- Messaggi
- 24,286
- Reazioni
- 10,144
- Punteggio
- 112
Incompleto. Il fatto che possa nascere un gay in una famiglia apparentemente normale non esclude a priori che 1/10 dei figli appartenenti a famiglie "gay" non possa essere influenzato dalla composizione del nucleo.
E visto che di principio sono per la prosecuzione della specie, tendo in tutti i casi, in assenza di prove certe, a rimanere della mia opinione. Se proprio vogliamo fare questo passo avanti per la civiltà, piantiamola con la solita vomitevole burocrazia italiana e lasciamo al fiume di famiglie classiche senza figli la possibilità di adottarne senza dover aspettare secoli.
Poi lo sai quanto tenga in considerazione la tua opinione Lord, ma su argomenti del genere è praticamente impossibile convincere l'altra parte.. l'importante è che nella globalità del discorso, ciascun lettore possa avere le varie sfumature per cui giungere alla "propria" conclusione.
Lido, innanzitutto sai che a me piace il confronto per quello che è, ovvero un modo per arricchirsi a vicenda.
Quanto a me, la mia opinione deriva probabilmente dall'aver avuto la possibilità di parlare e discutere apertamente con gay, bisessuali, sentimentalmente eterosessuali ma sessualmente bisessuali, transgender M-to-F e F-to-M, etc. In tutti i casi in cui ho potuto approfondire il discorso la risposta alla domanda "perché sei così" è stata una variazione sul tema "perché ci sono nato".
Nessuna di queste persone, molte delle quali per accettarsi hanno dovuto fare lunghi percorsi in analisi, ha mai trovato altra giustificazione all'infuori della propria stessa natura. Anzi, psicologi e psicoterapeuti sanno benissimo che non si può "guarire" dall'omosessualità ma si può solo accettare sé stessi per come si è anche perché l'omosessualità così come l'ermafroditismo sono presenti in natura per quanto siano comportamenti tendenzialmente recessivi (ovviamente).
Sempre nella mia personale esperienza, ho avuto modo di crescere in un paesino abbastanza piccolo dove c'era un mio coetaneo che, sin da bambino, evidenziò chiari problemi di identità sessuale... era quello che tutti definiscono "effemminato" e così l'ho visto nascere e crescere fino a diventare adulto. Devo anche dire che, a mia memoria, nessuno lo prese mai apertamente in giro per questo e tutti lo vedevano per la persona che era e non per la sua dubbia identità sessuale.
Quindi, secondo la mia personale esperienza, è del tutto infondato il tuo timore che una famiglia gay possa influenzare direttamente la scelta della sessualità di un bambino perché, secondo me, non si sceglie affatto come essere.
Invece esistono centinaia di migliaia di prove del contrario, ovvero di persone fondamentalmente gay che sono costrette a vivere (più o meno infelicemente) da eterosessuali perché la famiglia, la religione, la società, etc., li hanno convinti che le loro pulsioni sono da degenerati, spostati, diversi, etc. Ecco, io mi preoccuperei più di questo che non della scelta in sé e per sé perché, secondo me, non è una scelta, per lo meno non è una scelta consapevole.
Quanto al problema della burocrazia per l'adozione, con me sfondi una porta aperta, anzi, un portone... ho avuto in famiglia una situazione simile, un cammino intrapreso e poi abbandonato per pura disperazione, e non parlo di una coppia con lui operaio e lei casalinga entrambi con la quinta elementare (non che faccia differenza, sia chiaro, ma è solo a titolo esemplificativo), ma di lui laureato, docente universitario, e lei medico ospedaliero e docente con 3 specializzazioni...