A me, a pelle, da l’idea di essere supponente, di saperne e capirne solo lui, usa inglesismi forzati ed in generale ha un’aria da saputello che non mi piace molto.
Un pò, quando era agli inizi col canale volava più basso, oggi che si è fatto un nome è più sparato e fa trasparire questa tendenza a voler far vedere che ne capisce solo lui. E' diventato abbastanza presuntuosetto. Vero degli inglesismi forzati, a volte mi ha dato l'idea che millantasse un pò, tuttavia non mi dispiace, quando non se ne esce con inglesismi e fa il fighetto è pure piacevole da seguire, c'è di peggio lì dentro, tra i tanti è il meno peggio forse, anche se molto prolisso al punto da risultare noioso a tratti. Di certo, però, sono pienamente d'accordo che bisogna evitare di fare l'addizione: tanti iscritti = voce del verbo, è un videogiocatore con suoi gusti e sua metrica come lo siamo tutti noi, nulla meno, nulla più, a volte lui tende a farla passare come effettivamente lui sia competente e sia realtà schiacciante a priori, ma quando fa così l'ho sempre percepito come presuntuoso. Su Steam hanno bocciato giochi inbocciabili solo perchè a questi qualcosa non è piaciuto, un caso su tutti il remake di RE3, io l'ho adorato letteralmente, l'ho finito 4 volte, su Steam i giocatori italiani, nei voti, ripetevano a pappagallo quel che lui e altri dicevano nei loro video, stessa sorte è toccata a Fallout 4. Questi sono videogiocatori come lo siamo tutti noi, con gusti loro che accendono la camera, si registrano e uppano i video sul tubo, niente più di questo.
Discorso diverso è Il Pregianza, per quanto non mi stia molto simpatico perchè risponde male agli utenti ed è anch'esso molto pieno si sè, lui era un recensore di PSN e oggi recensisce su altre testate, la sua metrica è quella di un recensore e le recensioni
serie, per quanto chiaramente un pò di gusto del recensore ci sia e non possano mai essere del tutto imparziali, ci provano ad essere oggettive e guardano dei tecnicismi che esulano dal semplice gusto personale del videogiocatore appassionato, perchè quello del videogioco è un mondo che, visto da addetti ai lavori, è una professione dove ci sono corsi di laurea e quindi tecnicismi dietro che servono agli addetti ai lavori, che al normale videogiocatore che non sta in quel mondo ma usufruisce solo del prodotto e ad emozione e sentimento lo valuta, non saltano agli occhi. Lui più di una volta ha dimostrato che queste strategie le conosce, strategia comunicative, di marketing, subliminali, di meccaniche ben pensate per veicolare certo tipo di pubblico ed emozioni, meccaniche studiate di diversa profondità programmativa, tipologie di meccaniche di gioco (e fidatevi che queste strategie
ci sono nel mondo odierno dei videogiochi, semplicemente all'usufruitore finale del prodotto non saltano agli occhi, a meno che lui stesso non abbia formazione professionale od esperienze pregresse in tal ambito), che sono ben delineate e studiate, oggi siamo andati infinitamente oltre il team anni '90 di programmatori amatoriali conosciutosi in internet che si davano al progetto open source in rete, quei tempi sono lontani, oggi quello dei videogiochi è un buisness fiorente ed è una professione di una profondità tale che ci sono corsi di laurea che comprendono diverse tipologie professionisti e settori, ognuno con percorso differente di studio e queste cose ha spesso dimostrato di conoscerle, questi "dietro le quinte", sa quel che dice, al di là del suo gusto personale che può anche poi divergere dal nostro e i suoi modi scortesi, che non me lo fanno stare molto simpatico.