UFFICIALE Nucleare in Italia : si o no?

Pubblicità
Se io vengo da te, per dirti che da domani ti riduco lo stipendio del 10%, inoltre devo in parte privatizzare l'assistenza sanitaria, quindi molto probabilmente ti dovrai fare un assicurazione medica, inoltre non garantisco che tu possa avere una pensione in futuro, perché si deve risparmiare per costruire almeno una decina di centrali nucleari, tu come la prenderesti?
chi ha detto che serve questo?
A occhio le riserve di Uranio in italia sono 0
beh si, ma lo possiamo prendere sempre e solo dalla Russia?

estinguiamoci e basta allora, è così faticoso vivere
 
Soldi, per costruire le centrali ne servono un botto, e nel frattempo devi comunque andare avanti, comprando l'energia dagli altri a prezzi sempre maggiori, le riserve di gas e petrolio non sono infinite, vi sono già alcune zone in cui per estrarre il petrolio si devono sostenere costi sempre più alti e questo non potrà che fare aumentare ancora i prezzi.
A questo devi aggiungere le spese che ogni stato ha nell'ordinaria gestione.
Inoltre siamo una nazione con sempre meno gente in età lavorativa, quindi che produce sempre di meno e consuma sempre di più per garantire assistenza ad un numero sempre in aumento di persone con problemi e malattie legate all'età.
Qualsiasi cosa faremo, richiederà decenni, dovrà essere fatto con calma e i risultati li vedranno i nostri figli ( in età avanzata).
 
Soldi, per costruire le centrali ne servono un botto, e nel frattempo devi comunque andare avanti, comprando l'energia dagli altri a prezzi sempre maggiori, le riserve di gas e petrolio non sono infinite, vi sono già alcune zone in cui per estrarre il petrolio si devono sostenere costi sempre più alti e questo non potrà che fare aumentare ancora i prezzi.
A questo devi aggiungere le spese che ogni stato ha nell'ordinaria gestione.
Inoltre siamo una nazione con sempre meno gente in età lavorativa, quindi che produce sempre di meno e consuma sempre di più per garantire assistenza ad un numero sempre in aumento di persone con problemi e malattie legate all'età.
Qualsiasi cosa faremo, richiederà decenni, dovrà essere fatto con calma e i risultati li vedranno i nostri figli ( in età avanzata).
comunque resta sempre il fatto che bisogna iniziare, ora
 
chi ha detto che serve questo?

beh si, ma lo possiamo prendere sempre e solo dalla Russia?

estinguiamoci e basta allora, è così faticoso vivere
no è il fatto di dove lo prendi ma il semplice fatto che tu non ne hai ti rende dipendente da una materia prima che non è inesauribile di cui l'italia di risorse ha 0, e sarà dipendente da qualcun altro.
 
lol un giorno se passi ti prendi un caffè
Grazie.
Ma adesso se ne riparla per la commemorazione dei defunti, ormai sono più quelli sotto, che sopra la terra.
Chiuso ot.
--- i due messaggi sono stati uniti ---
comunque resta sempre il fatto che bisogna iniziare, ora
Per il momento non credo che sia in calendario, prima delle votazioni questo potrebbe essere un argomento scomodo, e anche dopo, dipende da chi vince e con quale maggioranza.
 
Se io vengo da te, per dirti che da domani ti riduco lo stipendio del 10%, inoltre devo in parte privatizzare l'assistenza sanitaria, quindi molto probabilmente ti dovrai fare un assicurazione medica, inoltre non garantisco che tu possa avere una pensione in futuro, perché si deve risparmiare per costruire almeno una decina di centrali nucleari, tu come la prenderesti?
In altri paesi per meno hanno armato un casino non indifferente negli anni passati, ( vedi la Francia).
Questo i vari politici lo sanno per quanto possano essere ignoranti.
Ma che assurdità è mai questa?
In dieci anni abbiamo speso decine e decine di miliardi per le rinnovabili con risultati mediocri e ora secondo te per costruire dei reattori eliminiamo le pensioni. Ma è fuori da ogni logica.
Poi sono investimenti... Come sono i soldi spesi per l'alta velocità o per le autostrade.
Poi abbiamo speso in 10 anni ben 200 miliardi di euro per le rinnovabili che sono andati a finire nelle nostre bollette.
Per costruire i reattori che ci servono basterebbero la metà
 
Appunto nel passato, e prima della crisi causata dal covid e dalla guerra in Ucraina, quando nonostante tutto avevamo un potere economico decisamente superiore, è un esposizione economica verso l'Europa minore.
Tutti quei miliardi dati per sostenere l'economia in questi anni, credi che siano a fondo perduto?
E senza dimenticare uno stato sempre più vecchio, e sempre più interessato a mantenere quello che già esiste, piuttosto che investire in un futuro di cui I politici attuali non vedranno mai sorgere l'alba.
P.S.
Aggiunta delle 20.10.
Il centro destra ha comunicato che per ridurre la dipendenza dall'estero riguardo l'energia, vogliono incentivare la creazione di rigassificatori, termovalorizzatori, e promuovere l'uso di energia da fonti rinnovabili, per quanto riguarda il nucleare si è parlato di " nucleare pulito" parolone che fa sempre un bel effetto.
Peccato che il solo nucleare che si avvicina ad essere pulito, è quello delle centrali a fissione di quarta generazione che ancora non esistono, e quello delle centrali a fusione che forse saranno pronte fra 30 o 40 anni, questo può dare un idea della priorità del nucleare in Italia.
 
Ultima modifica:
L'europa si é gongolata troppo con l'energia degli altri e ora si trova sotto una pressione morale e psicologica che non gli permette di riaprire i rubinetti del gas senza perderci la faccia.

Gongolata? Scusa ma è una visione un po' ingenua.

L'Europa è sempre stata un acquirente per il gas russo dai tempi dell'Unione Sovietica.
Ha continuato ad acquistare gas dalla Russia anche dopo il crollo dell'URSS per tre ragioni:

1) Per quello che in economia si chiama vantaggio comparato: il gas costava meno che investire proprio tecnologie di produzione alternative dal nucleare alle rinnovabili

2) Per normalizzare la situazione politica nel continente europeo. Con il crollo l'URSS la Russia era economicamente a pezzi avere un vicino instabile con le testate nucleari non è il massimo.

3) La Russia è stata a lungo percepita come un alleato affidabile e pacificato a sufficienza da affidargli la sicurezza energetica europea.

La questione semmai è perchè dopo il discorso di Putin a Monaco nel 2007, la guerra in Georgia e l'annessione della Crimea l'Europa con i tedeschi della Merkel in testa non abbiano capito che le aspirazioni politiche della Russia erano cambiate al punto di contestare l'equilibrio mondiale unipolare che fino a quel momento si era determinato e proponendosi di tornare ad essere un grande player internazionale indipendente e non più un junior partner dell'occidente.
Hanno sottovalutato Putin e la sua volontà di espandere l'influenza della Russia sul continente europeo costruendo ben due gasdotti e hanno contribuito ad aumentare la dipendenza energetica e quindi politica dell'Europa verso Mosca.
Ricordo che un ex cancelliere tedesco è stato membro del consiglio di amministrazione di Gazprom.
E' stata sottovalutazione causato dal profitto o c'è di peggio?

Questo non è un gioco tra bambini dove si perde la faccia...ma una questione di influenza e di sicurezza a livello geopolitico per gli anni avvenire.
La Russia sta usando il gas in chiave politica oltre a cercare di influenzare la politica dei vari stati membri finanziando movimenti, partiti e lobby anche proponendo un modello sociale, istituzionale e dei diritti alternativo a quello occidentale e si permettono pure di influenzare le elezioni chiedendo ai cittadini europei di "punire" i governi che hanno applicato le sanzioni.
Questa è una forte volontà di ingerenza nella sovranità europea che non è accettabile.
 
Ultima modifica:
Gongolata? Scusa ma è una visione un po' ingenua.

L'Europa è sempre stata un acquirente per il gas russo dai tempi dell'Unione Sovietica.
Ha continuato ad acquistare gas dalla Russia anche dopo il crollo dell'URSS per tre ragioni:

1) Per quello che in economia si chiama vantaggio comparato: il gas costava meno che investire proprio tecnologie di produzione alternative dal nucleare alle rinnovabili

2) Per normalizzare la situazione politica nel continente europeo. Con il crollo l'URSS la Russia era economicamente a pezzi avere un vicino instabile con le testate nucleari non è il massimo.

3) La Russia è stata a lungo percepita come un alleato affidabile e pacificato a sufficienza da affidargli la sicurezza energetica europea.

La questione semmai è perchè dopo il discorso di Putin a Monaco nel 2007, la guerra in Georgia e l'annessione della Crimea l'Europa con i tedeschi della Merkel in testa non abbiano capito che le aspirazioni politiche della Russia erano cambiate al punto di contestare l'equilibrio mondiale unipolare che fino a quel momento si era determinato e proponendosi di tornare ad essere un grande player internazionale indipendente e non più un junior partner dell'occidente.
Hanno sottovalutato Putin e la sua volontà di espandere l'influenza della Russia sul continente europeo costruendo ben due gasdotti e hanno contribuito ad aumentare la dipendenza energetica e quindi politica dell'Europa verso Mosca.
Ricordo che un ex cancelliere tedesco è stato membro del consiglio di amministrazione di Gazprom.
E' stata sottovalutazione causato dal profitto o c'è di peggio?

Questo non è un gioco tra bambini dove si perde la faccia...ma una questione di influenza e di sicurezza a livello geopolitico per gli anni avvenire.
La Russia sta usando il gas in chiave politica oltre a cercare di influenzare la politica dei vari stati membri finanziando movimenti, partiti e lobby anche proponendo un modello sociale, istituzionale e dei diritti alternativo a quello occidentale e si permettono pure di influenzare le elezioni chiedendo ai cittadini europei di "punire" i governi che hanno applicato le sanzioni.
Questa è una forte volontà di ingerenza nella sovranità europea che non è accettabile.

Condivido in parte, le intenzioni della russia si conoscono da almeno 14 anni e se lo sappiamo noi lo sanno anche i politicanti di turno.
Una europa unita doveva rendersi energeticamente indipendente per poter poi essere davvero una potenza mondiale, invece ha fatto la donnetta che fa shopping con i soldi del marito, ora che il marito ha chiesto il divorzio, sta con le pezze al sedere.

Ti ricordo che l'europa non ha nulla, non ha gas, petrolio, minerali... nulla.
Fino a poco tempo fa faceva la prima donna, dicendo che senza l'acquisto di gas la russia sarebbe collassata, invece non é stato cosi.

Ha avviato una politica green, senza avere le risorse per farlo, si é resa totalmente dipendente dalla cina per praticamente qualsiasi cosa, dipendente dalla russia per l'energia, dall'ucraina per il grano e robe simili, mi dici come fa una nazione o gruppo di nazioni a non primeggiare su nessun mercato?

È ovvio che al minimo squilibrio la baracca cade.
 
Condivido in parte, le intenzioni della russia si conoscono da almeno 14 anni e se lo sappiamo noi lo sanno anche i politicanti di turno.

Si ma probabilmente nessuno si aspettava quello che è accaduto....nemmeno Putin.
I Russi contavano sul colpo di mano, sull'Europa che mossa dal profitto avrebbe messo qualche sanziocina ininfluente come aveva fatto con la Crimea e si tornava al business as usual. In fondo dell'ucraina chissene frega.
Invece si è impelagato in un conflitto lungo che ha rovinato in modo probabilmente definitivo i rapporti tra ovest ed est.
Perchè ok la Russia ma ormai si stanno tutti muovendo in ottica da essere più indipendenti anche dalla Cina.

La pressione attuale dei prezzi ( anche se lo dobbiamo dire NON dipende completamente dalla guerra in Ucraina ma movimenti speculatori a causo del fatto che come fessi abbiamo finanziarizzato il prezzo del gas e di qui la richiesta del price cap di Draghi osteggiata in Europa da chi sta guadagnando da questo meccanismo infernale...come vedi altro che unità...) serve a convincere gli europei ad aprire il nordstream e rinnovare contratti di fornitura di lunghissimo periodo con la Russia che assicurino delle entrate.

La Russia nonostante la propaganda certo non crollerà in termini di mesi ma sta in mutande a livello economico. La voce principale dell'esportazione è energetica. L'industria è di scarsissimo rilievo, con il ritiro delle aziende occidentali hanno perso forza lavoro, investimenti e know how, hanno perso l'accesso ai semiconduttori, non hanno pezzi di ricambio per gli arei che rimangono a terra.
Il processo ha accelerato la transizione energetica che invece se si fossero stati tranquilli avrebbe garantito alla Russia almeno altri 10-15 anni di profitti più tutti gli scambi andati persi in questo periodo.
Invece cosa stanno ottenendo?

Se ti va di sentire qualche voce dalla Russia puoi sentire Constantine di Inside Russia

Una europa unita doveva rendersi energeticamente indipendente per poter poi essere davvero una potenza mondiale, invece ha fatto la donnetta che fa shopping con i soldi del marito, ora che il marito ha chiesto il divorzio, sta con le pezze al sedere.

No anche questa è una visione superficiale. Non è che non si voleva sviluppare in casa...non conveniva.
E comunque l'Europa dipende dalla Russia per un 43% del gas...che è sostituibile entro 1 anno, mentre non lo sono nello stesso periodo le entrate che ha la Russia dall'Europa.
Stai vendendo la fine della globalizzazione e la globalizzazione si basava sul vantaggio comparato a livello globale: in due parole quello che non conviene sviluppare o far crescere in casa si compra fuori e questo aumento produttività e profitti perchè si basa sulla iper-specializzazione di alcuni paesi. Nella globalizzazione si era competitori economici ma di fatto non c'erano veri e propri nemici dai quali difendersi. Anzi i commerci creavano condizioni per le quali la guerra era un male perchè incideva sul profitto.

Adesso non è più così...questa guerra, Taiwan stanno cambiando il gioco.
La globalizzazione si sta facendo più piccola e verso gli alleati strategici.
Intel che investe in Germania e in Italia per esempio è un esempio.


Ti ricordo che l'europa non ha nulla, non ha gas, petrolio, minerali... nulla.
Fino a poco tempo fa faceva la prima donna, dicendo che senza l'acquisto di gas la russia sarebbe collassata, invece non é stato cosi.
Non so cosa hai sentito tu, ma fin dall'inizio si sapeva che le sanzioni sarebbero state di lungo periodo.
E' naif pensare che con qualche mese di sanzioni nemmeno complete si sarebbe fatto crollare la Russia.

Ma ha possibilità di acquistarli altrove e ha la tecnologia e i soldi.
In Europa ci sono persino le terre rare, ma non le estrai per questioni economiche però è una situazione che puo' cambiare se diventa strategico farlo oppure se la tecnologia avanza e non sono più così indispensabili perchè ci saranno dei sostituti.
All'inizio ci sarà un problema di prezzi ma è risolvibile.
Ma la Russia in un ottica di prospettiva a 2-3 anni cosa farà dopo aver perso tutti i migliori clienti, senza una tecnologia sviluppata, nè l'industria di che campa? Diventa un vassallo dei cinesi? E non mi dire che fanno i gasdotti in India perchè c'è L'Himalaya o per la cine perchè ci vorranno decenni a costruire gasdotti che eguaglino le portate che adesso arrivano in Europa e soprattutto bisognerà vedere se i cinesi vorranno comprare allo stesso prezzo che paghiamo noi.



Ha avviato una politica green, senza avere le risorse per farlo, si é resa totalmente dipendente dalla cina per praticamente qualsiasi cosa, dipendente dalla russia per l'energia, dall'ucraina per il grano e robe simili, mi dici come fa una nazione o gruppo di nazioni a non primeggiare su nessun mercato?

È ovvio che al minimo squilibrio la baracca cade.
Le risorse le aveva è cambiato lo scenario geopolitico.
Se c'è una cosa che sta accadendo è questo conflitto ha rivegliato un conflitto ovest / est che avrà conseguenze nel cambio di strategie di approvvigionamento globali. Si arriverà a questo.
 
Ultima modifica:
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top