@Viator: L'educazione è importantissima, ma secondo me non dovrebbe dare paletti troppo stringenti. Solo "indicazioni di massima", al giorno d'oggi basterebbe anche solo insegnare ai figli come discernere il bene dal male, che, fidati, spesso manca anche questo. Lo dico non "per sentito dire", ma perché lavoricchio in una cooperativa di educazione, con ragazzi 15enni (i cui genitori entrano ed escono continuamente dal carcere) che già tirano di cocaina, e hanno il cervello davvero devastato. Se un ragazzino fosse capace, come ho detto sopra, di capire ciò che è bene e ciò che è male per lui, ti assicuro, a 15 anni non tirerebbe di coca, non berrebbe alcoolici e non fumerebbe ne' sigarette ne' canne. Ma se dopo, quando diventasse maggiorenne (e la fase di sviluppo fosse pressoché terminata) decidesse di bersi un paio di birre ogni tanto, o addirittura di farsi una canna o di tirare di coca, chi saresti tu per impedirglielo? Davvero, non capisco quale autorità divina investa certa gente di decidere per i comportamenti altrui. Certo, se lo becco mezza volta al volante fatto o ubriaco, la patente non la vede più. Se mi arriva a lavoro e non è in grado di lavorare per aver esagerato la notte, magari una volta chiudo un occhio, ma la seconda lo licenzio!
Per me il punto è proprio questo! Nella vita privata uno deve essere libero di fare ciò che vuole, almeno finché non danneggia gli altri. Punto. Se sgarri questa semplicissima regola, allora non sei una persona in grado di avere un autocontrollo, e come tale ti privo di alcuni diritti che non sai gestirti.
Poi il discorso "dalle droghe leggere a quelle pesanti il passo è breve" dimostra bigottismo e cattiva informazione. Innanzitutto, cosa intendi per droghe leggere e cosa per droghe pesanti? Il grado di dipendenza (psicologica per le prime, fisica per le seconde)? Se è questo ti assicuro che il discorso non sta in piedi, primo perché non è mai fatto alcuno studio serio a riguardo (se non vogliamo intendere i questionari anonimi come test validi). E secondo perché la cannabis è un droga che da dipendenza solo psicologica, come alcuni tipi di acidi lisergici, mentre sia alcool che nicotina possono dare dipendenza fisica.
@Avringer: Scusa, mi potresti citare qualche pubblicazione che parli di morte per THC? No, davvero, dato che hai tirato in ballo questa cosa...
Per quanto riguarda "chi fuma non ha una famiglia alle spalle", lo trovo offensivo. Io ho due ottimi genitori, che mi hanno cresciuto nel modo che descritto sopra, ovvero mi hanno insegnato a distinguere autonomamente ciò che fosse giusto o sbagliato, senza impormi mai nulla. Bene, io una canna ogni tanto me la fumo. Non mi ritengo per questo un pazzo o un drogato. Ho però amici che ne fanno uso quotidiano, addirittura più volte al giorno. E sì, in questi casi ci sono dei problemi a monte, ma non sempre di educazione. In questi casi spesso si tratta di fuga dalla realtà.