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Les Paul Custom
Ospite
Il biennio di Mourinho partiva da una squadra già molto forte che aveva vinto un po' di campionati in sequenza, che ha venduto due giocatori molto importanti (Balo e Ibra) acquistandone altri sulla carta nettamente inferiori. L'assestamento nelle gare internazionali richiedeva un minimo di personalità vincente ed un atteggiamento tattico migliore, e il Vate di Setubal ci ha messo parecchio del suo per colmare le lacune ed ottenere quello che nessuna squadra in europa ha mai raggiunto.
Oggi pero', a mio avviso, la situazione è un po' piu' complessa, perchè appunto è il tempo di rinnovare, di vendere nomi importanti ed acquistarne altri potenzialmente simili, ma piu' giovani. Moratti sicuramente non fa lo spilorcio, ma i suoi uomini mercato non ne stanno beccando una giusta nella realizzazione dell'obiettivo di cui sopra.
La Roma è ancora diversa rispetto a noi, nel senso che aveva parecchi giocatori importanti di cui si è liberata a favore di nomi nuovi, dai costi moderati e dal futuro incerto, o comunque da verificare. Ed ha scelto un tecnico ed un direttore sportivo cui hanno dato carta bianca e budget abbastanza vincolante per mettere a punto in un paio di anni una squadra competitiva in Italia e in Europa.
Pero' devo dire, per onestà intellettuale, che il disegno strategico della Roma mi sembra molto chiaro dall'inizio, e i risultati sul campo stanno già abbozzando un bel progetto tecnico/tattico in divenire.
Quello che non vedo è proprio questo progetto, e non vedo le azioni finalizzate a questo progetto, per la mia Inter. Il Milan, a mio avviso sempre, aveva una situazione molto simile alla nostra, con gente in fila all'INPS per la pensione, alcuni grandissimi giocatori giovani, ed ha acquistato, in due anni, parecchi altri giovani senza grande nome e modeste pretese economiche (Yepes, Abate, Emanuelson, Boateng, El Sharawy, Aquilani ecc...), aggiungedovi poi Ibra e Cassano e Van Bommel.
Voglio dire, se vuoi tenerti i vecchietti devi metterci pure dei giovani di valore, o comunque potenzialmente forti. Quando ho visto Boateng nelle prime partite ho letto delle critiche abbastanza feroci sul suo conto, ma a me sembrava una forza della natura. Lo stesso Abate veniva accolto con qualche perplessità, ma poi si è rivelato un eccellente esterno da nazionale.
Noi non possiamo sperare altrettanto con gli acquisti che abbiamo fatto negli ultimi due anni, se ne escludiamo giusto un paio. Imho.
Oggi pero', a mio avviso, la situazione è un po' piu' complessa, perchè appunto è il tempo di rinnovare, di vendere nomi importanti ed acquistarne altri potenzialmente simili, ma piu' giovani. Moratti sicuramente non fa lo spilorcio, ma i suoi uomini mercato non ne stanno beccando una giusta nella realizzazione dell'obiettivo di cui sopra.
La Roma è ancora diversa rispetto a noi, nel senso che aveva parecchi giocatori importanti di cui si è liberata a favore di nomi nuovi, dai costi moderati e dal futuro incerto, o comunque da verificare. Ed ha scelto un tecnico ed un direttore sportivo cui hanno dato carta bianca e budget abbastanza vincolante per mettere a punto in un paio di anni una squadra competitiva in Italia e in Europa.
Pero' devo dire, per onestà intellettuale, che il disegno strategico della Roma mi sembra molto chiaro dall'inizio, e i risultati sul campo stanno già abbozzando un bel progetto tecnico/tattico in divenire.
Quello che non vedo è proprio questo progetto, e non vedo le azioni finalizzate a questo progetto, per la mia Inter. Il Milan, a mio avviso sempre, aveva una situazione molto simile alla nostra, con gente in fila all'INPS per la pensione, alcuni grandissimi giocatori giovani, ed ha acquistato, in due anni, parecchi altri giovani senza grande nome e modeste pretese economiche (Yepes, Abate, Emanuelson, Boateng, El Sharawy, Aquilani ecc...), aggiungedovi poi Ibra e Cassano e Van Bommel.
Voglio dire, se vuoi tenerti i vecchietti devi metterci pure dei giovani di valore, o comunque potenzialmente forti. Quando ho visto Boateng nelle prime partite ho letto delle critiche abbastanza feroci sul suo conto, ma a me sembrava una forza della natura. Lo stesso Abate veniva accolto con qualche perplessità, ma poi si è rivelato un eccellente esterno da nazionale.
Noi non possiamo sperare altrettanto con gli acquisti che abbiamo fatto negli ultimi due anni, se ne escludiamo giusto un paio. Imho.