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io non ci credo proprioSecondo me al nord Italia si potrebbero fare le centrali nucleari senza troppi problemi.
l'Italia non produce uranio per cui l'indipendenza energetica non l'avresti comunque, la Francia ha molte centrali perché prende l'uranio dalle sue ex colonie africane a prezzi molto al disotto del prezzo di mercato per accordi, che direi molto vantaggiosi che rasentano quasi il furtoraggiungere l'indipendenza energetica
Si, infatti non riguarda solo le centrali nucleare.Forse ci saranno i luoghi, ma di sicuro non ci sono le persone che ci vivono che sono disponibili a ospitare un impianto nucleare.
Ancora dobbiamo realizzare un sito definitivo per le poche scorie radioattive che abbiamo disseminate in 26 stoccaggi "provvisori" e nessuno lo vuole...nonostante la situazione attuale sia potenzialmente più rischiosa.
Ma non si riescono a fare cose che teoricamente dovrebbero essere meno controverse: nuovi inceneritori, gasdotti...c'è stata una forte opposizione persino per l'alta velocità!!! E tu vorresti costruire nuove centrali nucleari?
Anche ammesso che venga autorizzato l'iter prima che si decida dove piazzare un nuovo impianto saremo pronti per la fusione nucleare...siamo fatti così....il nimby è molto forte in Italia. Esiste un mix tossico tra la sfiducia nei confronti delle istituzioni e della politica, ammettiamolo non del tutto ingiustificato, e la diffidenza nei riguardi della scienza che deriva da una popolazione sostanzialmente ignorante e quindi facilmente strumentalizzabile di cui abbiamo avuto un recente assaggio durante la pandemia.
Questo rende a mio avviso questo tipo di impianti irrealizzabili in Italia.
Io se fossi torinese sarei molto felice.io non ci credo proprio
ti ricordo che l'italia è quel paese che ancora deve finire l'alta velocità perch
e nons anno dove passare
Figurati dove mettere una centrale nucleare non ce li vedo proprio belli zitti i torinesi (o di nessuna altra città del Nord) se gli mettono una centrale alle foci del Po
Si, infatti non riguarda solo le centrali nucleare.
Ma una serie di cose che in Italia hanno sempre fatto fatica per essere costruite, sarà perché il nuovo spaventa e la gente non si informa, molti poi soffiano sul fuoco.
A Olkiluoto, come anche a Flamanville ci sono stati molti ritardi.
Ma perché?
Vi sono diverse motivazioni che possono portare a rallentamenti nello sviluppo di un programma nucleare, o nella costruzione di una centrale, e sono più spesso politiche che tecniche.
Vero, purtroppo senza una classe politica seria e senza appoggio popolare è sostanzialmente impossibile realizzare tali struttureAvesti bisogno di una classe politica capace, onesta legittimata da un grande sostegno popolare che duri per tutta la durata del progetto dove le maggioranze e le opposizioni condividono una idea strategica del paese pur nelle loro differenze.
E questo infatti è il problema maggioreOccorre quindi trovare il modo di far accettare la nuova struttura alla popolazione locale e ai comitati di NIMBY, che in Italia hanno fatto fallire progetti anche meno controversi, come le centrali solari a concentrazione. Pensate a quanto ci è voluto/ci sta volendo per il TAV.
Solo un piccolo appunto, nessuna energia ad oggi la possiamo considerare ad "emissioni zero"senza emissioni di alcun tipo.
...ma non bastano
Sisi, zero emissioni durante il tempo di funzionamento, tutta la filiale emette CO2, tipo lavorazione cemento, acciaio, estrazione uranio ma sono tutti valori complessivamente bassi.Vero, purtroppo senza una classe politica seria e senza appoggio popolare è sostanzialmente impossibile realizzare tali strutture
Ma questo e vero in generale e non solo quando si parla di nucleare
Conosco molto bene la storia di un termovalorizzatore che è fermo dal 2015 (nonostante nessuna evidenza effettiva di non rispetto delle norme ambientali) e che nonostante la volontà di renderlo più efficiente rinnovando completamente l'impianto, compreso un cambio di combustibile (per ridurre ulteriormente le emissioni) trova tuttora opposizioni da parte delle amministrazioni locali
Sia chiaro, le norme antinquinamento è importantissimo rispettarle, così come è importante verificare che lo siano davvero, ma in questo esempio ci si scontra contro persone che sono contrarie solo per principio senza neanche aver letto un documento tecnico (è il concetto: "inceneritore=brutto", o per essere più precisi, visto che comunque i rifiuti vanno smaltiti: "fallo da un'altra parte")
E di persone così purtroppo siamo pieni: ci sono state proteste enormi anche per una centrale eolica offshore perché secondo questi "deturpa il paesaggio quando vado in spiaggia"...
E l'eolico è una fonte di energia estremamente pulita (hai emissioni solo nella fase di realizzazione per produzione e trasporto dei materiali utilizzati e nella fase di smaltimento al termine, ma poi per tutta la vita utile non ha praticamente altro)
E questo infatti è il problema maggiore
Visti i casi che hai appena citato (ed anche i miei esempi sopra) credi davvero che se il governo decidesse di muoversi verso il nucleare un'altra forza politica (od anche solo un comitato che raccoglie sufficienti firme) non indicano un nuovo referendum per fermare tale progetto?
Se così fosse io sarei tra quella parte di popolazione che vorrebbe far fallire tale referendum, ma visti i precedenti credi davvero che la popolazione italiana accetterebbe di realizzare tale progetto? (io ho forti dubbi a riguardo)
Solo un piccolo appunto, nessuna energia ad oggi la possiamo considerare ad "emissioni zero"
Possiamo dire che avrà emissioni estremamente contenute, ma se ci pensi bene anche solo quelle necessarie all'estrazione, preparazione e trasporto del materiale fissile saranno presenti, seppur basse e sicuramente inferiori a quelle dei combustibili fossili
Oltre a queste (di gestione) dovresti considerare anche quelle relative alla fase di costruzione dell'impianto (perché di nuovo i materiali vanno estratti, lavorati e trasportati), quelle per lo smaltimento delle scorie e quelle per la dismissione finale
Tanto per dire, neanche l'energia solare (anche questa a zero emissioni durante la gestione) è veramente priva di emissioni perché per realizzare e smaltire i pannelli fotovoltaici sono necessari processi che non sono ad impatto zero sull'ambiente
No, non bastano fisicamente non per qualche strano motivo.Non bastano perché non le vogliono far bastare... pensa a tutta la superficie dei tetti delle case sprecata, immagina di creare tegole fotovoltaiche, ogni comune sarebbe quasi autofinanziato elettricamente.