Notizie curiose dal mondo

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Di solito i carri funebri oltre a metterci un pò di ansia sono famosi per la loro lentezza. A chi non è mai capitato averlo davanti che va a passo di lumaca. Ma sulla superstrada Sora-Frosinone i poliziotti lo hanno visto sfrecciare a velocità supersonica. Non era una Ferrari o una potente Lamborghini ma un carro funebre con autista sì ma ovviamente senza passeggero.
Gli agenti della polizia stradale di Frosinone hanno, non senza fatica, bloccato un giovane dipendente di una ditta di onoranze funebri che a suo dire doveva arrivare celermente da un cliente. L'autovelox, però, è stato più impietoso degli agenti: oltre 160 chilometri orari su un tratto dove il livello massimo di velocità può essere di 80. Inevitabili quindi la multa e il sequestro del mezzo.
 
Obbligava la moglie a prostituirsi
Arrestato uomo a Palermo

Arrestato perché costringeva la moglie a prostituirsi. E' accaduto a Palermo dove i carabinieri hanno notificato ad un un 33enne un ordine di custodia cautelare per tentato omicidio e sfruttamento della prostituzione. L'uomo obbligava con violenze e minacce la moglie V.G. di 28 anni, a prostituirsi, intascando i soldi dei clienti.
 
Spinto per una fotocopia: morto
La vittima è un pensionato quartese

Un futile diverbio, uno spintone e, infine, il dramma. C'è questo all'origine della morte, dopo tre giorni in ospedale, di un pensionato quartese, spintonato dal commesso di una cartolibreria di via Danimarca, a Quartu Sant'Elena, nel corso di una lite. La vittima, un 74enne, aveva subito la frattura di un polso e del femore. Il decesso stato provocato da un embolo femorale. L'aggressore, un 44enne, è ora indagato per omicidio preterintenzionale.

Il dipendente della cartolibreria lo avrebbe infatti strattonato e spinto fuori facendolo cadere, secondo la denuncia resa in ospedale agli agenti del commissariato di Quartu il giorno dell'episodio, il 28 gennaio. A segnalare il fatto erano stati il figlio e la moglie dell'uomo, che aveva protestato vivacemente con il dipendente della cartolibreria in quanto la fotocopiatrice non funzionava.

Cioe' dai....
 
La nonnina boxeur. Quando ha visto figli e nipoti darsele di santa ragione, non ci ha pensato due volte e all'età di 76 anni si gettata nella mischia cercando di mulinare i pugni anche lei.
Nella confusione la nonna è stata però scaraventata a terra e ha riportato una contusione al ginocchio. Alla fine, il bilancio della maxi-rissa familiare, scoppiata in via Centuripe nel quartiere di Borgo Nuovo a Palermo, è stato di tre denunciati e diversi contusi.
La rissa, cominciata nell'appartamento a quanto pare per futili motivi, è proseguita in strada, dove è giunta una volante della polizia costretta a chiedere rinforzi per separare tre persone che litigavano a calci e pugni. Portati in Questura, i tre uomini sono stati denunciati. Oltre alla nonna, è rimasta ferita anche una zia che ha riportato un vistoso graffio all'occhio destro
 
Una nonnina di 80 anni si è trasformata in teppista della strada, distruggendo il parabrezza di sei autovetture che erano state parcheggiate davanti all'ingresso della sua abitazione. L'anziana, di Sora (Frosinone), si è difesa dicendo che le auto le impedivano di uscire di casa per andare a fare la spesa. La giustificazione fornita ai poliziotti, tuttavia, non le ha risparmiato una denuncia a piede libero per danneggiamento.

"Parcheggiano le auto in maniera selvaggia e io, che faccio fatica a camminare, per poter uscire di casa e andare a fare la spesa ogni giorno rischio di cadere o addirittura di essere investita", ha raccontanto candidamente, stufa di non poter oltrepassare la soglia del portone. La donna è stata fermata dagli agenti del commissariato, che erano stati chiamati sul posto chiamati dagli increduli automobilisti, i quali si sono visti distruggere a colpi di bastone le vetture.
 
Aveva spedito un pacco regalo con dentro oltre tre chili di marijuana a un amico, ma il pacco non è mai arrivato e lui ha chiesto rimborso alle poste.
E' successo ad Albuquerque negli Stati Uniti, dove un giovane si è presentato nella sede centrale delle poste per denunciare la mancata consegna di un pacco e chiedere la restituzione degli 87 dollari spesi. Il ragazzo confidava sul fatto che le Poste non avessero controllato il contenuto del pacco.
Il ragazzo non è riuscito a ottenere il rimboros degli 87 dollari ed è stato anche arrestato dagli agenti della Dea, l'agenzia che si occupa della lotta contro la droga.
 
Voleva vedere un cartoon in tv. Così, approfittando del fatto che i genitori dormivano, si è vestito, è uscito di casa e si è messo al volante dell'auto della mamma. Protagonista un bambino di 4 anni, di Sand Lake nel Michigan.
Il piccolo ha guidato fino al negozio di video e, avendolo trovato chiuso data l'ora, l'1.20 del mattino, è tornato indietro. Parcheggiare non è stato facile: il bimbo ha urtato due macchine e ha tamponato un'auto della polizia.

Gli agenti si erano avvicinati al parcheggio perché insospettiti dalle strane manovre della macchina. Pensavano a un tentativo di furto o all'opera di qualche ubriaco. Avvicinatisi con l'auto sono anche stati tamponati. Una volta scesi gli agenti si sono guardati in faccia stupefatti: mai avrebbero immaginato di trovarsi di fronte un bimbo di 4 anni che con fare del tutto innocente gli ha chiesto aiuto perchè non riusciva a parcheggiare e aveva fretta di tornare a casa.
Per fortuna tutto è finito bene. I genitori si sono svegliati quando la polizia ha suonato alla porta per riconsegnare il loro bimbo.
 
Era supersicuro che la sua squadra avrebbe perso contro l'Inghilterra nel Sei Nazioni di Rugby che aveva pronunciato la fatidica frase: "Se il Galles vince mi taglio le p...e" Detto fatto perchè Geoff Huish, gallese, 26 anni, ha "pagato" la scommessa. Il Galles infatti ha ottenuto una clamoroso quanto inaspettata vittoria e così il supporters ha deciso di mantenere la promessa. Domenica, dopo la partita ha preso un coltello, si è tagliato i testicoli ed è andato al pub, mostrando agli amici il furtto della sua folle scommessa.
A questo punto l'uomo è svenuto ed è stato portato d'urgenza all'ospedale, dove è ricoverato in gravi condizioni. Huish, secondo la polizia, soffriva di seri disturbi mentali. Il Galles erano dodici anni che non vinceva in casa contro l'Inghilterra, battuta a Cardiff per 11-9.
 
Per spegnere l'incendio hanno dovuto prendere a palle di neve il palazzo. I pompieri della città di Sibiu in Romania d'altronde non avevano alternative e si sono dovuti arrangiare. L'allarme è stato lanciato dai vicini di casa dell'anziana donna proprietaria dell'appartamento da cui si è sviluppato l'incendio.
Le strade ghiacciate infatti impedivano a loro e soprattutto all'autobotte di avvicinarsi all'edificio in fiamme. Di qui la geniale trovata: hanno iniziato a a prendere la neve che c'era ai bordi della strada e a lanciarla all'interno del palazzo in fiamme. Il bizzarro quanto singolare metodo però è stato efficacissimo perchè il fuoco è stato spento.
 
Manolo ha detto:
Dai...tagliarsi le palle... lol


:D :lollone: :D:


Campionessa imbattibile ma sotto la doccia si scopre che è un uomo


Quante volte sotto la doccia sono volate battute ironiche far gli atleti? Spesso, ma sempre con il sorriso fra le labbra. Nel caso di una sportiva dello Zimbabwe, invece, c'è stato davvero poco da ridere. Una sua compagna si è accorta che Samukeliso Sithole, 17 anni, non era affatto una donna ma un uomo.
Eppure per anni aveva gareggiato con la squadra femminile vincendo numerose medaglie nella corsa a ostacoli, nel lancio del peso e del giavellotto. Dopo la rivelazione bomba, il giovane (il maschile è ormai d'obbligo) è stato arrestato con l'accusa di atti osceni e falsificazione di identità.
Lui si è difeso dicendo di essere un ermafrodita e quindi di avere sia i genitali femminili che quelli maschili. Ma la storia si complica ulteriormente. I genitori dell'atleta, per risolvere il problema del figlio, si erano rivolti a un guaritore. Ma avevano pagato solo una parte della parcella per cui il santone si sarebbe vendicato facendo sviluppare solo i genitali maschili del ragazzo.
Sithole però non intende arrendersi. Salderà il debito e così potrà diventare una donna vera. Le avversarie sono avvisate.
 
Si amano in chat, ma si scoprono marito e moglie: lui ha chiesto il divorzio


Un amore scoppiato in chat e finito con un divorzio. Una normale storia romantica dei tempi di Internet? Non proprio, visto che la passione era nata fra quelli che già erano marito e moglie, ma che si spacciavano per liberi nella chat. Al primo incontro dal vivo, dopo tante scaramucce romantiche virtuali, la coppia è rimasta così scioccata da divorziare immediatamente. È successo in Giordania, è la notizia è stata raccontata da Petra, l'agenzia ufficiale del Paese.

I protagonosti della singolare storia sono Bakr Melhem e Sanaa. I due, separati dal lavoro per diversi mesi, decidono di vincere la noia e la solitudine entrando in una chat room per fare nuove conoscenze. Lui si spaccia per "Adnan". Lei per "Jamila" ("bella") e dice di essere una donna non sposata, colta, musulmana devota con l'hobby della lettura. L'amore sboccia fra i due e per mesi, in chat infuocate, i due si promettono una futura vita insieme.
Decidono di incontrarsi di persona vicino al deposito dei bus di Zarqa, a nordest di Amman, la capitale giordana. Al momento del faccia a faccia, ecco la rivelazione-choc. Bakr sbianca e volto e urla in faccia alla moglie con tutta la voce che ha: "Sei divorziata, divorziata, divorziata", la tradizionale formula con cui l'uomo può ripudiare la moglie nella tradizione islamica. Lei sviene, ma prima di perdere i sensi grida all'ex consorte: "E tu sei un bugiardo".
 
Per raggranellare un pò di denaro una coppia di genitori australiani ha provato a mettere all'asta il nome e il futuro della propria nascitura. In un annuncio inserito sul sito di aste on line E.bay, peraltro immediatamente ritirato dalla compagnia che gestisce quest'ultimo, i due offrivano la possibilità alle aziende di scegliere il nome da dare alla propria bimba, che nascerà a marzo, e di utilizzarla per cinque anni come testimonial delle loro campagne pubblicitarie e promozioniali.
Pagando ai genitori 750.000 dollari, l'azienda che si fosse aggiudicata l'incanto avrebbe avuto il diritto di chiamare la bimba come voleva, magari con il nome di un suo prodotto, e di avere una testimonial vivente che ne promuovesse il marchio. I due genitori australiani hanno seguito una tendenza molto in voga negli Stati Uniti, ove tanti battezzano i propri figli con nomi di marchi famosi. Ma se negli Usa (dove nel 2000 l'anagrafe registrava nomi quali Armani, Timberland, Canon e Del Monte) i genitori lo fanno gratis, i due 'imitatori' australiani speravano invece di guadagnarci un bel gruzzolo.
 
Stop alle bellezze rifatte: alla Rai arriva il Silicon Detector


Alla Rai arriva il silicon detector. Non è uno scherzo. L'idea, inizialmente nata per gioco, è venuta a Franco Matteucci direttore del Dipartimento Rai che sul settimanale Star Tv ha svelato il nuovo strumento e i suoi motivi.
Il 21 marzo la Rai lancerà sul satellite il canale Rai Futura dedicato a programmi sperimentali per giovani. La nuova rete trasmetterà programmi culturali, corsi di dizione, letture e lingue straniere. Il messagio che si vuol passare è che per lavorare in Tv o comunque nel mondo dello spettacolo non è necessario essere come Pamela Anderson con la quarta di seno, le labbra a canotto, il naso rifatto e le unghie da gattona ricostruite. ma c'è spazio anche per quelle bellezze meno perfette ma più particolari.
Così è nato il silicon detectro che ha lo scopo di dimostrare che le bellezze pure possono lavorare in tv. L'apparecchio somiglia ai metal detector degli aeroporti e al passaggio della fanciulla è in grado di segnalare ogni tipo di variazione artificiale apportata sul corpo.
 
Dormono in albergo e come souvenir portano via il box doccia


Più che un furto vero e proprio uno sfizio. L'abitudine di portar via oggetti dagli alberghi, è molto diffusa. Passi per un posacenere o qualche altro piccolo souvenir magari con lo stemma dell'hotel. Per molti clienti è un bel ricordo.
Ma sottrarre addirittura una doccia, di certo non è molto consueto. Discorso, questo, che non vale per una coppia britannica. Prima di lasciare la camera ha pensato bene di portarsi appresso l'intero box.
Il blitz in bagno è avvenuto dopo che i due avevano trascorso una notte da favola in un hotel d'epoca nel Devon, sud dell'Inghilterra.
A fare a scoperta sono state le cameriere che una volta entrare nella stanza hanno notato l'assenza del sanitario. Per l'hotel un danno da oltre 400 euro mentre della coppia nessuna traccia.
 
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