UFFICIALE Il Circolino degli Interisti

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Io terrei un 4-2-3-1 o un 4-3-3. Continuare a cambiare modulo, non so: disorienta la squadra. Vero che bisogna saper cambiare ed adattarsi in corsa. Ma tutti questi esperimenti giovano poco personalmente.
 
Penso che il modulo sia l'ultimo dei problemi. Servono obiettivi precisi e strategie per raggiungerli. Il modulo sarà uno dei tasselli della strategia, e certamente manco il più importante. Secondo me.
 
Les Paul Custom ha detto:
Penso che il modulo sia l'ultimo dei problemi. Servono obiettivi precisi e strategie per raggiungerli. Il modulo sarà uno dei tasselli della strategia, e certamente manco il più importante. Secondo me.
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Quoto, senza contare che i moduli sono molto più rigidi per chi guarda che per chi gioca: 3-4-2-1 o 4-2-3-1 possono arrivare ad assomigliarsi molto, l'importante è come si va in campo e con che atteggiamento si gioca.
 
Francomoh ha detto:
Io terrei un 4-2-3-1 o un 4-3-3. Continuare a cambiare modulo, non so: disorienta la squadra. Vero che bisogna saper cambiare ed adattarsi in corsa. Ma tutti questi esperimenti giovano poco personalmente.
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un conto è cambiarlo in corsa...un conto entrare in campo con quello...
 
Vittoria larga col Cagliari. Bene Banega, Perisic e Gagliardini principalmente.
Ora testa all'Atalanta. Partita mai semplice. Ancor di più scontro diretto europeo.
 
Consideriamo che abbiamo giocato col Cagliari, che giocava con una squadra (centrocampo e difesa in particolare.....) ai limiti del ridicolo, per cui un 4-3-3 dell'Inter o un 1-9 avrebbe cambiato poco. Importante sottolineare pero' che, pur con un avversario scarso, D'Ambrosio è riuscito a dimostrare che ha una grande volontà ma anche una scarsa predisposizione per il gioco del calcio, mentre Banega andrebbe sfruttato molto di piu' per le sue doti da trequartista/rifinitore che per interdittore di centrocampo. Eder conferma che prima se ne va da Milano e dall'Italia e meglio è.
 
Speriamo bene per domenica, l'atalanta é da sempre un avversario ostico per l ínter, giocano contro di noi come se fosse la partita della vita. Arriva la juve e loro si prendono un the caldo al bar..
 
Les Paul Custom ha detto:
D'Ambrosio è riuscito a dimostrare che ha una grande volontà ma anche una scarsa predisposizione per il gioco del calcio
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D'ambrosio non è un fenomeno, è risaputo. Ma come hai detto ha una grande volontà e si vede che cerca di fare tutto quello che l'allenatore gli chiede. Inoltre conosce bene i suoi limiti ed è un grosso punto a favore. Io lo apprezzo molto per questo ed è il migliore terzino che abbiamo...
 
D'Ambrosio con la sua grinta, il suo senso del sacrificio e la sua modestia è il giocatore che fa grande una squadra. Secondo me 11 come lui vinceranno sempre contro 11 Cristiano Ronaldo. L'importante che continui a tenere presente i suoi limiti, e cioè evitare i lanci lunghi, evitare di puntare l'uomo, evitare di tentare sempre il tiro e soprattutto evitare di cadere quando marca l'attaccante nei pressi della nostra area. Un vero difensore non cade, e se dovesse capitare, deve portarsi giù anche l'avversario. E lui e Murillo purtroppo hanno questo grande limite tecnico. Viva la gente come D'Ambrosio e come Nagatomo.
 
Charles ha detto:
D'ambrosio non è un fenomeno, è risaputo. Ma come hai detto ha una grande volontà e si vede che cerca di fare tutto quello che l'allenatore gli chiede. Inoltre conosce bene i suoi limiti ed è un grosso punto a favore. Io lo apprezzo molto per questo ed è il migliore terzino che abbiamo...
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Propro per questo il terzo posto lo sogniamo

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Parlavo con un amico di come negli ultimi anni ci siamo assuefatti ad una qualità media dei giocatori piuttosto bassa.
Alcuni degli elementi presenti in rosa troverebbero posto fisso in squadre da media o addirittura medio-bassa classifica facendo anche una discreta figura. Il fatto è che questi stessi elementi sono stati accolti in un primo momento con un comprensibile ma "stupido" entusiasmo, in una squadra che in realtà voleva lottare per tornare a certi livelli. Sono di conseguenza cresciute le aspettative per dei risultati e per una classifica che alla fine dei conti si sono rivelate deludenti anno dopo anno.
 
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