Stilate Delle Proposte Politiche Su Come Migliorare La Situazione Italiana

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Ma davvero vogliamo credere che con delle leggi potremmo risolvere tutti i nostri problemi ? Non è più semplice partire dalle "priorità" eliminare "burocrazia" .Temi pesanti come quelli da voi accennati non sono uno scherzo.. La droga va tolta perchè poi porta alla prostituzione è un circolo vizioso..
 
Ultima modifica:
[...]


Eh... il discorso droga è complesso.
Ho visto un servizio delle Iene dove veniva fatto notare come le canne comprate per strada siano incredibilmente pericolose.
Paradossalmente è meno pericolosa la canna fatta dalla piantina coltivata in casa.
Sulle droghe sono combattuto. Non so cosa si intenda per leggere/pesanti, quale sia il limite. E possono fare danni veramente pesanti.
Ad ogni modo non credo che si debba pensare ai metodi per aumentare le entrate, semmai al come abbassare le spese/costi.
E non intendo con licenziamenti. Intendo con efficientamento della PA.
Cioè... davvero servono tutte quelle guardie forestali in Sicilia? ;)

Certamente, perché gli spacciatori per massimizzare il guadagno allungano anche con altre sostanze, per questo che anche le droghe leggere fanno abbastanza male.

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Suggerimenti trovati in un post pubblicato su spotted : UNIPI il giorno 5 dicembre, che cosa ne pensate?

UNI - ripresa economica

Credo fermamente che la crisi Occidentale non sia dovuta alla politica sbagliata degli ultimi sei anni, ma ad una politica troppo neoliberista attuata negli ultimi 30 anni. Ritengo che ci siano dei punti che non possiamo trascurare se vogliamo che la Nostra economia riparta (le mie valutazioni son frutto di studio, ma è possibile che io abbia torto (l’economia non è il miocampo). D’altra parte in economia non c’è certezza se non a lunga scadenza).
1) Penso che uno Stato debba intervenire a sostegno di quelle aziende che si trovano in difficoltà, rivalutarle e rivenderle ai privati, facendo di questo meccanismo un ciclo che si autofinanzia senza interruzione.
2) Bisognerebbe tassare pesantemente quelle aziende che trasferiscono all'estero i propri impianti .
3) Bisognerebbe agevolare quelle aziende che hanno sempre continuato ad investire nel proprio Paese (o che decidono di farlo), dando posti di lavoro nonostante altrove la manodopera abbia costi assai più bassi. Basta beghe burocratiche di ogni sorta, un’azienda dovrebbe avere la libertà di esprimere le proprie idee al meglio, nel limite della legalità e delle norme che prevedono la tutela dell’ambiente.
4) Bisognerebbe alleggerire le piccole imprese. In Italia l’aliquota d’imposta per i redditi che vanno da 70.000 euro lordi in su è del 45%, ma c’è una bella differenza tra un reddito di 70.000 euro e un reddito di 70.000.000.
5) Uno stato dovrebbe quindi tassare maggiormente i redditi sopra il milione (negli anni 60\70 si arrivò ad un’aliquota d’imposta del 90% in molti paesi, fra cui gli Stati Uniti, arrivare almeno al 60%, forse (ribadisco che di economia non capisco nulla), non sarebbe la fine del mondo. Questi soldi penso che si debbano rinvestire poi nel sociale, dando servizi e posti di lavoro.
6) Servirebbe una dose massiccia di lavori pubblici per migliorare strade, infrastrutture e quant'altro: in questo modo ci sarebbe un miglioramento ulteriore dei servizi e un ampliamento ulteriore dei posti di lavoro.
7) Servirebbe una riforma importante della scuola: istituti professionali che ti insegnano veramente una professione e licei che ti preparino seriamente al mondo universitario. Università più concrete, severe e funzionali: basta con lo spreco di fondi, là dentro c’è gente che riceve lo stipendio senza fare nulla.
8) Si dovrebbe controllare maggiormente i dipendenti pubblici e mandare a casa quelli che non fanno nulla (e sono tanti).
9) Servirebbe una politica più trasparente per quanto riguarda l’immigrazione, è giusto che gli italiani sappiano veramente come vengono organizzati i centri di accoglienza e come si pensa di gestire questi flussi migratori.
10) E per finire penso che ci sia bisogno di una lotta forte e decisa contro l’evasione fiscale, partendo dalle grandi imprese fino ad arrivare alle piccole imprese, ogni cittadino che evade, nelle giuste proporzioni alla gravità del reato commesso, deve pagare. Inoltre basta con questi scenari che vedono i nostri politici coinvolti in associazioni mafiose: i gruppi criminali organizzati sono un peso economico e sociale in primo luogo per il meridione e per tutto il Paese.

Una risposta contenuta nei commenti :

Il tuo punto di vista è troppo piatto. Cerca di elevarlo. La Crisi Occidentale ha almeno 5 grossi problemi di base (a cui si aggiungono a cascata gli altri). Non li sto a elencare per gravità perché sarebbe una disamina nella disamina. [1] 85 persone possiedono il 50% della ricchezza mondiale. [2] Molti uomini di cultura ne parlano in termini di benessere psicofisico, mentre Hawking, la più grande mente scientifica del nostro secolo, ne parla in termini catastrofici... è il progresso tecnologico, che sta rendendo obsoleti molti lavori (bello il fai da te al distributore e alla coop, eh?) e sta minando le nostre fondamenta societarie (a che pro studiare 5 anni di sola analisi matematica così da diventare attuario, se poi un semplice software può fare i calcoli in maniera più veloce e migliore, e senza necessità di laurea e stipendio... basterà quindi istruire un operatore, di fatto posto alle dipendenze del software). [3] Dove prima vivevano bene 20 persone, come fanno ora a vivercene altrettanto bene 200, con peraltro le loro necessità (reali e/o indotte) aumentate del triplo? [4] Come è possibile che si crei ricchezza dalla ricchezza (ovvero, soldi dai soldi)? Il minimo che questo determini è pura e semplice svalutazione. Localmente questo forse puoi arginarlo (calmieri i prezzi, inneschi ammortizzatori sociali, riduci le differenze di classe), ma in termini globali non lo correggi se non creando del debito... debito che non risolve la situazione, ma la amplifica e la posticipa (andando, peraltro, ad ingrossare le tasche degli 85 di cui sopra). Non solo: tempo addietro calcolai che tutto l'oro dell'Occidente sarebbe insufficiente per comprare la fornitura per 1 anno del petrolio a noi necessario (industria e civile). Alcuni forse non capiranno il nesso... basti sapere che questo significa che stiamo vivendo in un'illusione. [5] Perché creare un mercato globale se poi i paesi che vi si affacciano hanno regole diverse gli uni dagli altri? Ovvero, come possiamo competere con manodopera cinese a fronte del loro più morigerato stile di vita, inferiore costo del welfare, minor pressione fiscale, inferiori costi sul prodotto (es. sicurezza, qualità, burocrazia) nonché più economica distribuzione (economie di scala)? Non possiamo. Inoltre per mantenere la competizione interna (cioè se io produco in Italia e il mio competitor compra dalla Cina, o lo faccio anche io o non vendo più) siamo costretti a dargli un flusso di denaro che nell'immediato ci crea minor costi (con quindi unìillusione di maggior ricchezza), ma nel futuro ci prosciuga e tarpa le ali (chiusura delle industrie, perdita del lavoro, freno dei consumi, riduzione degli investimenti, innesco della spirale negativa). Alché puoi capire di come le strade con le buche da asfaltare fuori Abatemarco siano, al confronto, un problema mooolto relativo.
 
negli anni 60\70 si arrivò ad un’aliquota d’imposta del 90% in molti paesi, fra cui gli Stati Uniti
ho seri dubbi dato che l' attuale aliquota massima è del 10% negli stati uniti
arrivare almeno al 60%
questo non avverrà mai perché chi detiene il potere necessario per farlo detiene anche la ricchezza che ne verrebbe intaccata...
e poi vedi le panzanate che dice un certo silvio b. in tv che dice di voler portare un aliquota fissa al 20% ma WTF cioè WTF scherziamo o cosa?:suicidio:

10) E per finire penso che ci sia bisogno di una lotta forte e decisa contro l’evasione fiscale, partendo dalle grandi imprese fino ad arrivare alle piccole imprese, ogni cittadino che evade, nelle giuste proporzioni alla gravità del reato commesso, deve pagare. Inoltre basta con questi scenari che vedono i nostri politici coinvolti in associazioni mafiose: i gruppi criminali organizzati sono un peso economico e sociale in primo luogo per il meridione e per tutto il Paese.
la mia idea è dare benefici di riduzione delle imposte a chi segnala evasori, il "premio" varia a seconda di quanto è grave l' evasione scoperta
così quando la persona Y o l' azienda X non emetterà fattura/ricevuta/scontrino il cliente ci penserà su 2 volte a fare finta di niente perchè pensa (tanto lo fanno tutti non dò i miei soldi ai politici ladri)
e in caso di evasione importante (non dico qualche scontrino "dimenticato" perché quello è diverso) agire seriamente non bazzeccole
riguardo al sud, beh la vedo più dura, io proporrei per qualche tempo di fermare l' afflusso di surplus derivato dalla tassazione dal nord e dal centro, poi quando si vedono andare a pezzi tutte le infrastrutture e servizi pubblici ci penseranno su 2 volte prima di vivere pesando finanziariamente sul nord e sul centro italia (dove le tassa sono + alte dei servizi resi anche in maniera enorme come 5000€/anno/pro capite in lombardia:shock:) e magari cambieranno idea riguardo alla criminalità organizzata, chiederanno ad essa di risanare i conti pubblici?:cav:...
perché fin che tirano avanti a discapito del resto d' italia non può mai cambiare veramente qualcosa di importante sul ambito evasione/criminalità

sia ben chiaro che l' evasione esiste anche al nord, ma percentualmente è circa 4 volte inferiore

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negli anni 60\70 si arrivò ad un’aliquota d’imposta del 90% in molti paesi, fra cui gli Stati Uniti
ho seri dubbi dato che l' attuale aliquota massima è del 10% negli stati uniti
arrivare almeno al 60%
questo non avverrà mai perché chi detiene il potere necessario per farlo detiene anche la ricchezza che ne verrebbe intaccata...
e poi vedi le panzanate che dice un certo silvio b. in tv che dice di voler portare un aliquota fissa al 20% ma WTF cioè WTF scherziamo o cosa?:suicidio:

10) E per finire penso che ci sia bisogno di una lotta forte e decisa contro l’evasione fiscale, partendo dalle grandi imprese fino ad arrivare alle piccole imprese, ogni cittadino che evade, nelle giuste proporzioni alla gravità del reato commesso, deve pagare. Inoltre basta con questi scenari che vedono i nostri politici coinvolti in associazioni mafiose: i gruppi criminali organizzati sono un peso economico e sociale in primo luogo per il meridione e per tutto il Paese.
la mia idea è dare benefici di riduzione delle imposte a chi segnala evasori, il "premio" varia a seconda di quanto è grave l' evasione scoperta
così quando la persona Y o l' azienda X non emetterà fattura/ricevuta/scontrino il cliente ci penserà su 2 volte a fare finta di niente perchè pensa (tanto lo fanno tutti non dò i miei soldi ai politici ladri)
e in caso di evasione importante (non dico qualche scontrino "dimenticato" perché quello è diverso) agire seriamente non bazzeccole
riguardo al sud, beh la vedo più dura, io proporrei per qualche tempo di fermare l' afflusso di surplus derivato dalla tassazione dal nord e dal centro, poi quando si vedono andare a pezzi tutte le infrastrutture e servizi pubblici ci penseranno su 2 volte prima di vivere pesando finanziariamente sul nord e sul centro italia (dove le tassa sono + alte dei servizi resi anche in maniera enorme come 5000€/anno/pro capite in lombardia:shock:) e magari cambieranno idea riguardo alla criminalità organizzata, chiederanno ad essa di risanare i conti pubblici?:cav:...
perché fin che tirano avanti a discapito del resto d' italia non può mai cambiare veramente qualcosa di importante sul ambito evasione/criminalità

sia ben chiaro che l' evasione esiste anche al nord, ma percentualmente è circa 4 volte inferiore
 
mettiamo un'aliquota di "almeno il 60%" sui redditi oltre 1 milione..... poi vediamo se le cose vanno meglio.. o peggio.

tassare in questo modo non serve:
1. perchè lo stato non è in grado di spendere bene i soldi dei contribuenti.
2. perchè serve a far scappare i capitali e basta.. e non è detto che aumentare le imposte significhi aumentare le entrate.

imho:
1. efficientare e alleggerire lo stato
2. meno tasse per tutti (con maggior criterio di proporzionalità in base al reddito)

la storia dell'aliquota fissa è chiaramente propaganda elettorale, soprattutto in un contesto come quello italiano.
però: l'aliquota fissa è cosa accettabile.
perchè se mi accetti iva, bollo auto, accise e qualsiasi altra cosa non sia proporzionale alle effettive capacità contributive, allora mi devi accettare senza batter ciglio anche l'aliquota fissa, altrimenti sei in contraddizione ideologica.

attualmente le trasmissioni televisive stanno riportando la storia dell'aliquota fissa in molti paesi dell'est euro.
ma c'è qualcosa di radicalmente preoccupante in quei sistemi fiscali:
uno direbbe: "wow, tasse basse per tutti.. là si che si sta bene, pagano tutti il 10% e via"
bene, errato.
l'aliquota fiscale è bassa, ok... ma la tassazione non è fatta unicamente dall'aliquota fiscale.
analizzando l'imposizione fiscale di quei paesi, scopriamo subito che i "poveri" pagano proporzionalmente uno sproposito rispetto ai "ricchi".

io ho un reddito di 1k euro e mi faccio un pacchetto di sigarette. ho appena pagato 3 euro di tasse, ergo il 3% del mio reddito.
lui ha un reddito di 10k euro e compra le siga. quante tasse sta pagando? il 0.3%, proporzionalmente 1/10 di quello che pago io.
in questo caso, io che ho un reddito basso ho un'"aliquota" del 3%, lui che ha un reddito alto la ha dello 0.3%.

per quanto mi riguarda, le tasse dovrebbero essere più proporzionali alle capacità contributive dei cittadini. questo è il punto di partenza della mia visione abbastanza sinistroide.
ora lo sono? no, manco per scherzo.
se tutti pagassero un 20% di tasse (in totale), sarebbe più giusto di come funziona ora.
comunque ripeto: l'aliquota fissa non mi scandalizza affatto, ma in un contesto dove la tassazione è più proporzionale di come è ora. se venisse applicata in italia si creerebbe un'ingiustizia sociale ancora più ampia.

ops... ho detto ingiustizia sociale... mi sà che sto diventando un democristiano.. o forse un comunista.. sicuramente un socialista.. e non mi piace la cosa.. forse sto delirando :grat:

(edit: meglio dire diseguaglianza sociale, più corretto. di giustizia possono parlare solo gli stupidi e i fascisti.. a dire il vero anche di eguaglianza ma lasciamo perdere, altrimenti qua è finita)

voglio dire... ok credere nella libertà e nel mercato, ma da qui a pensare che il mercato sia un dio buono e giusto ce ne passa... si può fare ma è complicato da accettare. sono passaggi ideologici complicati che trascendono il pragmatismo. quindi come sopra: lasciamo perdere discorsi di questo tipo.

cmq sottolineo:
1. efficientare e alleggerire lo stato
2. meno tasse per tutti

amen
 
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mettiamo un'aliquota di "almeno il 60%" sui redditi oltre 1 milione..... poi vediamo se le cose vanno meglio.. o peggio.

tassare in questo modo non serve:
1. perchè lo stato non è in grado di spendere bene i soldi dei contribuenti.
2. perchè serve a far scappare i capitali e basta.. e non è detto che aumentare le imposte significhi aumentare le entrate.

imho:
1. efficientare e alleggerire lo stato
2. meno tasse per tutti (con maggior criterio di proporzionalità in base al reddito)

la storia dell'aliquota fissa è chiaramente propaganda elettorale, soprattutto in un contesto come quello italiano.
però: l'aliquota fissa è cosa accettabile.
perchè se mi accetti iva, bollo auto, accise e qualsiasi altra cosa non sia proporzionale alle effettive capacità contributive, allora mi devi accettare senza batter ciglio anche l'aliquota fissa, altrimenti sei in contraddizione ideologica.

attualmente le trasmissioni televisive stanno riportando la storia dell'aliquota fissa in molti paesi dell'est euro.
ma c'è qualcosa di radicalmente preoccupante in quei sistemi fiscali:
uno direbbe: "wow, tasse basse per tutti.. là si che si sta bene, pagano tutti il 10% e via"
bene, errato.
l'aliquota fiscale è bassa, ok... ma la tassazione non è fatta unicamente dall'aliquota fiscale.
analizzando l'imposizione fiscale di quei paesi, scopriamo subito che i "poveri" pagano proporzionalmente uno sproposito rispetto ai "ricchi".

io ho un reddito di 1k euro e mi faccio un pacchetto di sigarette. ho appena pagato 3 euro di tasse, ergo il 3% del mio reddito.
lui ha un reddito di 10k euro e compra le siga. quante tasse sta pagando? il 0.3%, proporzionalmente 1/10 di quello che pago io.
in questo caso, io che ho un reddito basso ho un'"aliquota" del 3%, lui che ha un reddito alto la ha dello 0.3%.
[...]

Le sigarette non sono un bene di prima necessità, hai sbagliato esempio. Per quei beni è giusto così, se hai pochi soldi smetti di fumare, anche perché ti fa male.
 
Le sigarette non sono un bene di prima necessità, hai sbagliato esempio. Per quei beni è giusto così, se hai pochi soldi smetti di fumare, anche perché ti fa male.

Si... ma... l'IVA sul pane la paghiamo tutti in modo uguale.
Idem l'acqua.
Che uno sia ricco o povero è uguale e non cambia.

Io concordo con l'osservazione dell'efficientamento dello Stato.
Non puoi sentirti, da cittadino, rompere i coglioni per il canone RAI, piangendo miseria... e poi vedere che lo Stato e qualche furbo sfrutta il fenomeno immigrazione per arricchire pochi (più o meno noti).
Francamente, è peggio che ai tempi di Craxi.
Assurdo.

Aggiungo una cosa: concordo per la questione fumo. Ma per altri è un vizio più o meno accettabile. Ognuno di noi ha i suoi vizi, guarda quante persone spendono per il PC leggendo nel forum. Per pura passione/hobbystica. Eppure non serve.
Se uno dovesse azzerare totalmente anche queste "spese", cosa diventa? Una macchina?
Vivere in modo essenziale è sbagliato perchè si tende a distruggere l'essere umano.
Lo si vede proprio da chi ha pochi denari. E' spento, senz'anima. Chi ha denaro in genere è più reattivo, più vitale. Perchè può fare una vita differente.
Quindi... boh. Sta diventando una lotta tra poveri. E i poveri invece di unirsi, si picchiano a vicenda.
 
@LS1987 discutibile, ma come capisci ci sono altri ottocento miliardi di esempi:
un pacchetto di caramelle? ok sono povero, non devo comprare caramelle
una bottiglia di vino? ok, sono povero, niente vino
10 euro di benza? ok, sono povero, niente automobile

i sistemi fiscali ad "aliquota fissa", adottati in diversi paesi dell'est, vanno presi con le pinze,
perchè ti vanno a scaricare tutto sulle tasse "secche", nè proporzionali, nè progressive.
e le tasse "secche" pesano sui poveracci. basta guardare al tessuto sociale di quei paesi per capire di cosa stiamo parlando.
poi... io che sono liberale tanti problemi non me ne faccio, ma quelli di sinistra devono avere ben chiaro verso cosa vanno se in italia adottano certi sistemi. in una realtà idilliaca si può fare tutto e tutto funziona, ma nel contesto italico certe strade possono essere pericolose.

lo stato italiano ha bisogno di TROPPI soldi per "andare avanti".
se non lo riformi, da una parte o dall'altra, quei soldi devi farli saltare fuori.

come fare ad efficientare lo stato? lo sa qualsiasi politico.
come trovare la forza politica per farlo? ecco, questa è una bella domanda.... direi LA domanda.

******

@incolto: stesso discorso sul canone RAI... ok pensare a rimodulare il canone, ma in contemporanea pensiamo a RIFORMARE la rai.
salta sempre fuori la rimodulazione delle tasse.. quella del tassatore un po' meno.

sul discorso dei "vizi" concordo in pieno.... faccio l'esempio del bollo auto:
a me piacciono i motori... ma perchè mai devo pagare 570 euro di bollo all'anno su 14k euro di macchina, quando il benestante che si fa l'audi da 60k euro paga la stessa cifra?

il bollo dovrebbe essere una tassa esclusivamente basata sull'inquinamento* del mezzo: più inquina, più paghi. ma 30, 40, 60 euro, non 300, 500, 1000, 2000.. chiedi a LordNight quanto paga su un mezzo che inquina poco e "consuma suolo" come qualsiasi altra macchina.... ogni anno svariate migliaia di euro.. assurdo... se gli piacessero i gioielli non ci pagherebbe un caxxo di bollo e sempre di vizio si tratterebbe.

*solo tassa sull'inquinamento perchè:
1. la tassa proporzionale al valore del mezzo l'hai già pagata nel momento dell'acquisto.
2. la tassa sull'uso di strade pubbliche la paghi quando fai benza ed è tutto sommato proporzionale al reale sfruttamento del servizio statale.

poi chiediamoci dove vanno a finire i soldi del bollo e quale sistema vanno ad alimentare.... ancora una volta: prima di rimodulare le tasse (ben venga), facciamo una bella radiografia al tassatore.

********

per "smuovere le acque" in italia ci vogliono tempo, forza e intelligenza.
diffidare dalle soluzioni facili e veloci, poichè spesso nascondono un nulla di fatto.
personalmente resto convinto che, per cambiare radicalmente la situazione, serva almeno il "tempo" di una generazione. quindi mettetevi pure l'anima in pace: qualora vi saranno risultati, molti di voi non li potranno vedere.
ma vi devo anche dire che, probabilmente, non vi saranno risultati.... ci siete rimasti male? vabè, non dateci peso.. pensate ad altro, tipo alla patata.

discutere sul progresso sociale è complesso e forse illusorio.. ma qualora volessimo farlo, dovremmo passare obbligatoriamente dall'istruzione, poichè un'istruzione di qualità è la prima e più grande opportunità che lo stato può dare.
e qui mi riallaccio: anche l'istruzione si riforma con tempo, forza e intelligenza.

per aver scritto tutta sta roba qualcuno mi dovrebbe pagare, se non altro per il tempo dedicato alla community e tolto al mio lavoro. siete tutti in debito col sottoscritto, che è disposto a morire di stenti pur d'illuminarvi la vita.
ricordatevelo sempre. :sisi:
 
Ultima modifica:
Il nostro è un problema culturale serissimo. Inutile dal la colpa ai politici quando tutto il corpo elettorale stesso è impregnato di corruzione e malavita.
Forse potrebbe dare qualche frutto mirare sull'istruzione in maniera massiccia sperando nel cambio generazionale, ma al momento nessuna legge può cambiare la situazione.
Dal punto di vista economico si possono fare più o meno danni con le manovre, ma a livello di nazione si dovrebbe re-educare l'intero popolo, e le generazioni future non fanno mica sperare bene.
La vedo grigia
 
@LS1987 discutibile, ma come capisci ci sono altri ottocento miliardi di esempi:
un pacchetto di caramelle? ok sono povero, non devo comprare caramelle
una bottiglia di vino? ok, sono povero, niente vino
10 euro di benza? ok, sono povero, niente automobile
[...]

Non ho detto se sei povero niente sigarette, ma non ti puoi lamentare se la tassazione è uguale per tutti, visto che è un vizio che fa male. Ho sentito il parere di alcuni fumatori e mi hanno detto che la prima volta fumare non gli piace, anzi gli fa abbastanza schifo. Un buon goccio di vino invece piace anche la prima volta (confermo, anche se sono astemio, ma a volte prendo la comunione con entrambe le specie, ostia immersa nel vino).
 
il mio esempio serviva unicamente per sottolineare come accise, iva e quant'altro, siano tasse sofferte soprattutto dal reddito dei "poveracci".
il tutto con riferimento ai sistemi fiscali dell'est euro.

poi ripeto... da liberale tanti problemi non me li pongo. ma è un'ideologia che non va presa alla leggera.... infatti facevo questi ragionamenti per voi, che di problemi tendete a farvene e tanti.
 
le liberalizzazioni per ora non hanno portato vantaggi in tutti i settori, l'unico che ha drasticamente ridotto i prezzi è la telefonia mobile, ma in ambito energetico i prezzi non sono calati, nonostante il prezzo del petrolio si sia praticamente dimezzato.

Detto ciò io sono generalmente favorevole alla liberalizzazione, anche se in alcuni casi può sfavorire qualcuno. Supponiamo che vi sia la liberalizzazione ferroviaria, la regione quindi potrebbe ritenere non essenziali alcuni treni e tagliarli, ma a questo punto i pendolari ci rimetterebbero perché sarebbero costretti a dover aspettare di più oppure a dover prendere un biglietto dell'altra compagnia, oppure a comprare un abbonamento Intercity, sempre che debbano scendere in una stazione principale e non in una secondaria, c'è da valutare anche questo. L'alternativa sarebbe far fermare il treno quasi esclusivamente nelle stazioni in cui di solito non fermano o che sono state soppresse, così di fatto il servizio sarebbe differente, oppure ancora di farlo partire ed arrivare in stazioni diverse. Es: al posto della tratta La Spezia - Pisa C.le, magari fare Levanto - Livorno con tutte le fermate fino a La Spezia Centrale, poi solo Ca' di Boschetti, Arcola, Luni, Massa Zona Industriale, Montignoso, Migliarino Pisano, Pisa S.Rossore, Pisa C.le, Livorno C.Le in questo modo potrebbero non essere in competizione, perché esistono pochissimi treni diretti che non richiedono cambi a La Spezia Centrale, inoltre gli abitanti di queste zone potrebbero avere il servizio (oppure chi deve andare a lavorare in quelle zone, evitando di dover prendere l'automobile o l'autobus) ferroviario. Il rischio che il treno al ritorno sia sottoutilizzato esiste però eventualmente potrebbe essere in comproprietà con altre compagnie che magari potrebbero utilizzarlo per altri viaggi, oppure rimane semplicemente ad aspettare l'orario di ritorno. Oppure ancora si potrebbero far viaggiare dei treni in orari in cui non ve ne sonom ad esempio per andare da La Spezia Centrale a Pisa Centrale mancano treni nelle ore notturne, alle 23 circa c'è un Intercity che ferma solo a Viareggio (come fermata intermedia) all'1:27 ce n'è un altro che non fa fermate intermedie, quindi di fatto dalle 22:30 alle 04:40 non ci sono regionali che servono la zona, quindi in quell'orario si potrebbe liberalizzare tranquillamente.
In alternativa una compagnia potrebbe magari mettere a disposizione un treno solo per occasioni speciali, ad esempio eventi importanti a Roma, oppure semplicemente una partita di calcio o un concerto : adesso è relativamente facile organizzare un pullman per trasportare i tifosi, ma è impossibile organizzare un treno non di trenitalia per trasportare tutti.
Per il resto, ho saputo che molte tratte sono state abbandonate da trenitalia, perché poco redditizie, lì bisogna effettuare una liberalizzazione in modo che possa riprendere il servizio al più presto.
 
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le liberalizzazioni per ora non hanno portato vantaggi in tutti i settori, l'unico che ha drasticamente ridotto i prezzi è la telefonia mobile, ma in ambito energetico i prezzi non sono calati, nonostante il prezzo del petrolio si sia praticamente dimezzato.

Detto ciò io sono generalmente favorevole alla liberalizzazione, anche se in alcuni casi può sfavorire qualcuno. Supponiamo che vi sia la liberalizzazione ferroviaria, la regione quindi potrebbe ritenere non essenziali alcuni treni e tagliarli, ma a questo punto i pendolari ci rimetterebbero perché sarebbero costretti a dover aspettare di più oppure a dover prendere un biglietto dell'altra compagnia, oppure a comprare un abbonamento Intercity, sempre che debbano scendere in una stazione principale e non in una secondaria, c'è da valutare anche questo. L'alternativa sarebbe far fermare il treno quasi esclusivamente nelle stazioni in cui di solito non fermano o che sono state soppresse, così di fatto il servizio sarebbe differente, oppure ancora di farlo partire ed arrivare in stazioni diverse. Es: al posto della tratta La Spezia - Pisa C.le, magari fare Levanto - Livorno con tutte le fermate fino a La Spezia Centrale, poi solo Ca' di Boschetti, Arcola, Luni, Massa Zona Industriale, Montignoso, Migliarino Pisano, Pisa S.Rossore, Pisa C.le, Livorno C.Le in questo modo potrebbero non essere in competizione, perché esistono pochissimi treni diretti che non richiedono cambi a La Spezia Centrale, inoltre gli abitanti di queste zone potrebbero avere il servizio (oppure chi deve andare a lavorare in quelle zone, evitando di dover prendere l'automobile o l'autobus) ferroviario. Il rischio che il treno al ritorno sia sottoutilizzato esiste però eventualmente potrebbe essere in comproprietà con altre compagnie che magari potrebbero utilizzarlo per altri viaggi, oppure rimane semplicemente ad aspettare l'orario di ritorno. Oppure ancora si potrebbero far viaggiare dei treni in orari in cui non ve ne sonom ad esempio per andare da La Spezia Centrale a Pisa Centrale mancano treni nelle ore notturne, alle 23 circa c'è un Intercity che ferma solo a Viareggio (come fermata intermedia) all'1:27 ce n'è un altro che non fa fermate intermedie, quindi di fatto dalle 22:30 alle 04:40 non ci sono regionali che servono la zona, quindi in quell'orario si potrebbe liberalizzare tranquillamente.
In alternativa una compagnia potrebbe magari mettere a disposizione un treno solo per occasioni speciali, ad esempio eventi importanti a Roma, oppure semplicemente una partita di calcio o un concerto : adesso è relativamente facile organizzare un pullman per trasportare i tifosi, ma è impossibile organizzare un treno non di trenitalia per trasportare tutti.
Per il resto, ho saputo che molte tratte sono state abbandonate da trenitalia, perché poco redditizie, lì bisogna effettuare una liberalizzazione in modo che possa riprendere il servizio al più presto.

Secondo me le liberalizzazioni possono portare miglioramenti solo in settori dove davvero c'è da mangiare, e gli invistitori esterni sono disposti a fare concorrenza seria agli attuali monopolisti per ottenere parte di quella fetta di mercato.
Liberalizzare le ferrovie secondo me non attirerebbe nessuno ad investire su questo genere di tratte di nicchia. Perchè sono le più difficili da stimare, e nella maggior parte dei casi essendo di nicchia è difficile garantire un servizio decente ad un prezzo decente.
Se trenitalia stessa non riesce a tenere quelle linee e le ha abbandonate credo che difficilmente altri potranno ripristinarle. Anche perchè non la si potrebbe nemmeno considerare dumping.

Le liberalizzazioni dovrebbero , a mio parere, essere molto più regolamentate a livello di disciplina. Con servizi minimi e prezzi indicati nelle norme di attuazioni. Almeno per quelli che sono servizi essenziali per il cittadino. Come l'energia, i trasporti, ecc...
Altrimenti, si passa da essere in balia dello stato ad essere in balia di un imprenditore affamato.
 
Secondo me le liberalizzazioni possono portare miglioramenti solo in settori dove davvero c'è da mangiare, e gli invistitori esterni sono disposti a fare concorrenza seria agli attuali monopolisti per ottenere parte di quella fetta di mercato.
Liberalizzare le ferrovie secondo me non attirerebbe nessuno ad investire su questo genere di tratte di nicchia. Perchè sono le più difficili da stimare, e nella maggior parte dei casi essendo di nicchia è difficile garantire un servizio decente ad un prezzo decente.
Se trenitalia stessa non riesce a tenere quelle linee e le ha abbandonate credo che difficilmente altri potranno ripristinarle. Anche perchè non la si potrebbe nemmeno considerare dumping.

Le liberalizzazioni dovrebbero , a mio parere, essere molto più regolamentate a livello di disciplina. Con servizi minimi e prezzi indicati nelle norme di attuazioni. Almeno per quelli che sono servizi essenziali per il cittadino. Come l'energia, i trasporti, ecc...
Altrimenti, si passa da essere in balia dello stato ad essere in balia di un imprenditore affamato.

Beh, ora non dico di mettere treni a tutte le ore sulle tratte abbandonate, ma metterli solo in orari in cui c'è un elevato traffico. In alternativa si può anche optare per liberalizzare il servizio in modo tale che possano viaggiare treni misti merci + passeggeri, così anche la notte avrebbe senso. Si può ad esempio attaccare una carrozza passeggeri ai treni merci. L'unico problema potrebbe essere il controllo dei biglietti, ma potrebbe farlo tranquillamente il conducente di riserva, se la carrozza passeggeri si trovasse dallo stesso lato della locomotiva, in caso di necessità gli basterebbero pochi secondi per andare a sostituire il conducente principale. In questo modo potrebbe fare il controllo più volte e multare chi magari ha il biglietto per 30 km e poi fa un viaggio di 70 o 100.

edit : si consiglierà anche la prenotazione, in modo tale che chi non ha prenotato se non ci sono posti sta in piedi e si arrangia.
 
Ultima modifica:
Si certo, il sistema può essere più o meno efficiente.
Ma non so quanto possa reggere. in tal caso sicuramente le liberalizzazioni se regolamentate in un certo senso non possono che portare dei benefici.
 
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