Siete credenti?

siete credenti?

  • Ateo

    Voti: 30 33.3%
  • Agnostico

    Voti: 9 10.0%
  • Cattolico

    Voti: 45 50.0%
  • Testimone di Geova

    Voti: 0 0.0%
  • Protestante

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  • Musulmano

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  • Buddista

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  • Indu

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  • Scientology

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  • Altro (specificare)

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  • Votatori totali
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...penso tutti siamo sensibili alle ingiustizie, alle guerre, alle malattie, cioé a tutto quello che in un modo o l'altro causa sofferenza.....
che poi quando si é chiamati a cercarvi dei rimedi ci si defili é un'altro discorso...
ma quanto tengo a dire é che l'attribuire le inclinazioni umane a dio, sia ad esempio il sadismo, come tutte le altre; collera (divina), amore per una razza particolare, vendette e punizioni, barare se gioca a dadi, ecc. non coglie il segno, intendo dire che da una parte é come se attenuassero la responsabilità a chi causa volontariamente o inconsapevolmente certe sciagure....dall'altra abbassano quello che, come minimo, dovrebbe essere un simbolo di perfezione. Un punto fermo....
Credo logico che chi viva dal "vero" certe tragedie abbia la tentazione di dubitare, sia dell'intelligenza umana che dell'"amore" divino.....
ma se sulla prima si può avere qualche dubbio....sull'altro o non c'é e non ha senso attribuirgli qualcosa, oppure c'é, ma va considerato diversamente che una persona che una volta ti fa un piacere e la volta dopo uno sgambetto....
Per fortuna o purtroppo è la nostra natura umana e limitata ad antropomorfizzare Dio...
 
Ovviamente è sottointeso che il mio intervento non è e non vuole essere un giudizio verso chi la pensa diversamente, ci mancherebbe....

Ma se leggo che dio è anche dispensatore di gioia, deduco che sia, passatemi il termine umanizzato, non scordatevi che si racconta sia venuto in terra e mangiava beveva come noi, è vero lo si è chiamato gesu ma in fondo è la stessa cosa, si scrive pure di immagine e somiglianza ecc... indi indicarlo come intoccabile e sopra le parti alla bisogna, è un poco stiracchiata.
Quando poi distribuisce gioia e dolore in parti disuguali ed in particolar modo disuguali verso le persone già citate, lasciatimi dubitare della sua infinità bontà....che veda e provveda.
Mah! forse frequentando quella gente sono diventato un pò cinico, certamente una cosa l'ho capita, chi ha fede ritorna da li con un bel vuoto, anche se arricchito d'altre cose.
 
é lo stesso vuoto che ho provato io al funerale, quando il prete esortava a vivere quel momento come un incontro con Dio...
 
é lo stesso vuoto che ho provato io al funerale, quando il prete esortava a vivere quel momento come un incontro con Dio...

I preti tendono a dire un mare di putt-...-enti concetti teologici. Il problema è che le cose sembrano decisamente peggiorate da quando c'è il papa nuovo. Ora sembrano quasi come i "rimorchiatori da sms" con frasi fatte riguardo a occhi, cielo, stelle e altri concetti preconfezionati... solo che a livello cattolico le parole più ricorrenti sono "spirito", "fede", e le frasi terminano con "-nel cristo.":lol:

Ho sempre trovato che in certi momenti della vita il migliore supporto è il silenzio e il miglior conforto è semplicemente la presenza della persona accanto a te. Non ci sono parole adatte ai funerali...

"Condoglianze" (risp. "Anche a lei", esattamente come per buon appetito... ha la stessa identica valenza.)
"Mi spiace" (Di più a me signora, di più a me)
"Ne sentiremo tutti la mancanza" (Già... avevo proprio bisogno che me lo ricordasse...)
"Sono sempre i migliori che se ne vanno" (Primo, grazie dell'insulto... io rimango. Secondo, era migliore da vivo che da morto. Terzo, te ne accorgi ora che in vita non cagavi di pezza?)

I preti poi hanno quella mania tutta particolare di dire frasi complesse e altamente spirituali che ti mandano più in bestia di quel che consolano... tipo:

"Gioiamo del nostro fratello che si ricongiunge con Dio" Già gioiamo che è stato male, ha sofferto ed è morto... beato lui. D'altra parte non vedeva proprio l'ora, ha sempre desiderato lasciare sua moglie e i figli per ricongiungersi con Dio...

"Dio l'ha chiamato a se" ...son sicuro che ne aveva assoluto bisogno, perdeva il lavandino e un idraulico di questi tempi... Comunque serviva di sicuro di più a Dio che alla sua famiglia che manteneva.

Per non parlare delle frasi più complesse... quelle teologiche e ad effetto. Quelle mi mandano decisamente in bestia: possibile che non riesci a stare in silenzio per rispetto del dolore dei familiari?
Sicuramente sono io che sono cinico, ma il conforto che può dare la religione in quei momenti è tutt'altra cosa rispetto alle parole vuote e sterili di un indottrinato teologo.

Poi ci sono preti di tutt'altra risma, che tagliano corto, che commentano le letture e lasciano i parenti al loro dolore dando come unico sostegno quello robusto del vangelo così com'è scritto. Questi vanno bene, ma sono pochi.
 
P@0, nonostante la sua giovane età*, ha espresso per bene lo stato d'animo comune che si rileva nell'evento citato, cosi aggiungo che in altre situazioni, cioè davanti ad una decina di morti, a nessun prete uomo, può venire in mente le cacchiate che ha ribadito con molta sincerita P@0, ovviamente i prete sono uomini e possono sbagliare no!!

Se poi seguite un funerale allora si che la cosa si fà drammatica: ma ciao Luigi quanto tempo...ci si vede solo in queste occasioni e i bimbi come stanno, maddio Sergio quanto tempo dai che combiniamo una bella cena di rimpatrio........... più avanti usciti di chiesa, cacchio quanto tempo ci ha messo quel prete li e quante stupidate ha tirato fuori manco lo conosceva il defunto.... posso continuare per un bel pò.
Ora questo non centra nulla con la fede ma con i fedeli si, cosi mi allargo ancora un pò, poi mi ritiro, raccontando una vicenda a me successa.
Muore mia suocera natia di un paesino a 10 km dalla citta ove è vissuta tanti anni, a suo tepo aveva espresso il desiderio di avere, per l'ultimo saluto, i frati di un certo ordine, detto e fatto vado dai prescelti spiego la cosa, non ci sono problemi li devo solo venire a prendere e riportare, due, per una somma di 50€, va bè è sempre una donazione ma non è proprio cosi; quando si sono accorti che il funerale è a 10 km prima di partire hanno modificato la tariffa come se andassero in trasferta, incredibile ma io non mollo e prometto, alla fine della funzione do i 50 € e me ne vado, lasciandoli li a piedi alle loro rimostranze ho risposto omissis
non sono questi i regolari eredi e autorizzati al diffondere la parola e opere di dio? bè quel dio ha degli operai molto disonesti.
Scusate l'OT.


* non che a25 anni si è dei coglioni, ma solitamente si è un pò più superficiali su queste cose, giustamente si ha altro da pensare fino a quando non ci casca dentro, comunque sono in sintonia.
 
non che a25 anni si è dei coglioni, ma solitamente si è un pò più superficiali su queste cose, giustamente si ha altro da pensare fino a quando non ci casca dentro, comunque sono in sintonia.

No problem, "nonostante la sua giovane età" è per me un complimento.;)
 
é quello che intendevo qualche post fa, sono proprio e anche gli intermediari di Dio che mi hanno allontanato da lui... :sisi:
 
Da Lui o dalla Chiesa? Perchè, secondo me, c'è una profonda differenza...
Dalla Chiesa in primis... e da lui poi... perchè me ne sono successe alcune di molto brutte, e ogni volta erano x me una conferma della sua inesistenza...
 
Dalla Chiesa in primis... e da lui poi... perchè me ne sono successe alcune di molto brutte, e ogni volta erano x me una conferma della sua inesistenza...

Uhm... come darti torto. Potrei dirti di guardare a ciò che di bello ti ha dato (link)... e invece ti spalmo giù un mezzo-ot: cosa sai di Crom, uno degli dei di Conan il barbaro?

Ti cito un breve pezzo da "Queen of the Black Coast" una delle novelle di R.E.Howard. (Scusa l'inglese, ma in italiano non l'ho trovato)

“Their chief is Crom. He dwells on a great mountain. What use to call on him? Little he cares if men live or die. Better to be silent than to call his attention to you; he will send you dooms, not fortune! He is grim and loveless, but at birth he breathes power to strive and slay into a man’s soul. What else shall men ask of the gods?

Mi sono permesso di evidenziare dei pezzi secondo me importanti.
Forse Dio, come Crom (Bestemmiatore! Sta fermo che se no non riesco a bruciarti vivo!:mad:), non è buono o malvagio e non ha interesse nel mondo degli uomini... ma ha dato loro, ha dato a noi, la forza per cambiare le cose, l'intelligenza per determinare le sorti del nostro mondo. Poi ci ha lasciato la libertà di usare questi doni come meglio crediamo... cos'altro può chiedere l'uomo agli dei?
Forse soffriamo e gioiamo solamente in base a ciò che facciamo, a come decidiamo di usare i suoi doni e a come "combattiamo" per raggiungere i nostri traguardi.

Forse un altro pezzettino della filosofia di Conan potrebbe darti un po' di forza nel tuo "quasi-ateismo":

“I have known many gods. He who denies them is as blind as he who trusts them too deeply. I seek not beyond death. It may be the blackness averred by the Nemedian skeptics, or Crom’s realm of ice and cloud, or the snowy plains and vaulted halls of the Nordheimer’s Valhalla. I know not, nor do I care. Let me live deep while I live; let me know the rich juices of red meat and stinging wine on my palate, the hot embrace of white arms, the mad exultation of battle when the blue blades flame and crimson, and I am content. Let teachers and priests and philosophers brood over questions of reality and illusion. I know this: if life is illusion, then I am no less an illusion, and being thus, the illusion is real to me. I live, I burn with life, I love, I slay, and am content.”

Non penso che tu abbia bisogno di traduzione (sei stata in America perbacco..:D).

Se altri fossero interessati ad una traduzione parziale, fate un fischio in PVT che provvedo appena posso. (O affidatevi a google, ma non garantisco risultati buoni...)

Fine mezzo-ot.
 
Uhm... come darti torto. Potrei dirti di guardare a ciò che di bello ti ha dato (link)... e invece ti spalmo giù un mezzo-ot: cosa sai di Crom, uno degli dei di Conan il barbaro?

Ti cito un breve pezzo da "Queen of the Black Coast" una delle novelle di R.E.Howard. (Scusa l'inglese, ma in italiano non l'ho trovato)

“Their chief is Crom. He dwells on a great mountain. What use to call on him? Little he cares if men live or die. Better to be silent than to call his attention to you; he will send you dooms, not fortune! He is grim and loveless, but at birth he breathes power to strive and slay into a man’s soul. What else shall men ask of the gods?

Mi sono permesso di evidenziare dei pezzi secondo me importanti.
Forse Dio, come Crom (Bestemmiatore! Sta fermo che se no non riesco a bruciarti vivo!:mad:), non è buono o malvagio e non ha interesse nel mondo degli uomini... ma ha dato loro, ha dato a noi, la forza per cambiare le cose, l'intelligenza per determinare le sorti del nostro mondo. Poi ci ha lasciato la libertà di usare questi doni come meglio crediamo... cos'altro può chiedere l'uomo agli dei?
Forse soffriamo e gioiamo solamente in base a ciò che facciamo, a come decidiamo di usare i suoi doni e a come "combattiamo" per raggiungere i nostri traguardi.

Forse un altro pezzettino della filosofia di Conan potrebbe darti un po' di forza nel tuo "quasi-ateismo":

“I have known many gods. He who denies them is as blind as he who trusts them too deeply. I seek not beyond death. It may be the blackness averred by the Nemedian skeptics, or Crom’s realm of ice and cloud, or the snowy plains and vaulted halls of the Nordheimer’s Valhalla. I know not, nor do I care. Let me live deep while I live; let me know the rich juices of red meat and stinging wine on my palate, the hot embrace of white arms, the mad exultation of battle when the blue blades flame and crimson, and I am content. Let teachers and priests and philosophers brood over questions of reality and illusion. I know this: if life is illusion, then I am no less an illusion, and being thus, the illusion is real to me. I live, I burn with life, I love, I slay, and am content.”

Non penso che tu abbia bisogno di traduzione (sei stata in America perbacco..:D).

Se altri fossero interessati ad una traduzione parziale, fate un fischio in PVT che provvedo appena posso. (O affidatevi a google, ma non garantisco risultati buoni...)

Fine mezzo-ot.
Decisamente molto, molto interessante... pur non sapendo nulla di questa filosofia, che però si avvicina quasi totalmente alla filosofia edonistica, che apprezzo molto, rispecchia più o meno quello che ho pensato ieri, e che penso da un po'... "se Dio esiste, ci ha abbandonato da un pezzo"... :sisi:
 
...non per sdrammattizzare....perché ovviamente, quando una cosa tocca a noi da vicino la vediamo sempre molto grossa, e non volendo tirare in ballo l'infinito e l'eternità, ma rimanendo nei limiti dei nostri sensi....; ci capita mai di pesare (mentalmente) la vastità e la massa del mondo e delle stelle e il tempo, anche solo per la durata del nostro pianeta, e poi paragonarli alla nostra "grandezza" individuale...?
...ebbene penso che a confronto ci si ritrovi piuttosto rimpiccioliti...e quasi inesistenti....
..ora un'avvenimento, anche drammatico, capitato a noi o a chi ci é vicino, potrebbe anche essere visto in questo rapporto di grandezza.....?
e ci si potrebbe anche chiedere come un fatto "relativamente" limitato (scusate se sembro cinico) possa condizionare le nostre idee su qualcosa che potrebbe essere addirittura infinito.

Infinito che, tanto per riprenderci un pò di dignità, si rispecchia in noi e di cui saremo forse solo una particella infinitesimale, ma sempre una particella indispensabile...
 
...non per sdrammattizzare....perché ovviamente, quando una cosa tocca a noi da vicino la vediamo sempre molto grossa, e non volendo tirare in ballo l'infinito e l'eternità, ma rimanendo nei limiti dei nostri sensi....; ci capita mai di pesare (mentalmente) la vastità e la massa del mondo e delle stelle e il tempo, anche solo per la durata del nostro pianeta, e poi paragonarli alla nostra "grandezza" individuale...?
...ebbene penso che a confronto ci si ritrovi piuttosto rimpiccioliti...e quasi inesistenti....
..ora un'avvenimento, anche drammatico, capitato a noi o a chi ci é vicino, potrebbe anche essere visto in questo rapporto di grandezza.....?
e ci si potrebbe anche chiedere come un fatto "relativamente" limitato (scusate se sembro cinico) possa condizionare le nostre idee su qualcosa che potrebbe essere addirittura infinito.

Infinito che, tanto per riprenderci un pò di dignità, si rispecchia in noi e di cui saremo forse solo una particella infinitesimale, ma sempre una particella indispensabile...
Anche senza bisogno di paragonarci all'infinito, la morte di una persona che nn conosciamo ci è pressochè indifferente... quante volte ci è capitato di passare davanti a un funerale e nn esserne minimamente toccati o turbati? A me spessissimo... solo che quando qualcosa ti tocca da vicino, ecco che scattano le domande esistenziali...
 
passare davanti a un funerale e nn esserne minimamente toccati

MAI! Al passaggio del carro funebre mi tocco sempre! Mi oh!

(Scusate la battuta, ma a volte non resisto:blush:)

Tornando a cose serie... la religione cattolica prevede il segno della croce al passaggio del corteo funebre, in segno di rispetto e di preghiera per il defunto. Il mero tornaconto personale invece richiede la sterzata nella prima perpendicolare disponibile, per evitare l'attesa. Quest'ultima è quella che preferisco di gran lunga, perchè trovo ipocrita mostrare "rispetto e preghiera" per una persona che non conosco e di cui non mi interessa la sorte.

Il fatto che non mi interessi il fato delle persone che non conosco non è crudeltà, è semplicemente naturale. Tutti noi siamo il Primo Attore della nostra vita, il fulcro. Semplicemente perchè la vita per noi è filtrata da noi stessi. Gli altri sono comprimari, tutti. Quelli che più abbiamo cari divengono coprotagonisti, ma quelli che non conosciamo rimangono comparse. In nessun film ci preoccupiamo del fato delle comparse, così nella vita reale. E' quindi ovvio che nel nostro film (nella nostra vita) l'importanza e la magnitudo di un fatto è enormemente maggiore quando capita a noi. Ciò di per se non è un male, è frutto del nostro vivere la vita in prima persona e non in terza. Come nei film, la disgrazia è quella che capita al protagonista, non alla comparsa... e le domande esistenziali arrivano proprio nel momento della disgrazia, ma da cosa sono causate? Dal ribaltamento di concetti che ci eravamo precedentemente autostabiliti... il regista improvvisamente si rivela essere diverso da come lo immaginavamo. Molti credono che esistano due tipologie di regista: quello che ti ferma a mezzascena per modificare la posizione del tuo sopracciglio e quello che non ti spega neanche la scena, semplicemente ti piazza nella situazione e ti tocca improvvisare a seconda di come vedi il tuo personaggio. Il problema è che tutti ci aspettiamo, per tradizione cristiana e per grazia di Manzoni, che Dio sia del primo tipo. Ma nel momento della disgrazia ci ritroviamo a farci domande esistenziali... e forse scopriamo che è del secondo tipo, e lo è sempre stato. Se poi ci fermiamo ancora a guardare il set e scopriamo che nel film dell'universo non c'è una sola storia, ma un intreccio di mille episodi differenti... beh, siamo arrivati ben distanti da ciò che di primo acchito la nostra vita in prima persona ci suggerisce... ciò nondimeno continueremo a soffrire come protagonisti della nostro episodio e non come personaggi del quadro generale....

Uhhh, spero di essermi spiegato. Son concetti difficili da esporre... poi di venerdì mattina...
 
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