In buona sostanza si ed è dovuto a varie motivazioni. Si va dalla pura ignoranza in materia, fino ad una sorta di fanboysmo. Purtroppo ( e non dovrebbe essere così ) il software genera tifo e attaccamento irrazionale a questo o quel programma.
Confrontare Linux richiede innanzitutto una precisione di fondo, ovvero di quale Linux si sta parlando. Linux che gira sulle tv Samsung non è lo stesso che gira sugli smartphone Samsung, e non assomiglia nemmeno un pò a quello che gira sui pc.
Confrontarlo con Windows diventa ancora più complesso, perchè Windows è radicato principalmente nel settore pc, mentre Linux sappiamo che è quasi assente in quest'ambito. Allora si fa di tutte le erbe e un fascio e si arriva a conclusioni risibili tipo "Linux non è attaccato perchè non lo usa nessuno". Certo, i nessuno che usano Android quanti sono? 1 miliardo e rotti!
Al che si va a contare il numero di malware presenti per Android ( in una sorta di corsa per vedere chi ce l'ha più buggato ). Ovviamente non si fa mai notare che su Android esistono praticamente solo trojan. Segno che il modello di sicurezza di questo OS è fatto molto bene.
A titolo d'esempio si porta sempre quello del fantomatico keylogger che gira come utente non privilegiato. Certo, ma come c'arriva quel keylogger nel computer? Sarà forse una mia cattiva abitudine, ma non considero alla stessa stregua i trojan e i malware autoinstallanti ( virus, worm, ecc... ). Qualcuno potrebbe obiettare che pure i trojan fanno danni, ed è una giusta osservazione, ma cosa dovrebbe/potrebbe fare il sistema ( dal punto di vista tecnico ) per fermarli?
Quando installi un'app Android, il sistema ti elenca una lista completa delle capabilities richieste dall'app. Se l'utente accetta senza nemmeno guardare, direi che il problema non è più tecnologico ma culturale.