Le scelte relative ai sistemi di controllo degli accessi (
MAC) dipendono da competenze e decisioni di progettazione. Ad esempio, dietro Fedora c'è Red Hat, uno dei principali manutentori di SELinux (insieme alla NSA e ad altri contributori). Gli sviluppatori di Red Hat scrivono e correggono le policy di SELinux su Fedora, garantendo supporto anche in caso di problemi specifici.
SUSE e openSUSE stanno migrando (o hanno già migrato) molti dei loro prodotti da AppArmor a SELinux.
Non tutte le distribuzioni Linux hanno un MAC abilitato di default. La ragione principale è che molti manutentori di distribuzioni derivate non hanno né il tempo né le competenze per configurare un MAC, abilitare tutte le policy necessarie o creare test case appropriati. Per questo motivo, alcune derivate di Fedora disabilitano SELinux anziché adattarne le policy ai propri casi d'uso.
Ubuntu/Canonical è il principale manutentore di AppArmor, il che spiega perché questa soluzione sia preferita. Di conseguenza, molte distribuzioni derivate da Ubuntu condividono le stesse configurazioni, con alcuni profili AppArmor abilitati. Tuttavia, l'adozione di AppArmor non copre l'intero sistema. Sebbene sia più semplice da configurare e gestire rispetto a SELinux, AppArmor risulta anche meno robusto.
Ti conviene che apri un post dedicato (magari con un riassunto dei messaggi), perché cosi si perde tra i vari messaggi
La scelta della distribuzione dipende molto dall'utente. Personalmente, tendo a evitare distribuzioni derivate di altre derivate, soprattutto se gestite da team molto piccoli con risorse e competenze limitate. Includo in questa categoria anche Linux Mint.
Preferisco optare per distribuzioni che offrono un maggiore supporto. Anni fa, quando Ubuntu ha iniziato a utilizzare Snap in modo estensivo e non rispecchiava più la mia idea di distribuzione, ho escluso fin da subito tutte le derivate di derivate. All'epoca, avevo scartato anche Pop!_OS, nonostante oggi sia una delle distribuzioni più apprezzate, con un'azienda alle spalle e sviluppatori competenti. Tuttavia, il fatto che sia basata su Ubuntu rappresenta, a mio avviso, un limite.
Alla fine, mi sono concentrato sulle distribuzioni "madri" come Fedora, Debian, openSUSE e Arch Linux. Tra queste, ho scelto Fedora, apprezzandone il team dedicato al desktop, le ottimizzazioni mirate e il supporto garantito dalla presenza di Red Hat.