Neanche a farlo apposta proprio oggi mi sono riascoltato Origin of Symmetry, quando uscì lo regalai alla mia ragazza che era il suo gruppo preferito di quel periodo :)Come ti ha detto Sp3ctrum una bella fetta della differenza udibile può derivare dal master.
Ho avuto in mano una decina di brani dei muse in versione premaster (sempre file digitali) e poi derivati dal cd venduto.
L'audio sul cd era un orrore ipercompresso, stessi brani, ma forma d'onda completamente diversa e priva di dinamica, al limite del fastidioso.
Sicuramente il vinile, che magari potrebbe anche avere una risoluzione inferiore a quella di un cd, offre un risultato uditivo più piacevole, ma diciamo che non é esattamente quello il che fa il grosso della differenza.
Le registrazioni di 30/40 anni fa avevano come target di ascolto impianti audio di un certo tipo, adesso il target di riferimento é farlo suonare decentemente su un paio di cuffiette da 20 euro e uno smartphone.
Per quello che riguarda mp3 a 320 e un file non compresso, effettivamente ad orecchio non é sempre così facile percepire differenze, soprattutto se non si é dotati di impianti estremamente costosi.
Ma il tuo cervello deve correggere la psicoacustica applicata ricostruendo parti mancanti e dopo due ore di mp3 é affaticato, mentre dopo due ore di vinili ti viene voglia di mettere su un altro disco.
Mi hai fatto riflettere molto su questo aspetto e ancora ricordo quando ascoltare musica era un vero piacere e non stancava affatto con il vinile e ti portava a voler alzare sempre di più il volume, cose che adesso un ascolto prolungato tende a far abbassare il volume...