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Ehehe, ecco io che nn ho il cell (xché nn lo vojo) nn ho questi prob.
Cmq secondo me il ragazzo la tendinite non se l'è procurata cn la playstation :lol: :lol: :lol: (chi ha mani, ehm orecchie per intendere intenda :lol: )
 
Manolo ha detto:
O silvio o niente...perche' la sinistra è niente. Quindi silvio...che si voglia o no

Meglio da soli che male accompagnati! e poi la si fa tragica , chi l ha detto che la sinistra è NIENTE? daccordo è piuttosto divisa ma al paese mio xkè nn dare una possibilità? dato ke la possibilità ai potenti è stata data! :cool:
 
Si finge medico per 5 anni e accumula una fortuna: era solo un tassista


Un pò come Alberto Sordi nel film Il Prof. Dott. Guido Tersilli, primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue. Con la differenza che Tersilli era un medico incapace e aveva bisogno del professore per gli interventi. L'iraniano invece scoperto era un tassista che per 5 anni ha finto di essere un medico riuscendo addirittura ad aprire una clinica a Londra che in breve tempo è diventata famosa consentendolo al finto professor di accumulare una fortuna di oltre 2,1 mln di euro.
E' comparso davanti a una Corte ha ammesso la sua vera identita'. L'uomo, senza alcuna credenziale scientifica, con il suo unico titolo universitario conseguito con un corso per corrispondenza di nessun valore, aveva avviato in GB una lucrosa attività, collaborando e con il Governo come consulente per l'immigrazione e con alcuni tribunali come perito medico.
 
Ultima modifica:
Per morire, si sa, c'è sempre tempo, ma qualcuno, con l'intento di stupire una persona cara o per distrazione, riesce a passare a miglior vita nei modi più assurdi. C'è chi è morto a causa di un distributore di caffé e chi, invece, nel disperato tentativo di salvare un pollo. Ecco la classifica delle morti più strane riportate sui principali quotidiani internazionali.
Voglio la mia lattina
Fonte: REUTERS, Morgunbladid, Kenya Times (Iceland)
Nel 1994 un uomo fu ammazzato da una macchina distributrice di bibite. Aveva inserito le monetine dentro la gettoniera ma questa si rifiutava di fornire la sospirata bevanda. Cosa fare dunque? L'uomo cominciò a scrollare l'infernale macchinetta, finché la stessa non gli si rovesciò addosso lesionandogli i polmoni.
Uniti per salvare un pollo
Fonte: The Associated Press
Egitto meridionale, villaggio di Nazlat Imara, 240 miglia dal Cairo. Sei persone affogarono mentre cercavano di salvare un pollo caduto dentro a un pozzo. Un contadino diciottenne si calò all'interno del pozzo dove era caduto l'animale, ma scivolò in acqua. Secondo la ricostruzione della polizia, subito dopo toccò agli altri: prima la sorella, poi due fratelli, si calarono nel pozzo per aiutarlo, ma nessuno sapeva nuotare. Infine 2 anziani contadini accorsero per aiutarli ma questi, come i precedenti soccorritori, non sapevano nuotare. Risultato: sei morti annegati nel pozzo.
Morire per una foto
Fonte: Hamburger Morgerpost
A Nimes, una donna sessantottenne sprezzante del pericolo, nel tentativo di scattare una foto memorabile della corsa dei tori, ha scavalcato una barriera di sicurezza e si è piazzata in mezzo alla strada cercando l'inquadratura migliore. E' stata colpita e rovesciata da un cavallo, poi calpestata da sei tori infuriati. Portata rapidamente in ospedale è morta per le ferite riportate.
Morire per un accendino
Fonte: Indianapolis Star
Dunkirk, contea di Jay. Gregory, 19 anni, stava pulendo un fucile calibro 45, ad avancarica. L'arma non funzionava bene, pareva ostruita. Dopo vari tentativi, il ragazzo ebbe un'idea: prese un accendino e guardò dentro la canna… La canna era ostruita da polvere da sparo. Il giovane non fece in tempo a realizzare che l'arma riprese a funzionare!
Leggenda metropolitana mai confermata
Morire per una promozione
Un impiegato di una società americana, felice per aver ricevuto una promozione, invitò la sua ragazza per mostrargli il suo nuovo ufficio al 53esimo piano di un grattacielo. Preso dall'euforia mostrò alla sua bella la resistenza dei vetri antisfondamento saltandoci contro. Il vetro cedette e l'uomo precipitò nel vuoto.
 
E' arrivata al palazzo di giustizia di Como la vicenda dell'insegnante di Cantù che avrebbe distrattamente mostrato il seno a due ragazzi durante l'orario scolastico. La Procura ha deciso di avviare l'indagine sulla scuola media "Pellegrino Tibaldi" dopo il racconto fatto da due ragazzini ai loro genitori. L'insegnante, una avvenente donna di 45 anni, si difende dicendo: "Impossibile, quel giorno avevo un maglione a dolce vita".

L'episodio risale allo scorso mese di novembre ed è venuto a galla soltanto nel fine settimana scorso. La segnalazione, oltre che alla procura, è giunta inizialmente alle autorità scolastiche che hanno subito avviato una ispezione. Poi si è trasformata anche in denuncia ai Carabinieri i quali hanno trasmesso gli atti per conoscenza alla Procura. Toccherà al magistrato Daniela Meliota formulare eventuali ipotesi di reato come, ad esempio, gli atti osceni in luogo pubblico.

L'insegnante, 45 anni, sposata e con due figli, continua a negare di essersi esibita davanti agli alunni e parla di "fantasie galoppanti di alcuni studenti". Intanto l'ufficio scolastico regionale di Milano ha disposto un'ispezione e un procedimento disciplinare a carico dell'insegnante. Dal canto suo la professoressa si è affidata all'avvocato Paolo Borsani sostenendo di essere vittima di un gruppo di adolescenti che hanno probabilmente equivocato qualcosa. L'insegnante, comunque, già nei mesi scorsi era stata richiamata due volte dal preside per il suo abbigliamento poco consono all'ambiente scolastico.
 
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