Mi aggiungo alla discussione facendo notare una semplice cosa che è correlata alla domanda: " Siamo gli unici esseri viventi ?"
La scienza dice che noi discendiamo dalle "scimmie" ecc ecc ma alcune cose non tornano ( non affermo che non sia vero, la mia è solo un analisi ).
1) L'evoluzione dell'essere umano è avvenuta troppo rapidamente per essere naturale è un dato di fatto.
2) Ogni forma di vita che nasce in natura ha un legame con essa, un legame che comprende il dare e il prendere in un equilibrio talmente perfetto da renderli in perfetta simbiosi con la natura. Infatti ogni essere vivente a parte l'uomo, riesce a vivere senza danneggiare il territorio e il pianeta stesso, come se quegli esseri viventi siano stati progettati dalla natura stessa di quel pianeta. L'uomo invece è più paragonabile ad un Virus o meglio ancora ad un cancro, non riesce a vivere senza distruggere e consumare la natura e sterminare altre forme di vita portandole all'estinzione e se immaginiamo il pianeta come un corpo viene facile immaginare la nostra razza come un cancro che la sta divorando lentamente. Da quando il primate da cui discendiamo ha subito questa impennata all'evoluzione è iniziata la lenta agonia del nostro Pianeta Terra, alcuni affermano che l'evoluzione rapida dell'uomo abbia subito un intervento esterno e quindi non del tutto naturale. Molti racconti antichi compresa la bibbia ci raccontano dei giardini degli Elohim ( chiamati in maniera diversa da tutte le civiltà del pianeta terra) e di come in questi giardini venivano fatti esperimenti sugli esseri che popolavano il pianeta compresi i nostri antenati primati. Si legge anche di esperimenti su piante, un esempio è il grano che in natura ha subito delle modifiche genetiche impossibili in natura, portandolo ad essere il grano di cui l'intero pianeta si sfama(Fonte qualsiasi università di biologia, spiegato anche nel libro "Contro Natura"). Ovviamente sono testi antichi, racconti di civiltà antiche, quindi non bisogna crederci per forza, però questo raccontano e la cosa interessante è che tutti i racconti di popoli antichi che provenivano da culture, continenti ecc diversi raccontano sempre le stesse cose, di entità ( sempre nomi diversi ) che scendono dalle stelle e governano l'uomo.
3) Noi non sappiamo quanto sia grande l'universo ne tanto meno se è infinito. Noi siamo come un granello di sabbia nel deserto del sahara e solo pensare che noi siamo le uniche forme intelligenti dell'universo è una forma di megalomania. La nostra Galassia è una delle infinite galassie di cui neanche sappiamo dell'esistenza e per far capire quanto poco ( nulla ) sappiamo dell'universo, basta pensare che non conosciamo neanche la nostra galassia poiché esistono ( non sappiamo quanti ) sistemi solari con i loro pianeti ecc Le probabilità che ci siano forme di vita nella nostra galassia sono infinite, immaginate nell'universo.
4) Gli Ufo, come già detto da un altro utente, significa solo oggetto volante non identificato, quindi potrebbe essere qualsiasi cosa che non è per forza correlata agli extra terrestri. Tutta quella moda di denunciare gli ufo e rapimenti alieni a partire dagli anni 50 in poi è stata una moda passeggerà, era il fenomeno del momento dopo il disastro di Roswell. Non ho la certezza per dire che il 100% di quelle denunce fossero false ma è una grossa probabilità che sia cosi.
5) Credo che dovremmo concentrarci molto su ciò che gli antichi hanno cercato di raccontarci con i loro mezzi e conoscenze e su cosa ci hanno lasciato come monumenti e racconti. Un uomo del 2000 A.C. non avrebbe mai potuto comprendere e spiegare un astronave sospesa in aria e quindi nei racconti troviamo descrizioni bizzarre e strane che ci fanno dubitare di questi racconti. Se un entità con addosso l'attrezzatura tecnologica adatta ad esplorare pianeti e spazio fosse scesa sulla terra grazie ad un mezzo tecnologico, l'uomo antico avrebbe descritto quella scena come per esempio: " Un angelo che sprigionava una forte luce scendeva dal cielo con un carro trainato da cavalli di ferro che producevano fumo e fortissimo rumore" o roba del genere come leggiamo nei racconti di tutto il mondo e di tutte le civiltà con differenze dovute alla cultura e alle religioni. In effetti un essere del genere doveva proprio sembrare una divinità a gli occhi di un semplice umano che ancora si limitava a fare i bisogni per strada e non sapeva neanche che la terra fosse tonda.
6) Ultimo punto. L'iliade di Omero fino a pochi anni fa veniva considerato un racconto di fantasia. Heinrich Schilemann invece fa finta che l'iliade sia un racconto vero e va a cercare la città di Troia.
Nel 1873 Heinrich Schilemann trova i resti di Troia esattamente nello stesso punto in cui veniva collocata nell'iliade. I racconti di Omero come anche quelli dell'antica Roma, Indiani ecc raccontano sempre le stesse vicende di queste entità e dei loro mezzi tecnologici che gli permetteva di viaggiare tra le stelle. Un certo Mauro Biglino ha iniziato ad usare questa tecnica del: " fare finta che sia vero ciò che ce scritto" per vedere cosa ne esce. E in effetti si scoprono tantissime cose che spesso vengono estrapolate e modificate dalla chiesa ecc.
Insomma la risposta alla domanda principale è SI e mi limito a consigliarvi Mauro Biglino che è uno studioso degli antichi testi che a differenza di tutti gli altri non dice mai sui pensieri personali nei libri o negli eventi che fa. Ogni cosa che dice è scritta nei testi antichi o viene detta da autorità della scienza o religione.