Elenco di riforme che secondo me andrebbero fatte nel segmento immobiliare per una vera liberalizzazione del mercato.
Questi punti si scontrerebbero sia con i lobbyisti dell'immobile sia con le aspettative (spesso irrealistiche) degli stessi cittadini.
In ogni modo, bando agli indugi, ecco l'elenco
Riforme immobiliari:
- gli immobiliaristi che ottengo la concessione per la costruzione di nuovi immobili dovrebbero pagare tasse sulla casa (maggiorate) se non riusciranno a venderle entro l'anno: per evitare la formazione di oligopoli, dato che è sufficiente prendere le concessioni più interessanti, e poi aspettare in eterno, mantenendo così i prezzi delle case su valori assurdi, consapevoli che il territorio disponibile non è infinito.
Inoltre questo modo di fare favorisce la creazione di mostruosi condominii
- in caso di fallimento, l'imprenditore che vorrà prendersi questi immobili, dovrà pagare le tasse sulla casa che non ha pagato l'imprenditore precente, rivalendosi su quest'ultimo, per la restituzione della somma, quando il processo è finito e nel caso possa ricevere davvero qualcosa: così si evitano i fallimenti pilotati, dove soltanto gli acquirenti delle case che hanno dato degli anticipi, non sono tutelati
- i soggetti che detengono grosse concentrazioni immobiliari, come banche, assicurazioni, ecc., non soltanto devono pagare non meno dei comuni cittadini, ma dovrebbero pure usare questi possedimenti per migliorare la propria situazione finanziaria
- in caso di appalti pubblici, impossibilità di sub-appalto dell'opera a terzi, relative alle opere portanti strutturali (si tratte di opere murarie o in altro materiale, tipo legno): per ridurre il fenomeno del nero, nonché avere maggiori garanzie sulla costruzione
Agenzie immobiliari.
Per evitare fenomeni di oligopolio, pagamento delle tasse su ogni singola casa, se entro l'anno non riescono a venderla od affittarla (nel caso dell'affitto per un periodo di tempo complessivo non inferiore a 5 mesi).
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Ho letto parecchie proposte ma sono quasi tutte relative alla vita politica che è quella che attualmente occupa più posto e che serve meno alla gente comune
Stai sottovalutando molto la questione perché piaccia o meno la politica ha una grossa influenza nella vita del cittadino e questo indipendentemente dagli eccessi e gli abusi esistenti nel nostro Paese.
Questo perché avere linee guida e regole chiare è l'unico modo per potere pianificare gli investimenti, da parte delle aziende, ed il proprio avvenire, da parte del cittadino, adesso tartassato, in modo vessatorio, senza che riesca ad ottenere servizi efficienti.
Nota:
Per piacere discutete sull'Euro in un topic separato, non voglio che questo topic venga chiuso perché la discussione diventa troppo animata.
Nel topic separato indicherò punto per punto perché uscire dall'Euro sarebbe un'enorme errore, non qui.
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Riforme finanziarie.
Al di là di quanto vengano detto dai mezzi di disinformazione di massa, strizzando l'occhio a forme di populismo, da parte di gente solitamente non informata, riforme alla Tobix tax non colpiscono le grandi rendite finanziarie, ma soltanto i piccoli investitori privati, che a causa dell'elevata tassazione fissa nonché di giuste riforme fatte nei tempi più recenti nel mercato borsistico per ridurre fenomeni di speculazione ed alla presenza di un'inflazione che, per quanto contenuta, rimane comunque maggiore rispetto a quella ufficiale, consente margini di guadagno risicati.
Le grandi rendite finanziare non sono colpite da questo genere di riforme, salvo pochi spiccioli, non soltanto perché il mondo è vasto quindi è possibile spostare i capitali in modo semplice (quelli grandi, non quelli piccoli del comune privato) in Stati che hanno interesse a mantenere regole del gioco diverse, ma anche perché per i grossi capitali si presentano ben altre possibilità per valorizzare il proprio denaro.