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Utente cancellato 159815
Ospite
Sto andando avanti, e mi sembra d'obbligo fare una piccola recensione mediana fin dove sono arrivato.
Aspetto tecnico:
L'engine è il pluridecorato UE3 pesantemente modificato per dipingere i tratti cupi dell'ambientazione Thifettiana, quello che ne consegue è un impatto, almeno su una configurazione di buon livello, assolutamente convincente, con fisica delle vesti, textures, qualità dei volti e computo poligonale di prim'ordine.
Non sembra nemmeno essere lo stesso motore di altri titoli che usano il tool di Epic, ma si spinge oltre sia come illuminazione, uso del tesselation e nebbie volumetriche.
Su schermo da me gira tutto a 60 fps con vsync, al massimo dettaglio, a 1920x1080.
Storia:
Ovviamente non intendo spoilerare nulla, ma parlerò in generale delle sensazioni che ho avuto fin qui.
L'introduzione alla vicenda si può dire una sorta di tutorial, molto piacevole, fluido e convincente. Quello che viene introdotto mantiene un aurea di mistero e anche i primi momenti di gioco sono spesi nella ricostruzione/introduzione della realtà storiografica e una prima panoramica dei valori in campo.
Qui va a gusti, io ho amato lo stile, altri possono trovarlo forse pedante, ma non credo si possa mai sfociare nel noioso. Anche i documenti da leggere sono pochi, si trovano per i livelli e spesso si riferiscono alla vicenda con la funzione di supporto per taluni "problemi".
Gameplay:
Estremamente fluido, non raffinato come Disonohored, ne come Deus Ex, sembra quasi che Thief voglia focalizzarsi sulla storia più che sui metodi alternativi per risolverla, comunque presenti, ma che non hanno lo stesso impatto.
Questo non è necessariamente un difetto, si saprà sempre dove andare e che cosa fare, non ci si sentirà mai spaesati, ma allo stesso tempo permane la sensazione di essere in un mondo con barriere invisibili, diciamo che lo spazio riservato all'inventiva, in questo caso, è sicuramente minore.
La parte puramente Stealth è quella che da più soddisfazioni, mi ha ricordato molto Hitman, con un attenzione a luci e rumori sicuramente superiore.
L'IA consta di diversi livelli di percezione, sonora (ti sente), visiva (ti vede) e circostazionale (se spegni una luce sanno che l'hai spenta, o se trovano un cadavere o se cade qualcosa) in generale non sono troppo stupidi ma nemmeno troppo intelligenti, direi nella media, mi piacerebbe che non facessero sempre gli stessi percorsi, ma che implementassero delle routine che facessero cambiare gli stessi a caso ;)
La domanda è, è bello? Per me è un titolo molto convincente, ho quella buona sensazione che mi fa andare avanti nonostante avessi deciso di smettere, la paura di essere scoperti, o elaborare un percorso per fregare le guardie, in un'ambientazione che adoro e con quell'aria di decadenza, di peccato (e capirete poi questa giocando) che la serie mi aveva già regalato.
Aspetto tecnico:
L'engine è il pluridecorato UE3 pesantemente modificato per dipingere i tratti cupi dell'ambientazione Thifettiana, quello che ne consegue è un impatto, almeno su una configurazione di buon livello, assolutamente convincente, con fisica delle vesti, textures, qualità dei volti e computo poligonale di prim'ordine.
Non sembra nemmeno essere lo stesso motore di altri titoli che usano il tool di Epic, ma si spinge oltre sia come illuminazione, uso del tesselation e nebbie volumetriche.
Su schermo da me gira tutto a 60 fps con vsync, al massimo dettaglio, a 1920x1080.
Storia:
Ovviamente non intendo spoilerare nulla, ma parlerò in generale delle sensazioni che ho avuto fin qui.
L'introduzione alla vicenda si può dire una sorta di tutorial, molto piacevole, fluido e convincente. Quello che viene introdotto mantiene un aurea di mistero e anche i primi momenti di gioco sono spesi nella ricostruzione/introduzione della realtà storiografica e una prima panoramica dei valori in campo.
Qui va a gusti, io ho amato lo stile, altri possono trovarlo forse pedante, ma non credo si possa mai sfociare nel noioso. Anche i documenti da leggere sono pochi, si trovano per i livelli e spesso si riferiscono alla vicenda con la funzione di supporto per taluni "problemi".
Gameplay:
Estremamente fluido, non raffinato come Disonohored, ne come Deus Ex, sembra quasi che Thief voglia focalizzarsi sulla storia più che sui metodi alternativi per risolverla, comunque presenti, ma che non hanno lo stesso impatto.
Questo non è necessariamente un difetto, si saprà sempre dove andare e che cosa fare, non ci si sentirà mai spaesati, ma allo stesso tempo permane la sensazione di essere in un mondo con barriere invisibili, diciamo che lo spazio riservato all'inventiva, in questo caso, è sicuramente minore.
La parte puramente Stealth è quella che da più soddisfazioni, mi ha ricordato molto Hitman, con un attenzione a luci e rumori sicuramente superiore.
L'IA consta di diversi livelli di percezione, sonora (ti sente), visiva (ti vede) e circostazionale (se spegni una luce sanno che l'hai spenta, o se trovano un cadavere o se cade qualcosa) in generale non sono troppo stupidi ma nemmeno troppo intelligenti, direi nella media, mi piacerebbe che non facessero sempre gli stessi percorsi, ma che implementassero delle routine che facessero cambiare gli stessi a caso ;)
La domanda è, è bello? Per me è un titolo molto convincente, ho quella buona sensazione che mi fa andare avanti nonostante avessi deciso di smettere, la paura di essere scoperti, o elaborare un percorso per fregare le guardie, in un'ambientazione che adoro e con quell'aria di decadenza, di peccato (e capirete poi questa giocando) che la serie mi aveva già regalato.