule jihadiste che, proprio attraverso gli sbarchi incontrollati, possono attingere a un nutrito materiale umano da reclutare.
Solo il 25 agosto, il governo egiziano ha arrestato 150 persone sospette - egiziani, sudanesi e siriani - mentre tentavano di varcare illegalmente il confine tra Egitto e Libia, per poi partire con ogni probabilità proprio alla volta dell’Italia. Stando agli ultimi rapporti dell’UE sull’immigrazione clandestina, l’Egitto è uno dei principali Paesi di transito al mondo e, dalla metà di agosto, i tentativi di emigrazione illegale qui sono aumentati in modo considerevole.
Inoltre, a emigrare dalla Siria non sono solo famiglie, civili o potenziali terroristi: una fonte dell’aeroporto internazionale Rafiq Hariri di Beirut ha rivelato che gruppi di funzionari e ufficiali siriani sono transitati per l’aeroporto, per poi proseguire verso destinazioni sconosciute. Ovviamente, è improbabile che i maggiorenti del regime siriano in fuga per il probabile raid americano sbarchino sulle nostre coste. Mentre non è da escludere che le abili spie dell’esercito tentino di camuffarsi per poi ricostituire in Europa una qualche forma di organizzazione o compiano attentati da attribuire poi ai ribelli.
In ogni caso, l’Italia dovrà trovare o rimodulare la propria strategia per quanto riguarda il Mediterraneo, se vuole sopravvivere al mutato scenario politico-economico che, in un crescendo di aggressività internazionale, agiterà a lungo le acque del nostro mare.

http://news.panorama.it/oltrefrontiera/rischi-italia-guerra-siria

Le cose non potranno che peggiorare, ed è pure possibile che la terza guerra mondiale sarà un qualcosa del genere...

Terza guerra mondiale? Sarà un conflitto liquido

http://www.finanzainchiaro.it/terza-guerra-mondiale-sar-un-conflitto-liquido.html
 
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La 3 guerra mondiale ci vuole. Altrimenti non usciremo mai dalla crisi.
Non sarà una guerra...ma solo il precursore dell'estinzione del genere umano.
Credi davvero che le vecchie armi nucleari siano state smantellate? oppure solo parcheggiate e pronte con poche manovre, per renderle operative.
 
Obama è solo una marionetta, così come lo sono stati tutti gli altri presidenti americani. Qui ho seriamente paura che vada a finire male, ma spero vivamente di sbagliarmi!! E ad ogni giorno che passa i governanti americani (obama in primis) si mostrano sempre più ipocriti e ridicoli (come se la storia non lo dimostrasse abbastanza). Non venitemi a dire che la Siria "rappresenta una minaccia alla democrazia americana"cit. e simili stronz**e, perchè andare a far la guerra in altri stati dove l'america non centra proprio niente è semplicemente da guerrafondai e assassini, e in nome della "democrazia" fanno questo e altro. Guarda, non so quanti anni hai, ma il tuo è veramente un ragionamento infantile per usare un eufemismo. E certo, sono morte 1400 persone (e non si sa ancora chi è stato) e allora è giusto bombardare il territorio e fare altre centinaia di migliaia di vittime, oltretutto da parte di uno stato che non centra proprio niente con il conflitto. Non hai la minima idea di cosa sia una guerra. Gli attacchi preventivi non esistono, si chiama conquista, distruzione e massacro, e gli USA non li batte nessuno in questo. Il nobel per la pace l'america non ha mai saputo cos'è.
Dimmi che il tuo ragionamento non si conclude con i presidenti americani sono marionette degl iilluminati e della massoneria

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La 3 guerra mondiale ci vuole. Altrimenti non usciremo mai dalla crisi.

Questo non è detto. A livello storico però non hai tutti i torti

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La Russia si limiterà a fornire supporto materiale alla Siria per mantenere vivi gli accordi ma a solo scopo di profitto, ma dubito fortemente che deciderà di intervenire in altri modi, Putin non è stupido e sa chi ha di fronte. In quanto a guerra mondiale, bhe, sicuramente rischia di diventare un gran pasticcio ma sarà limitato nei territori islamici. In quanto all'intervento dell'Italia, bhe ovviamente essendo di proprietà degli Stati Uniti ovviamente dovrà dare il contributo ma credo che si limiterà al supporto logistico più che bellico, dopo tutto siamo situati in una posizione strategica. La Cina, come detto da te e me in precedenza, sicuramente rimarrà a guardare, è potente ma sicuramente non rischierebbe di finire a raccogliere solo riso nei campi per il resto della vita della Terra. In quanto a Iran, Siria and friend, non mi preoccuperei molto, a parte pozzi petroliferi, qualche Ak arrugginito e molta testardaggine non hanno niente e lo hanno sempre dimostrato, solo tante chiecchiere, anche se uniti perderebbero ancora prima di veder cadere le bombe a terra.

Sono d'accordo con te in quasi tutto, ma sulla questione Russia ho molti più dubbi che sicurezze. La Russia è l'unica che si può permettere una guerra con gli USA, e visto gli ultimi dispetti pare volere sfidare gli USA molto volentieri e appena ne ha l'occasione
 
Terza guerra mondiale? Sarà un conflitto liquido

Terza Guerra Mondiale? Sarà un conflitto liquido
Questo link è maledettamente vero. Una fotografia spietata di ogni Stato menzionato.
Mi sutpisco di come i governi non si siedano attorno a un tavolo per cercare di risistemare le cose. Ora come ora la crisi di una nazione importante crea problemi a tutti gli altri.
Assurdo che non riflettano e che stiano pensando alla guerra.

Poi l'Italia sarebbe letteralmente fregata. Senza considerare che un ipotetico califfato islamico mi preoccuperebbe non poco...
Ad ogni modo se i potenti ragionano credendo che una guerra possa risolvere la crisi... siamo proprio messi male.
La violenza è l'ultima espressione di un problema ormai arrivato al suo apice. Prima di giungere a questo punto ci sono tanti modi e metodi per evitare il peggio
guerra liquida non lo avevo mai sentito... e come scenario è forse uno dei peggiori. Perchè ci sarebbero rivolte in ogni nazione.
In nome di cosa poi...
 
Purtroppo è così, si rischia un disordine sociale in ogni angolo del mondo, e con una crisi economica ancor più profonda, e un aumento di rivolte e criminalità. La Siria sarà un inizio.
 
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