Guarda, a me piacciono gli spettacoli che lasciano un po’ in sospeso le cose, specialmente nel settore fantasy e horror ma anche la fantascienza, a volte nel cercare di spiegare troppo le cose si fanno solo pasticci. Mi piace il fattore “sorpresa” e quel senso di “wonder” che era tanto comune nella letteratura degli anni 50, non come adesso dove ti vogliono spiegare tutto anche nei minimi dettagli magari con assurdi racconti fuori campo, flashback e infodump da supercazzola.
Per esempio vedi la enorme differenza tra 2001 Odissea nello Spazio e Interstellar (indovina quale mi piace di più)
Con Stranger Things solo nella ultima stagione (la quarta) spiegano qualcosa, e purtroppo anche loro cadono nella stessa trappola, non perché spiegano troppo (l’indispensabile, come era dovuto) ma perché ci mettono troppo tempo, con scene e dialoghi che durano troppo tempo (mi veniva da fare scorrimento veloce, ok… ho capito… non sono stupido…).
Fortunatamente la quinta stagione sarà anche l’ultima… o no?