heatsink fuori e dentro l'acqua + ventola fuori, così è al massimo del rendimento.mmm allora sì, ha un senso e andrebbe bene...ma se ci metti solo una ventola, prendi un monoventola...
Cos'è una monoventola scusa?
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heatsink fuori e dentro l'acqua + ventola fuori, così è al massimo del rendimento.mmm allora sì, ha un senso e andrebbe bene...ma se ci metti solo una ventola, prendi un monoventola...
L'acqua ha un calore specifico di 4186 J/(Kg*K), il ghiaccio solo di 2260 J/(Kg*K). Il ghiaccio è meglio solo se consideri il calore latente di fusione, ma ti serve solo come "tampone" per il calore.acqua solida (ghiaccio) migliore.... ma non va bene... dovresti congelarti il radiatore nella vaschetta praticamente e poi ti si sciogliera il ghiaccio quindi scartiamo...
Certo che si parla di soluzioni un po per tutti i tuoi dubbi, ma adesso io ti chiedo, tutta sta roba del raffredamento a liquido quanto vuoi che occupi... Perché con tutte le cose che vuoi mettere e i modi in cui vuoi raffreddare l'acqua occuperano anche un bel po...
la soluzione ad aria a mio parere e da scartare perche l'aria a meno calore specifico....
Mi intrometto per un punto: se lui infila il radiatore in un minifrigo, è vero che si raffredda ma il calore non è che scompare, viene solo trasportato (tramite il principio dell'espansione e compressione di un gas) all'esterno ovvero nella serpentina che c'è dietro il frigo, quella la devi raffreddare perchè sennò alla lunga rompi il frigo: al carico che ha abitualmente (un paio di lattine da raffreddare e mantenere a bassa temperatura) ci aggiungi quei 300-400W di calore che l'acqua trasporta dal pc e che da appunto al frigo da smaltire.la soluzione ad aria a mio parere e da scartare perche l'aria a meno calore specifico....
ti sconsiglio la cella di peltier perche ci ho giocato parecchio e so che per farle andare bene e una faticaccia a raffreddare la parte calda e come se dovresti fa n'altro kit a liquido per raffreddare pure lei....
se usi la soluzione minifrigo quella e gia sistemata per raffreddare la cella ed inoltre metti il radiatore in un adiabatica, non sara a contatto con la temperatura ambiente che non influira minimamente sul radiatore
appunto, il calore alla fine lo darai sempre all'ariaCome faccio a non utilizzare l'aria scusa?
Mi intrometto per un punto: se lui infila il radiatore in un minifrigo, è vero che si raffredda ma il calore non è che scompare, viene solo trasportato (tramite il principio dell'espansione e dilatazione di un gas) all'esterno ovvero nella serpentina che c'è dietro il frigo, quella la devi raffreddare perchè sennò alla lunga rompi il frigo: al carico che ha abitualmente (un paio di lattine da raffreddare e mantenere a bassa temperatura) ci aggiungi quei 300-400W di calore che l'acqua trasporta dal pc e che da appunto al frigo da smaltire.la soluzione ad aria a mio parere e da scartare perche l'aria a meno calore specifico....
ti sconsiglio la cella di peltier perche ci ho giocato parecchio e so che per farle andare bene e una faticaccia a raffreddare la parte calda e come se dovresti fa n'altro kit a liquido per raffreddare pure lei....
se usi la soluzione minifrigo quella e gia sistemata per raffreddare la cella ed inoltre metti il radiatore in un adiabatica, non sara a contatto con la temperatura ambiente che non influira minimamente sul radiatore
è sempre un circolo vizioso -> legge della consevazione dell'energia... IMHO più complichi il circuito e peggio è in termini di rendimento (le prestazioni aumenterebbero, non dico di no)
EDIT
KornaKill ha detto:Come faccio a non utilizzare l'aria scusa?
appunto, il calore alla fine lo darai sempre all'aria
comunque il frigo sarebbe a peltier, non si rompe ma smette semplicemente di funzionare finchè non si raffredda da solo
La cella è un componente elettronico ottenuto da adesione di cristalli e saldatura di conduttori, con precisi limiti di densità di corrente e temperature ammissibili (determinati dal componente più debole); è estremamente facile, con un uso non accorto, uscire dai campi di temperatura ammissibili provocando il danneggiamento irreversibile della cella. Di norma le celle possono sopportare una temperatura massima di circa 75 °C e per tenere sotto controllo la temperatura è opportuno inserire un sensore termico nell'impianto, oppure semplicemente utilizzare un termometro a distanza (i cosiddetti termometri laser). Per evitare il surriscaldamento della stessa cella si può ricorrere a sistemi di raffreddamento ad aria forzata o attraverso dissipatori di calore a circolazione di liquido + radiatore con ventola, gli heatpipe sono inutili in quanto l'efficienza di questi nel trasferire calore e sempre inferiore a quella della cella nel produrne e da smaltire.
esatto, e in più, se hai Sfi** (bada che la 's' è maiuscola :lol:) si rompeNon so se si rompe
Mi pare l'efficienza cali man mano che la [FONT=Times New Roman, serif]ΔT [/FONT]aumenta fino ad arrivare a 0, ma mi potrei sbagliare