DOMANDA Reso Per Prodotto Difettoso: Dubbi

libriana

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Buonasera,

scrivo per esporre un dubbio che mi è sorto nelle mie ultime ricerche per un acquisto online.

Il mio dubbio riguarda l'eventualità che un prodotto arrivi difettoso. Mi riferisco all'accorgersi subito, nei primi giorni, che il prodotto non funziona come dovrebbe.

Davo per scontato che in tale caso il venditore avrebbe dovuto procedere alla sostituzione del prodotto senza alcun onere da parte dell'acquirente, che è parte lesa. Così mi sembra di capire anche dall'articolo 130 del Codice del Consumo, a meno che non abbia perso l'uso dell'italiano.

Qual è allora il punto? Che mentre decido su quale negozio online acquistare il mio prodotto, mi imbatto in diversi negozi (non faccio nomi, ovviamente) che nelle regole di vendita pubblicate sui loro siti, e anche a domanda precisa nelle richieste di chiarimenti via mail, rispondono che la restituzione di prodotto difettoso prevede spese di spedizione a carico dell'acquirente.
Anzi, la sostituzione del prodotto dipende dal marchio del prodotto, ogni marchio ha le proprie regole, e così via.

Eppure io leggo

1. Il venditore e’ responsabile nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformita’ esistente al momento della consegna del bene.
2. In caso di difetto di conformita’, il consumatore ha diritto al ripristino, senza spese, della conformita’ del bene mediante riparazione o sostituzione, a norma dei commi 3, 4, 5 e 6, ovvero ad una riduzione adeguata del prezzo o alla risoluzione del contratto, conformemente ai commi 7, 8 e 9.

e ancora

6. Le spese di cui ai commi 2 e 3 si riferiscono ai costi indispensabili per rendere conformi i beni, in particolare modo con riferimento alle spese effettuate per la spedizione, per la mano d’opera e per i materiali.


Ciò che mi perplime è che mi sta capitando per più negozi di veder interpretato in maniera, diciamo, "anomala" i diritti del consumatore, e pertanto inizio a chiedermi se non sia a sbagliare, a non essere aggiornata, ad aver interpretato male...

Che mi dite? :look:
 

TechArch

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Esiste la legge italiana che dice diritto di recesso entro 14gg e garanzia per difetti di conformità i primi 2 anni. I negozi posso scrivere le regole che pare loro ma se vendono nel territorio italiano la legge vale di più, ovviamente. Hanno sede in Italia i negozi di cui stai parlando?

Ps: perplime...lettrice di Topolino?
 
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Enrico Giacomoni

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Per i negozi le spese di spedizione sono quasi sempre a carico del cliente, cmq hai sempre 2 anni di garanzia sul prodotto dal costruttore (che di solito fa anche il ritiro della merce in caso di guasto) e 1 2 anni dal negozio.. Nel caso di amazon hai sempre 2 anni di amazon e 2 anni del produttore, in piu hai 2 settimane per un reso senza difetti ma a tuo carico di spedizione

Inviato da LG-H815 tramite App ufficiale di Tom\\\'s Hardware Italia Forum
 

libriana

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Per i negozi le spese di spedizione sono quasi sempre a carico del cliente, cmq hai sempre 2 anni di garanzia sul prodotto dal costruttore (che di solito fa anche il ritiro della merce in caso di guasto) e 1 2 anni dal negozio.

Ecco, è appunto questo il punto. I negozi fanno così ma la legge che ho citato sopra dice altro: le spese di spedizione per prodotto non conforme non sono a carico dell'acquirente. La legge è legge, non può essere superata dalle varie policy dei negozi.

Quindi la mia domanda è: ho interpretato male io la legge, magari essa è cambiata, o sono i negozi che ci marciano alla grande? :skept: :boh:

Hanno sede in Italia i negozi di cui stai parlando?

Ps: perplime...lettrice di Topolino?

Sì sì, parlavo di negozi italiani con sede in Italia.
Perplime è di memoria guzzantiana... :)
 

TechArch

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Ecco, è appunto questo il punto. I negozi fanno così ma la legge che ho citato sopra dice altro: le spese di spedizione per prodotto non conforme non sono a carico dell'acquirente. La legge è legge, non può essere superata dalle varie policy dei negozi.

Quindi la mia domanda è: ho interpretato male io la legge, magari essa è cambiata, o sono i negozi che ci marciano alla grande? :skept: :boh:
Secondo me ci marciano alla grande, poi uno per avere il prodotto funzionante lascia stare, o non conosce la legge. Anche perché per farla valere vai di avvocati, associazioni consumatori ecc... alla fine stai mesi senza il tuo prodotto però, anche se hai ragione
Sì sì, parlavo di negozi italiani con sede in Italia.
Perplime è di memoria guzzantiana... :)
Ah, sappi che l'ha inventata un autore di Topolino però ;)
 

libriana

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Secondo me ci marciano alla grande, poi uno per avere il prodotto funzionante lascia stare, o non conosce la legge. Anche perché per farla valere vai di avvocati, associazioni consumatori ecc... alla fine stai mesi senza il tuo prodotto però, anche se hai ragione

La cosa che fa rabbia è che non è uno o due negozi che applicano questa politica. Sono la maggior parte, il che è un implicito modo di confermare quanto valga la legge in Italia.

Ah, sappi che l'ha inventata un autore di Topolino però ;)
In effetti non lo sapevo :blush:
 
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Utente 16812

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Buonasera,

scrivo per esporre un dubbio che mi è sorto nelle mie ultime ricerche per un acquisto online.

Il mio dubbio riguarda l'eventualità che un prodotto arrivi difettoso. Mi riferisco all'accorgersi subito, nei primi giorni, che il prodotto non funziona come dovrebbe.

Davo per scontato che in tale caso il venditore avrebbe dovuto procedere alla sostituzione del prodotto senza alcun onere da parte dell'acquirente, che è parte lesa. Così mi sembra di capire anche dall'articolo 130 del Codice del Consumo, a meno che non abbia perso l'uso dell'italiano.

Qual è allora il punto? Che mentre decido su quale negozio online acquistare il mio prodotto, mi imbatto in diversi negozi (non faccio nomi, ovviamente) che nelle regole di vendita pubblicate sui loro siti, e anche a domanda precisa nelle richieste di chiarimenti via mail, rispondono che la restituzione di prodotto difettoso prevede spese di spedizione a carico dell'acquirente.
Anzi, la sostituzione del prodotto dipende dal marchio del prodotto, ogni marchio ha le proprie regole, e così via.

Eppure io leggo



e ancora




Ciò che mi perplime è che mi sta capitando per più negozi di veder interpretato in maniera, diciamo, "anomala" i diritti del consumatore, e pertanto inizio a chiedermi se non sia a sbagliare, a non essere aggiornata, ad aver interpretato male...

Che mi dite? :look:

Le regole di vendita riportate sui siti non hanno alcuna valenza, valgono il Codice del Consumo e il Codice Civile :sisi:
 
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Utente 16812

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La cosa che fa rabbia è che non è uno o due negozi che applicano questa politica. Sono la maggior parte, il che è un implicito modo di confermare quanto valga la legge in Italia.


In effetti non lo sapevo :blush:

Devi essere anche tu a far valere la legge se essa viene applicata male :)
 

libriana

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Devi essere anche tu a far valere la legge se essa viene applicata male :)

Sono indiscutibilmente d'accordo. :)

Ma nemmeno è giusto dover ricorrere ad avvocati e giudici per situazioni così chiare, dal punto di vista legislativo, e così ordinarie, di cui tuttavia si abusa con tale frequenza. I motivi per ricorrere alla legge ci sono sempre, nella vita, e sarebbe preferibile relegarli a situazioni in cui sono davvero necessari.
Il senso del mio discorso non è che lascerei correre in una circostanza simile (mi è già capitato e ho rotto i cosiddetti alle aziende in questione parecchio :asd:).
Il senso del mio discorso è che amareggia doversi difendere legalmente per ogni minima cosa, anche in presenza di legge chiara. Tutto qui.
 
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Utente 16812

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Per farti un esempio, sicuramente saprai che molti liberi professionisti (avvocati, notai, commercialisti, medici specialisti e così via), per le loro prestazioni specialistiche, non emettono la fattura, obbligatoria per legge :sisi:
Supponendo che la segretaria (magari pagata pure in nero, con i soldi "evasi") di uno di questi professionisti, alla presentazione del conto, ti dicesse: "Vuoi la fattura oppure no ?", sapendo di pagare l'IVA e che la fattura è obbligatoria punto e basta, cosa faresti ? :asd:
Guarda che lo scenario è esattamente questo, ossia nella maggior parte dei casi diventiamo complici, spesso inconsapevoli, per qualcosa a cui avremmo diritto a priori, quindi ciò che manca, oltre naturalmente ai controlli e alle regole, è il buonsenso civico, soprattutto quando si presenta la possibilità di risparmiare qualche "eurino" :D
 

Devilage

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libriana

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La mia risposta alle classiche frasi "con fattura 20 euro, senza 15" rispondo "sono zio é finanziere, faccia lei il prezzo che preferisce".. Di solito me la cavo con 13

Inviato da LG-H815 tramite App ufficiale di Tom\\\'s Hardware Italia Forum

Io porgo il tesserino sanitario mentre chiedo "Quanto le devo?"
Pago la parcella intera ma la ricevuta debbono farmela senza battere ciglio. A me il fisco controlla ogni centesimo e prendo molto meno di loro.
 
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Utente 16812

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Io porgo il tesserino sanitario mentre chiedo "Quanto le devo?"
Pago la parcella intera ma la ricevuta debbono farmela senza battere ciglio. A me il fisco controlla ogni centesimo e prendo molto meno di loro.

Soprattutto perché non si capisce il motivo per cui dovresti pagare le imposte anche di coloro che le evadono :asd:
 
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