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quello tra la fine degli anni '90 e i primi 2000 è stato un salto generazionale portava miglioramenti tangibili: prestazioni raddoppiate, nuove architetture, più RAM, GPU dedicate… era un'evoluzione(come detto nell'altro post)che si percepiva subito, anche nell'uso quotidianoMia opinione:
negli anni passati il PC 10 anni non li durava, invecchiava prima e male.
dal 97 al 2000 sono solo 3 anni, però siamo passati dal pentium 2 a 233mhz al pentium 4 che andava a 1.4GHz, la differenza tra i 2 era imbarazzante e ben percepibile, per non parlare del core duo che è solo 5 anni successivo al pentium 4.
Quindi in 8 anni siamo passati da 233 MHz a processori dual core a quasi 2GHz, 32MB di ram Vs 2 o 4 GB e così via.
il caso strano non è che oggi si debbano buttare macchine decennali ma piuttosto il fatto che siano durate cosi tanto.
In più c'è la scarsa attrattiva di 11 verso 10 che invece è un prodotto maturo, funzionante e in realtà moderno, l'utente cambia volentieri se vede qualcosa in più, ma per l'utente generico esattamente 11 cosa offre in più di 10 ?
Vorrei dire niente, ma in realtà offre solo complicazioni, ecco perchè nessuno lo vuole.
Oggi invece il panorama è cambiato, l'hardware ha raggiunto un livello tale che, per l’utente medio, un PC di 10 anni può ancora svolgere egregiamente la maggior parte dei compiti: navigazione, office, streaming, ecc. Il software si è ottimizzato, e anche il sistema operativo (come giustamente dici tu) non offre più quel salto qualitativo che giustifichi un upgrade immediato e cosi pesante, Windows 11, ad esempio, ha introdotto novità più estetiche e di gestione che funzionali che per molti Windows 10 è ancora moderno, stabile e compatibile con tutto, se il nuovo non porta vantaggi concreti, è naturale che il vecchio duri di più, quindi sì, il “caso strano” non è che i PC durino 10 anni oggi, ma che finalmente potrebbero farlo senza diventare inutilizzabili dopo 3