30 euro al giorno se ospitate rifugiati?

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Non diventano clandestini e sai perchè...gli rinnovano il permesso di soggiorno, perche il datore di lavoro continuerà a farlo lavorare a 2/3 euro all'ora.

Allora perché prendersela con l'immigrato e non col datore di lavoro italiano?

casa pound non sarà moderato :D
ma il PD ti sembra estremista :D ?

Continui a non rispondere alla mia domanda. Se ORA favoriscono gli immigrati (senza diritto di voto) a scapito degli italiani (con diritto di voto attivo e passivo), provocando un tracollo dei consensi, come sperano di riprendersi in futuro coi fantomatici voti degli immigrati?
 
provocando un tracollo dei consensi
no, gli italiani basta tenerli buoni con il calcio e le belle donne poco vestite in tv
poi i perbenisti e moralisti mica se la prendono dicono: ma poverini, loro non hanno nulla, aiutiamoli, yeah!
 
Allora perché prendersela con l'immigrato e non col datore di lavoro italiano?



Continui a non rispondere alla mia domanda. Se ORA favoriscono gli immigrati (senza diritto di voto) a scapito degli italiani (con diritto di voto attivo e passivo), provocando un tracollo dei consensi, come sperano di riprendersi in futuro coi fantomatici voti degli immigrati?
E perchè...il datore di lavoro usufruisce di una manodopera che comunque lui paga.
Facciamo la stessa cosa noi in rete quando ci dobbiamo comprare il pezzo del pc...cerchiamo chi lo vende a meno.
La differenza e che gli immigrati non essendo integrati nel tessuto sociale gli stà anche bene vivere in un appartamento in 10/12 di loro, ed è ovvio che le spese si riducono.
Tu saresti disposto a vivere cosi?
 
Chi è che gli affitta l'appartamento? Sai che per rinnovare il PDS è necessario presentare il certificato di residenza e dimostrare di avere un alloggio adeguato dal punto di vista igienico-sanitario e che non eccede un tot di abitanti in rapporto alla superficie disponibile?

PS: da quando in poi la schiavitù è diventata legale? E magari pure per colpa degli schiavi?
 
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Chi è che gli affitta l'appartamento? Sai che per rinnovare il PDS è necessario presentare il certificato di residenza e dimostrare di avere un alloggio adeguato dal punto di vista igienico-sanitario e che non eccede un tot di abitanti in rapporto alla superficie disponibile?
Questa sarebbe la regola...giustamente.
Se vieni da me, ti faccio vedere quanto questa regola sia seguita.
E poi le regole dovrebbero essere conosciute da ambe due i lati chi affitta e chi cerca un appartamento in affitto e se chi cerca è onesto ed informato prende l'alloggio solo se conforme alla legge, ma cosi non è lo sappiamo benissimo.
 
E torniamo al discorso di prima: allora perché non prendersela con i cittadini/politici/ecc italiani?
 
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E torniamo al discorso di prima: allora perché non prenderla con i cittadini/politici/ecc italiani?
Se quoti i messaggi a cui rispondi diventa meno problematico seguirti.
Perchè...perchè se io voglio comprare casa ovviamente controllo che tutto sia in regola, ci devo vivere solo io e non in 10 in casa, se mi viene proposta una casa a cui manca luce e gas...secondo te cosa faccio...la prendo.
Le necessità sono completamente diverse.
Il vivere e diverso.
 
L'ULSS che dovrebbe controllare dov'è? I notai che dovrebbero assicurarsi che tutto sia in regola dal pdv urbanistico ed edizioni dove sono? Dov'è il comune che dovrebbe conoscere la residenza dei propri cittadini e quindi anche quante persone abitano in un locale?

PS:ok il vivere potrà essere diverso, ma stiamo sempre parlando di esseri umani, non di bestie. Non va più di moda leggere Moravia?
 
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L'ULSS che dovrebbe controllare dov'è? I notai che dovrebbero assicurarsi che tutto sia in regola dal pdv urbanistico ed edizioni dove sono? Dov'è il comune che dovrebbe conoscere la residenza dei propri cittadini e quindi anche quante persone abitano in un locale?
Non ti rispondo se non citi i messaggi a cui rispondi, non devo venire io a cercare la tua risposta.
 
ma stiamo sempre parlando di esseri umani, non di bestie.
probabilmente stanno molto meglio in italia in un malandato appartamento da 50metri quadri in 10 che a casa loro, quindi oltretutto dato che vengono mantenuti e non fanno un c@zzo di lavoro (infatti per legge non possono lavorare, perlomeno inizialmente) non credo proprio gli dispiaccia la cosa
 
Cosa significa integrarsi? Quali sono queste pretese?



Assolutamente no, molte confessioni protestanti rifiutano il culto delle immagini, e infatti le loro chiese, ben "mimetizzate" nel tessuto cittadino, non ci sono immagini sacre né crocefissi, ma solo delle semplici croci senza la figura del Cristo.

Per me integrarsi significa: rispettare il paese ospitante, essere onesti, contribuire al suo proseguimento, mantenere si la propria cultura ma adattarsi a quella attuale, imparare la lingua. In un francesismo: non rompere le balle.
Se per qualche motivo dovessi andare a vivere in un paese arabo mi farei crescere la barba, imparerei l'arabo, mi adatterei a certe usanze.

Questo è, IMHO, integrarsi.

Può entrare chiunque in un paese. Io sono per l società multietnica e uguale. A patto di comportarsi bene. Parli dei politici? Io ti rispondo: stiamo parlando di immigrazione.
 
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Se per qualche motivo dovessi andare a vivere in un paese arabo mi farei crescere la barba, imparerei l'arabo, mi adatterei a certe usanze.
in parecchi dovresti anche diventare mussulmano per vivere tranquillo
 
Sapete cosa mi sono sentito dire all'asilo dove mia figlia a cominciato da poco l'inserimento?
gli ho chiesto se per Natale fossero disposti a fare il presepe oppure l'albero di natale...sarebbe bello per i bimbi...
Risposta:
non possiamo fare ne l'uno ne l'altro perchè l'asilo accoglie 7 bimbi di religione diversa...
ma porca troi@!!! noi dobbiamo privare i nostri figli dei simboli di una festa cosi per il semplice fatto che ci sono bimbi di religione diversa? ma...è l'ospite che si adatta alla casa che lo accoglie, oppure adesso è diventato il contrario.

Aspetta, momento, momento, momento (cit. Peter).

Ho aperto questa discussione per caso, ed il secondo messaggio è il tuo. Ora, sono d'accordissimo con te su ciò che hai detto prima, ma questa parte mi ha lasciato a bocca aperta.

L'istruzione in Italia è LAICA.

Dunque, è vietato tenere crocifissi, statue (come i Gesù) in classe, in quanto non sarebbe bello per chi ha religioni diverse.

Bene, non dobbiamo intendere per religioni diverse per forza gli immigrati, ma anche gli italiani stessi.

Se io decido di essere buddhista, perchè mi devo vedere il crocifisso in classe? Non ha senso...

Stessa cosa se sono ateo (che è diverso da essere una persona laica).

Ciao!
 
Aspetta, momento, momento, momento (cit. Peter).

Ho aperto questa discussione per caso, ed il secondo messaggio è il tuo. Ora, sono d'accordissimo con te su ciò che hai detto prima, ma questa parte mi ha lasciato a bocca aperta.

L'istruzione in Italia è LAICA.

Dunque, è vietato tenere crocifissi, statue (come i Gesù) in classe, in quanto non sarebbe bello per chi ha religioni diverse.

Bene, non dobbiamo intendere per religioni diverse per forza gli immigrati, ma anche gli italiani stessi.

Se io decido di essere buddhista, perchè mi devo vedere il crocifisso in classe? Non ha senso...

Stessa cosa se sono ateo (che è diverso da essere una persona laica).

Ciao!
Il parere 556/2006 del Consiglio di Stato

Un secondo (dopo quello del 1988) parere del Consiglio di Stato del 2006, il n. 556[SUP][22][/SUP] risponde a un ricorso dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) con un'esposizione lunga e dettagliata, quasi a voler tagliare definitivamente la testa al toro. Ribadisce che i due RD sono tuttora in vigore, aggiungendo che "il riferimento alla natura del regime [il fascismo] che governava il Paese all'epoca dell'emanazione delle citate norme regolamentari e al loro utilizzo talvolta strumentale, non può affatto comportare la loro abrogazione, sia perché si tratta di considerazioni metagiuridiche, sia perché la norma, una volta emanata, prescinde dalla sua occasione storica e mantiene la sua validità fino a che non intervenga un atto o fatto giuridico (e non storico) a valenza abrogativa". Aggiunge inoltre che "neppure va sottaciuta la circostanza che le norme sull'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche risalgono addirittura al 1859, in un contesto storico di profonda laicità dello Stato, desumibile dal noto aforisma cavouriano libera Chiesa in libero Stato". Ribadisce che lo stato italiano è laico, ma osserva che "il principio di laicità non risulta compromesso dall'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche". Il crocifisso deve poi essere considerato "non solo come simbolo di un'evoluzione storica e culturale, e quindi dell'identità del nostro popolo, ma quale simbolo altresì di un sistema di valori di libertà, eguaglianza, dignità umana e tolleranza religiosa e quindi anche della laicità dello Stato, che trovano espresso riconoscimento nella nostra Carta costituzionale". Conclude affermando che "in sostanza, nel momento attuale, mentre non si ravvisano elementi positivi di concreta discriminazione in danno dei non appartenenti alla religione cattolica, il crocifisso in classe presenta, dal canto suo, una valenza formativa di nessun peso qualificante ai predetti fini di libertà e può e deve essere inteso, anzi, come uno dei simboli dei principi di libertà, eguaglianza e tolleranza e infine della stessa laicità dello Stato, fondanti la nostra convivenza e ormai acquisiti al patrimonio giuridico, sociale e culturale d'Italia".
« in Italia, il crocifisso è atto ad esprimere, appunto in chiave simbolica ma in modo adeguato, l'origine religiosa dei valori di tolleranza, di rispetto reciproco, di valorizzazione della persona, di affermazione dei suoi diritti, di riguardo alla sua libertà, di autonomia della coscienza morale nei confronti dell'autorità, di solidarietà umana, di rifiuto di ogni discriminazione, che connotano la civiltà italiana. Questi valori, che hanno impregnato di sé tradizioni, modo di vivere, cultura del popolo italiano, soggiacciono ed emergono dalle norme fondamentali della nostra Carta costituzionale, accolte tra i “Principi fondamentali” e la Parte I della stessa, e, specificamente, da quelle richiamate dalla Corte costituzionale, delineanti la laicità propria dello Stato italiano.Il richiamo, attraverso il crocifisso, dell'origine religiosa di tali valori e della loro piena e radicale consonanza con gli insegnamenti cristiani, serve dunque a porre in evidenza la loro trascendente fondazione, senza mettere in discussione, anzi ribadendo, l'autonomia (non la contrapposizione, sottesa a una interpretazione ideologica della laicità che non trova riscontro alcuno nella nostra Carta fondamentale) dell'ordine temporale rispetto all'ordine spirituale, e senza sminuire la loro specifica "laicità", confacente al contesto culturale fatto proprio e manifestato dall'ordinamento fondamentale dello Stato italiano. »
In conclusione, secondo il Consiglio di Stato:
« si deve pensare al crocifisso come ad un simbolo idoneo ad esprimere l'elevato fondamento dei valori civili sopra richiamati, che sono poi i valori che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello Stato. Nel contesto culturale italiano, appare difficile trovare un altro simbolo, in verità, che si presti, più di esso, a farlo.


Fonte Wikipedia.

http://it.wikipedia.org/wiki/Esposi...aule_scolastiche_italiane#La_legge_642.2F1967


 
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