Cosa ne pensate del nucleare?

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Se così facile e tutto sicuro perché tutti i paesi sono schiavi dei combustibili fossili? Non dirmi interessi perché è nel proprio interesse essere autonomi.

Ormai anche le auto si stanno elettrificando in massa.

Qualcosa mi dice che gli Stati Uniti e la Russia a quest'ora potrebbero essere autonome. A maggior ragione i piccoli paesi. In Italia ci fai una centrale per regione e sei apposto.

Il problema del nucleare è quando succede qualcosa. Una causa naturale o un errore umano. Non si torna indietro, mai più.


Non sono contro il nucleare ma qualcuno può spiegare come risolvere se una esplode ? Se un deposito viene manomesso? Come si fa a bonificare? Mi pare che ad oggi non esista un modo. Parliamoci chiaro, se le fai spuntare come funghi l'incidente ci scappa.
Perché il combustibile fossile è semplice da utilizzare, lo utilizziamo da secoli.

Lo sai che un sacco di paesi stanno costruendo reattori nucleari?
La Francia ne ha costruiti molti all'epoca e adesso non è costretta a comprare gas dalla Liba e dalla Russia in quantità come le nostre.
E' indipendente nel fabbisogno energetico al contrario nostro e non deve subire ricatti da paesi esteri.

Gli stati uniti non lo fanno per essere autonomi e neanche la Russia, hanno carbone e gas in enormi quantità.
Se il carbone non inquinasse allora sceglieremmo tutti il carbone purtroppo non è cosi.
Si sceglie il nucleare perché non inquina e ci permette di combattere il riscaldamento globale INSIEME alle rinnovabili.

Il problema del nucleare è quando succede qualcosa. Una causa naturale o un errore umano. Non si torna indietro, mai più.
Ma infatti la logica che sta alla base è: facciamo di tutto per non farli avvenire.
A fukushima è morta solo una persona per via delle radiazioni e l'area di esclusione sta tornando ad essere abitabile. Se non sbaglio è notizia di qualche giorno fa che le case stanno tornando ad essere abitate perché la radiazioni sono tornate a livelli normali.

"Non sono contro il nucleare ma qualcuno può spiegare come risolvere se una esplode ? Se un deposito viene manomesso? Come si fa a bonificare? Mi pare che ad oggi non esista un modo. Parliamoci chiaro, se le fai spuntare come funghi l'incidente ci scappa."
Allora, giusto una precisione. Una centrale esplode per via del vapore o dell'idrogeno, non avviene un'esplosione atomica come qualcuno pensa. Ed è per questo che ci sono i vari livelli di sicurezza.
Il primo sai qual è? E' un edificio di contenimento del reattore fatto in cemento armato, il suo compito è quello di separare il reattore dall'ambiente esterno. Edificio che non c'era a Chernobyl, dove il reattore era letteralmente scoperto all'ambiente.
Giusto per dare un'idea, è progettato per resistere all'impatto di un aereo di linea.
Poi ci sono vari sistemi ridondanti, 3 generatori diesel ognuno di marca diversa per evitare errori di progettazione, batterie, sistema passivi che permettono il raffreddamento del nocciolo anche senza corrente e senza personale. E molto altro ancora.

Il deposito è una struttura che deve resistere per migliaia di anni e per questo che le scorie sono conservate in barili che possono resistere ad incidenti, crolli e anche missili. Si, ci hanno provato.
Si trovano parti del terreno "inerti" per migliaia di anni anche se io spero inizino subito a riciclarle le scorie.
Poi anche l'attacco terroristico è da escludere, se c'è questo problema allora è possibile entrino in una base militare e facciano esplodere una bomba atomica. Siamo allo stesso livello di probabilità. Che poi non conviene attaccare un deposito di scorie radioattive
--- i due messaggi sono stati uniti ---
Sarebbe come dire: non ho i soldi per pagare l'affitto quindi vado a svaligiare una banca. Se non rubo, che faccio?
Risposta: si cercano alternative, e ne stiamo studiando come per esempio la Smart Grid.
Ah ecco, la smart Grid.
Impossibile non citarla, peccato che non sia sufficiente ad evitare il riscaldamento globale, minimamente.
Il carico di base va sempre coperto, con o senza smart grid.
Come pensi di alimentare un'intera nazione senza combustibili fossili?

"Sarebbe come dire: non ho i soldi per pagare l'affitto quindi vado a svaligiare una banca. Se non rubo, che faccio?"
Si bello ma non significa nulla.
Le alternative devono arrivare presto e io non credo nel miracolo tecnologico in breve tempo.
Adesso essere contrari al nucleare significa bruciare combustibili fossili e il tempo sta finendo, il 2050 è dannatamente vicino.
 
No, le emissioni delle varie fonti di energia sono stimate dall'IPCC.

"Invece, nell'esempio del grafico morti-tonnellate di CO2, la quantità di stime fatte per ottenere quei numeri è enorme."
E perché sarebbero enormi? Bah...
Partiamo dal nucleare, il tasso di mortalità per il nucleare include una stima di 4000 morti dal disastro di Chernobyl in Ucraina del 1986 (in base alle stime dell'OMS); 574 decessi a Fukushima (un decesso di un lavoratore e 573 decessi indiretti per lo stress dell'evacuazione); e le morti professionali stimate (in gran parte dovute all'estrazione e alla macinazione), come fornito da Markandya e Wilkinson (2007).
Il nucleare produce CO2 per minare l'uranio, anche il solare ne produce o il fotovoltaico per le terre rare.
Qui puoi vedere le varie fasi, e se fai i calcoli ti trovi con le tonnellate di CO2 per GWh

Per le rinnovabili: Per stimare i tassi di mortalità da tecnologie di energia rinnovabile, Sovacool et al. (2016) hanno compilato un database di incidenti legati all'energia attraverso database accademici e notizie. Ciò solleva diverse domande su quali incidenti dovrebbero e non dovrebbero essere attribuiti a una determinata tecnologia energetica. Ad esempio, in questo database erano inclusi i decessi legati a un incidente dovuto alla rottura di un serbatoio dell'acqua durante un test di costruzione in una fabbrica solare. Non è chiaro se queste morti della catena di approvvigionamento debbano o non debbano essere attribuite a morte per tecnologie solari. La comparabilità di questi incidenti tra le diverse tecnologie energetiche è quindi difficile da valutare con elevata certezza. Un ulteriore problema con questa analisi di Sovacool et al. (2016) è che la sua ricerca nel database era limitata ai rapporti in inglese, o rapporti non in inglese che sono stati tradotti. Alcuni di questi confronti potrebbero quindi essere una leggera sopravvalutazione o sottostima. È, tuttavia, improbabile che la posizione di queste tecnologie cambi in modo significativo: le tecnologie rinnovabili e nucleari uscirebbero costantemente con un tasso di mortalità molto più basso rispetto ai combustibili fossili.

Mentre per i combustibili fossili in gran parte i decessi sono legati all'inquinamento. Nel caso della lignite, del carbone, del petrolio e del gas, rappresentano oltre il 99% dei decessi; 100% dei decessi legati alla biomassa; e il 70% delle morti legate al nucleare (dove le radiazioni qui sono classificate come inquinamento).

Per questo sono numero molto alti, tutte le morti sono date dall'inquinamento per la maggior parte.
Per la lista di incidenti.

Comunque stiamo facendo qualcosa di sbagliato, non dobbiamo paragonare nucleare e fonti rinnovabili.
Dobbiamo paragonare i combustibili fossili con nucleare ed energie rinnovabili.
"E perchè sarebbero enormi?" Perchè io ho letto le fonti che hai postato. Metà del paper è a proposito dei modelli e delle assunzioni per stimare le emissioni nel 2050, non oggi. Non è un report sulla situazione attuale. Lo hai letto?

"Partiamo dal nucleare, il tasso di mortalità per il nucleare include una stima di 4000 morti dal disastro di Chernobyl in Ucraina del 1986 (in base alle stime dell'OMS); 574 decessi a Fukushima (un decesso di un lavoratore e 573 decessi indiretti per lo stress dell'evacuazione); e le morti professionali stimate (in gran parte dovute all'estrazione e alla macinazione), come fornito da Markandya e Wilkinson (2007)." Aiutami, io non sono riuscito a trovare questo passaggio. Nel paper la fonte dei morti per nucleare mi rimandava al paper stesso, citazioni 31 e 32. Dove lo hai trovato tu?

"Comunque stiamo facendo qualcosa di sbagliato, non dobbiamo paragonare nucleare e fonti rinnovabili.
Dobbiamo paragonare i combustibili fossili con nucleare ed energie rinnovabili." Ti sei scelto tu la fonte eh. Che poi, non sono nemmeno d'accordo con questa linea di discorso: le fonti fossili sono tremendamente inquinanti, ma non vedo perchè non possa fare un confronto a tutto tondo e includere le rinnovabili.
Tornando alla fonte che hai sceltoo, ti ripeto che per loro stessa ammissione escludono i costi delle scorie, il che fa molto sorridere e la dice lunga sul livello di imparzialità degli autori.

Detto questo, hai postato un grafico, quel grafico cita certe fonti, e io sto analizzando queste perchè i risultati che mostra sono molto, molto lontani da quella che è la mia conoscenza sul settore.
Ci fosse una differenza del 10% non me ne accorgerei mai, ma qui mancano uno o due ordini di grandezza sui costi.
 
Le persone che la pensano come te sono di due tipi differenti.
Il primo tipo è completamente ignorante in materia ed ignora tutto quello che è successo in passato, persona superficiale che non pensa a 360 gradi.
Il secondo tipo e spero tu non appartenga a questa categoria, sono quelle persone egoiste che mettono i soldi, interessi personali prima di qualsiasi altra cosa, persone a cui il benessere e il futuro del nostro pianeta o del prossimo e paragonabile ad una sheetah calpestata per strada.

Questa è una categorizzazione di persone che non conosci che, scusami, ma non puoi permetterti
Solo perché non la pensano come te non puoi dargli automaticamente o dell'ignorante o dell'avido-egoista

La questione di cui stiamo parlando è estremamente complessa ed ha molte facce ed aspetti (di cui dai tuoi commenti mi sembra di capire che tu vedi solo quelle negative e più macroscopiche) da tenere in considerazione
Il mondo non è bianco o nero e categorizzare in maniera così netta una forma di energia è impossibile

Come ogni cosa nel mondo porta vantaggi e svantaggi che vanno messi sul piatto della bilancia per scegliere la strada da seguire
Di sicuro il nucleare non è la soluzione alternativa migliore di tutte le altre fonti di energia
Di sicuro non abbiamo ancora nulla che sia ad impatto ambientale zero per produrre energia (perché anche le rinnovabili purtroppo i loro difetti li hanno)

Un difetto importante delle rinnovabili ad esempio è (salvo alcune eccezioni) la loro non costanza nel tempo e difficolta di regolazione visto che purtroppo lo stoccaggio di energia elettrica ci rimane ancora molto difficile
Questo è il motivo principale per cui, ad oggi, ci serve una base grande di energia prodotta in modo tradizionale (classico vapore surriscaldato che si espande in turbina) che si possa regolare "facilmente" per garantire la continuità del servizio

Poi torno a dire, per quanto riguarda l'Italia, parlare del nucleare è solo per fare conversazione, perché ormai con i due referendum è un percorso sicuramente bloccatoci e, anche ipotizzando un ripensamento enorme da parte della popolazione (impossibile ?), siamo troppo in ritardo perché possa diventare utile
Quindi anche io che non sono contrario, ad oggi, ormai non la vedo come la strada da percorrere (seppur ripeto, la trovo una fonte di energia migliore dei combustibili fossili)

Sarebbe come dire: non ho i soldi per pagare l'affitto quindi vado a svaligiare una banca. Se non rubo, che faccio?
Risposta: si cercano alternative, e ne stiamo studiando come per esempio la Smart Grid.
E' un piano estremamente interessante e che a me piacerebbe tantissimo
La vedo difficile da applicare, almeno qui in Italia, perché presuppone un livello di automazione e connessione da cui siamo molto lontani (oltre che norme differenti per poter davvero dislocare la produzione di energia)
 
"E perchè sarebbero enormi?" Perchè io ho letto le fonti che hai postato. Metà del paper è a proposito dei modelli e delle assunzioni per stimare le emissioni nel 2050, non oggi. Non è un report sulla situazione attuale. Lo hai letto?

"Partiamo dal nucleare, il tasso di mortalità per il nucleare include una stima di 4000 morti dal disastro di Chernobyl in Ucraina del 1986 (in base alle stime dell'OMS); 574 decessi a Fukushima (un decesso di un lavoratore e 573 decessi indiretti per lo stress dell'evacuazione); e le morti professionali stimate (in gran parte dovute all'estrazione e alla macinazione), come fornito da Markandya e Wilkinson (2007)." Aiutami, io non sono riuscito a trovare questo passaggio. Nel paper la fonte dei morti per nucleare mi rimandava al paper stesso, citazioni 31 e 32. Dove lo hai trovato tu?

"Comunque stiamo facendo qualcosa di sbagliato, non dobbiamo paragonare nucleare e fonti rinnovabili.
Dobbiamo paragonare i combustibili fossili con nucleare ed energie rinnovabili." Ti sei scelto tu la fonte eh. Che poi, non sono nemmeno d'accordo con questa linea di discorso: le fonti fossili sono tremendamente inquinanti, ma non vedo perchè non possa fare un confronto a tutto tondo e includere le rinnovabili.
Una fonte che esclude i costi delle scorie, il che fa molto sorridere e la dice lunga sul livello di imparzialità degli autori.
Io ho preso IPCC per la CO2 prodotta da ogni forma di energia.
Quella sul 2050 onestamente non ho capito cosa intendesse già da prima, per questo ho usato solo l'IPCC. Che senso ha fare una stima della CO2 prodotta nel 2050 se già adesso hai a disposizione tutti i dati per dirlo? Boh, non l'ho capito. Forse sbaglio ad interpretarlo io.
Per quanto riguarda i morti è scritto tutto nelle varie fonti quello che ho scritto, è praticamente copia e incolla di quello che c'è scritto. Se riesco dopo te le linko.
Quale fonte esclude i costi delle scorie?
Quelli già sono stanziati prima che si accende la centrale.

Comunque io sono dell'idea che il carico base vada coperto dal nucleare e tutto il resto si deve lasciare alle rinnovabili. Questo perché le rinnovabili sono aleatorie, anche con le batterie e l'idrogeno non sarebbe possibile coprire il carico base.
Quindi carico base nucleare e tutto il resto della produzione si lascia alle rinnovabili cercando di utilizzare al massimo un 5% di gas naturale.
--- i due messaggi sono stati uniti ---
Questa è una categorizzazione di persone che non conosci che, scusami, ma non puoi permetterti
Solo perché non la pensano come te non puoi dargli automaticamente o dell'ignorante o dell'avido-egoista

La questione di cui stiamo parlando è estremamente complessa ed ha molte facce ed aspetti (di cui dai tuoi commenti mi sembra di capire che tu vedi solo quelle negative e più macroscopiche) da tenere in considerazione
Il mondo non è bianco o nero e categorizzare in maniera così netta una forma di energia è impossibile

Come ogni cosa nel mondo porta vantaggi e svantaggi che vanno messi sul piatto della bilancia per scegliere la strada da seguire
Di sicuro il nucleare non è la soluzione alternativa migliore di tutte le altre fonti di energia
Di sicuro non abbiamo ancora nulla che sia ad impatto ambientale zero per produrre energia (perché anche le rinnovabili purtroppo i loro difetti li hanno)

Un difetto importante delle rinnovabili ad esempio è (salvo alcune eccezioni) la loro non costanza nel tempo e difficolta di regolazione visto che purtroppo lo stoccaggio di energia elettrica ci rimane ancora molto difficile
Questo è il motivo principale per cui, ad oggi, ci serve una base grande di energia prodotta in modo tradizionale (classico vapore surriscaldato che si espande in turbina) che si possa regolare "facilmente" per garantire la continuità del servizio

Poi torno a dire, per quanto riguarda l'Italia, parlare del nucleare è solo per fare conversazione, perché ormai con i due referendum è un percorso sicuramente bloccatoci e, anche ipotizzando un ripensamento enorme da parte della popolazione (impossibile ?), siamo troppo in ritardo perché possa diventare utile
Quindi anche io che non sono contrario, ad oggi, ormai non la vedo come la strada da percorrere (seppur ripeto, la trovo una fonte di energia migliore dei combustibili fossili)


E' un piano estremamente interessante e che a me piacerebbe tantissimo
La vedo difficile da applicare, almeno qui in Italia, perché presuppone un livello di automazione e connessione da cui siamo molto lontani (oltre che norme differenti per poter davvero dislocare la produzione di energia)
Io credo invece che adesso andrebbe presa la strada del nucleare. Negli anni successivi gli stati devono decarbonizzare molto. In 20 anni e passa si possono fare tantissime cose, centrali nucleari, energia rinnovabile, efficientamento, ridimensionare i consumi etc. Possiamo fare molte cose ma serve l'aiuto di tutto. Solo con il nucleare non possiamo combattere il riscaldamento globale, solo con le rinnovabili non possiamo lo stesso combattere il riscaldamento. Ci serve un insieme di tutte queste cose.
 
Io credo invece che adesso andrebbe presa la strada del nucleare. Negli anni successivi gli stati devono decarbonizzare molto. In 20 anni e passa si possono fare tantissime cose, centrali nucleari, energia rinnovabile, efficientamento, ridimensionare i consumi etc. Possiamo fare molte cose ma serve l'aiuto di tutto. Solo con il nucleare non possiamo combattere il riscaldamento globale, solo con le rinnovabili non possiamo lo stesso combattere il riscaldamento. Ci serve un insieme di tutte queste cose.

Io non ho nulla in contrario, ma se anche tu partissi ora in Italia tra 20 anni è già tanto se sei riuscito ad accenderla
Considera che anche solo per cominciare a progettare un piano nucleare prima dovresti:
- raccogliere sufficienti firme per un referendum che abroghi quelli precedenti
- indirlo e vincere questo referendum
- approvare nuove norme ed individuare le localizzazioni per le nuove centrali

Solo con questa burocrazia qui tra tutto se perdi un quinquennio sei fortunato

Poi si passa a dover trovare fondi e farci approvare i progetti da commissione europea e AIEA
Infine la devi costruire e comprare il materiale fissile (che noi non abbiamo come risorsa primaria)

Insomma, la vedo ormai una strada un po' troppo lunga per poter essere messa in atto proficuamente


Se dovremo fermare le nostre centrali a combustibile fossile, per come ragiona la nostra classe politica, è molto più probabile che ci troveremo a comprarla dagli altri stati dell'U.E. piuttosto di far ripartire un programma nucleare (a meno che in questi 20 anni non si scopra qualcosa di veramente innovativo direttamente in casa nostra, visto che di menti brillanti ne abbiamo un bel po')
 
Questa è una categorizzazione di persone che non conosci che, scusami, ma non puoi permetterti
Solo perché non la pensano come te non puoi dargli automaticamente o dell'ignorante o dell'avido-egoista
Hai ragione, chiedo scusa a @saimon_ per il mio comportamento. Purtroppo quando si parla di nucleare mi scaldo facilmente perché non si capisce un fondamentale concetto, il nucleare non produce inquinamento come lo produce l'energia basata sui combustibili fossili ma produce qualcosa di nettamente peggiore, le scorie nucleari. Cmq ognuno ha la sua opinione e va rispettata cosa che io non ho fatto e chiedo ancora umilmente scusa.
 
Pro o contro nucleare non capisco come fare fronte alle richieste di elettricità.

Si sta puntando a tutti i costi sul elettrico, come la storia delle automobili, pure i mezzi pesanti... Ma quando quelle a carburante saranno fuori produzioni ho la mezza idea che ci piazzano relatori dappertutto.
 
Ehh più si va avanti e più serve energia.
Poi bisogna tener conto dell'elettrificazione massiccia che avverrà nei prossimi anni. Immagina che metà del parco auto italiano diventi tutto elettrico. Serviranno enormi quantità di energia e bisogna produrla con rinnovabili, nucleare combustibili fossili etc.
Purtroppo i combustibili fossili dominano ancora il "mercato" quindi è quasi impossibile che in breve tempo la tendenza si inverti.
 
Ragazzi navigando un po' in internet mi è apparso questo articolo, parla di reattori nucleari di nuova generazione che anziché usare l'uranio usano il sale fuso, che ne pensate?
La Cina ha intenzione di avviare entro settembre un nuovo tipo di reattore sperimentale, il primo nel suo genere, fondamentale per lo sviluppo di un’energia nucleare pulita e sicura. Il governo cinese intende completare la costruzione di un prototipo di reattore nucleare a sale fuso, presso la città di Wuwei, con l'intenzione di stabilire successivamente una serie di impianti su larga scala in contesti simili. Con la capacità di generare energia producendo emissioni di carbonio minime, i reattori nucleari hanno un chiaro vantaggio quando si tratta di generazione sostenibile di energia. Dagli anni '40, gli scienziati studiano possibili alternative all’uranio e una di queste è rappresentata dai reattori a sali fusi. Al posto dell'uranio e del plutonio, questi reattori usano il torio metallico argenteo, materiale comune, largamente diffuso e inutilizzabile per la creazione di armi atomiche. Il torio viene dissolto nel sale fuso che scorre attraverso il reattore ad alta temperatura. In questa forma il sale liquido funge da refrigerante e non sono necessari sistemi di raffreddamento ad acqua ad alta pressione, e se si verifica un incidente, il torio si raffredda rapidamente diventando solido.
La Cina nel 2011, ha approvato i piani per un reattore a sale fuso di torio nella provincia di Gansu, e ha incaricato i suoi scienziati di sviluppare la tecnologia per gestirlo. La costruzione del prototipo di reattore da 2 megawatt dovrebbe concludersi il mese prossimo e i primi test potrebbero iniziare già a settembre. Gli scienziati sperano di usarlo come trampolino di lancio per lo sviluppo di reattori a sale fuso al torio più grandi che generano fino a 100 MW, in grado di fornire energia sufficiente per 100.000 abitanti.

Fonte: “Could China’s molten salt nuclear reactor be a clean, safe source of power?”, South China Morning Post, 2021
 
Ragazzi navigando un po' in internet mi è apparso questo articolo, parla di reattori nucleari di nuova generazione che anziché usare l'uranio usano il sale fuso, che ne pensate?
La Cina ha intenzione di avviare entro settembre un nuovo tipo di reattore sperimentale, il primo nel suo genere, fondamentale per lo sviluppo di un’energia nucleare pulita e sicura. Il governo cinese intende completare la costruzione di un prototipo di reattore nucleare a sale fuso, presso la città di Wuwei, con l'intenzione di stabilire successivamente una serie di impianti su larga scala in contesti simili. Con la capacità di generare energia producendo emissioni di carbonio minime, i reattori nucleari hanno un chiaro vantaggio quando si tratta di generazione sostenibile di energia. Dagli anni '40, gli scienziati studiano possibili alternative all’uranio e una di queste è rappresentata dai reattori a sali fusi. Al posto dell'uranio e del plutonio, questi reattori usano il torio metallico argenteo, materiale comune, largamente diffuso e inutilizzabile per la creazione di armi atomiche. Il torio viene dissolto nel sale fuso che scorre attraverso il reattore ad alta temperatura. In questa forma il sale liquido funge da refrigerante e non sono necessari sistemi di raffreddamento ad acqua ad alta pressione, e se si verifica un incidente, il torio si raffredda rapidamente diventando solido.
La Cina nel 2011, ha approvato i piani per un reattore a sale fuso di torio nella provincia di Gansu, e ha incaricato i suoi scienziati di sviluppare la tecnologia per gestirlo. La costruzione del prototipo di reattore da 2 megawatt dovrebbe concludersi il mese prossimo e i primi test potrebbero iniziare già a settembre. Gli scienziati sperano di usarlo come trampolino di lancio per lo sviluppo di reattori a sale fuso al torio più grandi che generano fino a 100 MW, in grado di fornire energia sufficiente per 100.000 abitanti.

Fonte: “Could China’s molten salt nuclear reactor be a clean, safe source of power?”, South China Morning Post, 2021
Ti faccio un esempio di un reattore di quarta generazione ( ci sono diversi progetti, ognuno funziona in modo diverso) l'FBR.

I reattori oggigiorno utilizzano come combustibile Uranio con un tasso di arricchimento di isotopo 235 compreso tra il 3% e il 7% e vengono raffreddati ad acqua (solitamente mantenuta liquida tramite la pressione). Abbiamo visto anche come una piccola parte dell'Uranio 238, quello non fissile che compone il resto del combustibile, durante il funzionamento del reattore assorba neutroni trasformandosi in Plutonio a seguito di un doppio decadimento beta. Abbiamo visto infine come, tramite il riprocessamento, si possa recuperare e riciclare il Plutonio andando a creare nuovo combustibile a ossidi misti (detto MOX).
Nei reattori tradizionali il rapporto tra le reazioni di assorbimento neutronico e quelle di fissione è di 0,6 a 1; nei CANDU (reattori raffreddati ad acqua pesante che sfruttano combustibile non arricchito, quindi con solo lo 0,72% di fissile) questo rapporto sale a 0,8 a 1.
Questo significa che, ipotizzando un 5% di fissile iniziale in un reattore PWR, e supponendo (molto generosamente) di riuscire a sfruttarlo del tutto, all'interno del combustibile esausto ci sarà un 3% di Plutonio recuperabile, e un 92% di Uranio 238 che rimarrà come prodotto di scarto, e a cui andrà aggiunto eventualmente l'Uranio impoverito che avanza dal processo di arricchimento.
Si può tuttavia rendere questo processo più efficiente: le sezioni d'urto (ovvero le probabilità) delle reazioni di assorbimento neutronico e di fissione sono fortemente dipendenti dall'energia cinetica dei neutroni, che all'interno di un reattore nucleare vengono prodotti sia dalle fissioni sia dai decadimenti degli isotopi di transizione. Quando i neutroni sono più lenti (neutroni termici) le reazioni di fissione sono favorite, se invece i neutroni hanno energie più alte (neutroni veloci) è favorito l'assorbimento neutronico.
È possibile quindi costruire reattori in cui il rapporto tra le due reazioni sia sbilanciato a favore dell'assorbimento neutronico, e quindi in cui si produca più fissile di quanto se ne consumi? Sì.
In questo senso la bella notizia è che i neutroni che si producono durante i processi di fissione e durante i decadimenti radioattivi hanno già energie cinetiche elevate, e non occorre quindi accelerarli; la brutta notizia è che sia l'acqua leggera che quella pesante agiscono da moderatori (rallentano i neutroni) e quindi non possiamo utilizzarle per raffreddare un reattore simile.
Naturalmente, dato che il numero di neutroni in circolazione è limitato e che un maggior numero di essi viene assorbito nel processo di fertilizzazione, occorre aumentare la probabilità che i neutroni rimanenti causino una fissione, e quindi bisognerà anche utilizzare del combustibile con un maggior grado di arricchimento.
I reattori di questa tipologia vengono detti Fast Breeding Reactors, dove Fast si riferisce ovviamente al fatto che sfruttano i neutroni veloci e Breeding è il nome che si dà al processo di creazione di nuovo combustibile fissile a partire dall'Uranio 238: in italiano questo processo prende il nome di "fertilizzazione", e l'Uranio 238 viene detto "fertile".
Negli FBR il rapporto tra le reazioni di assorbimento neutronico e quelle di fissione è di 1,2 a 1: questo significa che per ogni cinque atomi di fissile che si rompono se ne generano sei nuovi. Ovviamente questo processo (detto "Ciclo Uranio-Plutonio") non può durare in eterno, perché si andranno progressivamente ad esaurire gli atomi di fertile, ma questo ci fa immediatamente capire quale sarebbe il primo grosso vantaggio dei reattori di questo tipo: permetterebbero di sfruttare il 100% dell'Uranio, invece che solo il fissile naturale (l'isotopo 235, che costituisce appena lo 0,72% del totale).
Inoltre, visto che l'Uranio 238 è il costituente principale dei rifiuti nucleari ad alta attività, gli FBR consentirebbero anche di riciclare la maggior parte delle scorie radioattive prodotte fino ad ora dall'industria nucleare civile, andando a bruciare proprio quegli elementi con tempi di decadimento millenari, e senza generarne di nuovi: da un FBR uscirebbero infatti solo i prodotti residuali della fissione - in molti casi radioattivi, ma con tempi di decadimento generalmente brevi (l'elemento radioattivo prodotto in quantità non trascurabili che si mantiene pericoloso più a lungo è il Cesio 137, il cui tempo di dimezzamento è di circa 30 anni).
Il secondo grosso punto a favore degli FBR, ed è di nuovo immediatamente evidente, è il fatto che da una singola barra di Uranio si riuscirebbe ad estrarre molta più energia, perché dove prima si andava a fissionare una percentuale molto bassa della massa del combustibile, adesso lo si può sfruttare praticamente al 100%.
Per dare un'idea dei numeri: il potere calorifico del Diossido di Uranio arricchito al 3% è di circa 2 milioni di MJ/kg in un reattore tradizionale; in un FBR sarebbe di 76 milioni di MJ/kg, oltre 35 volte più grande. Questo significa che, a parità di energia, un FBR consuma molto meno combustibile di un reattore tradizionale, e dunque non solo produce rifiuti che hanno tempi di smaltimento molto più brevi, ma ne produce anche quantità significativamente minori. Un dato che può dare un'idea degli ordini di grandezza in gioco è il seguente: se l'intera umanità utilizzasse unicamente reattori FBR per sopperire alle proprie esigenze energetiche, supponendo un tenore di vita pari a quello medio europeo per tutti e una popolazione mondiale di 10 miliardi di persone, TUTTI i rifiuti nucleari generati IN UN SECOLO occuperebbero all'incirca il volume di UNA nave container.
Ricapitolando:
1. generare quantità enormi di energia
2. a partire da pochissima materia prima
3. smaltendo eventualmente le scorie radioattive dei reattori tradizionali
4. producendo zero emissioni e pochissimi rifiuti, smaltibili in tempi ridotti
5. e tutto questo per millenni, visto che solo le scorie prodotte fino ad ora dalla sola industria militare statunitense basterebbero ad alimentare l'umanità per 700 anni, e il mondo è ancora pieno di Uranio.
Dov'è la fregatura? La fregatura è che, come si è detto prima, reattori simili richiedono sistemi di raffreddamento non basati sull'acqua, e questi ultimi sono complessi e, soprattutto, costosi. Tanto costosi da rendere attualmente sconveniente l'impiego di energia generata tramite FBR rispetto all'energia generata tramite reattori tradizionali o centrali a gas (soprattutto ora che il gas da fracking è particolarmente a buon mercato).
Tuttavia i vantaggi degli FBR sono tanti e tali da far sì che moltissimi paesi stiano investendo in ricerca su questa tecnologia, esplorando nuove soluzioni che possano essere convenienti su scala industriale.

Per i reattori citati nell'articolo:
Reattori raffreddati tramite sali fusi (di sodio o di fluoro), generalmente indicati con la sigla MSR (Molten Salt Reactor): tra le caratteristiche rilevanti di questa tipologia di reattori vi è il fatto che il combustibile, invece di essere inserito nel reattore sotto forma di pastiglie solide all'interno di un cladding metallico, sarebbe disciolto direttamente all'interno del fluido refrigerante, il che consentirebbe di operare con un core completamente liquido, e pertanto di non doversi preoccupare di meltdown eventuali.
 
Ultima modifica:
Vi linko questo video di superquark dove parla del deposito nazionale, purtroppo su youtube non l'ho trovato.
Sperando che la politica si sbrighi a fare questo deposito che è necessario e anche obbligatorio visto che ogni paese nell'UE deve gestire le proprie scorie e tra qualche anno arriveranno le scorie che abbiamo inviato in Inghilterra e Francia.
 
Ragazzi navigando un po' in internet mi è apparso questo articolo, parla di reattori nucleari di nuova generazione che anziché usare l'uranio usano il sale fuso, che ne pensate?
La Cina ha intenzione di avviare entro settembre un nuovo tipo di reattore sperimentale, il primo nel suo genere, fondamentale per lo sviluppo di un’energia nucleare pulita e sicura. Il governo cinese intende completare la costruzione di un prototipo di reattore nucleare a sale fuso, presso la città di Wuwei, con l'intenzione di stabilire successivamente una serie di impianti su larga scala in contesti simili. Con la capacità di generare energia producendo emissioni di carbonio minime, i reattori nucleari hanno un chiaro vantaggio quando si tratta di generazione sostenibile di energia. Dagli anni '40, gli scienziati studiano possibili alternative all’uranio e una di queste è rappresentata dai reattori a sali fusi. Al posto dell'uranio e del plutonio, questi reattori usano il torio metallico argenteo, materiale comune, largamente diffuso e inutilizzabile per la creazione di armi atomiche. Il torio viene dissolto nel sale fuso che scorre attraverso il reattore ad alta temperatura. In questa forma il sale liquido funge da refrigerante e non sono necessari sistemi di raffreddamento ad acqua ad alta pressione, e se si verifica un incidente, il torio si raffredda rapidamente diventando solido.
La Cina nel 2011, ha approvato i piani per un reattore a sale fuso di torio nella provincia di Gansu, e ha incaricato i suoi scienziati di sviluppare la tecnologia per gestirlo. La costruzione del prototipo di reattore da 2 megawatt dovrebbe concludersi il mese prossimo e i primi test potrebbero iniziare già a settembre. Gli scienziati sperano di usarlo come trampolino di lancio per lo sviluppo di reattori a sale fuso al torio più grandi che generano fino a 100 MW, in grado di fornire energia sufficiente per 100.000 abitanti.

Fonte: “Could China’s molten salt nuclear reactor be a clean, safe source of power?”, South China Morning Post, 2021
Be', i reattori "a neutroni veloci" (autofertilizzanti, "Fast Breeder", in quanto producono più combustibile fissile di quanto ne consumano) non sono una novità tecnologica in assoluto, si pensi al Phénix e al Superphénix, di costruzione italo-francese, parliamo di più di 50 anni fa, e ancora prima del Rapsodie (primi anni '60 del secolo scorso) e poi altri.
Tutti questi reattori veloci furono concepiti per consentire una combustione completa, "fissionando" anche l'U-238 (oltre all'U-235 fortemente arricchito), che in pratica rappresenta l'isotopo più abbondante, non hanno bisogno di elementi "moderatori" per rallentare i neutroni e utilizzano metalli fusi, come il sodio o il potassio, come refrigeranti.
La caratteristica di questi metalli è quella di avere un'alta conduttività interna, molto più alta rispetto a quella dell'acqua.
Si può operare a pressione normale anche a temperature molto elevate.
C'è un inconveniente, però: il metallo che attraversa il reattore diventa fortemente radioattivo (a tale inconveniente si può ovviare prevedendo l'utilizzo di un doppio scambiatore di calore); inoltre il sodio reagisce a contatto con l'acqua, sviluppando un'elevata quantità di calore, la quale potrebbe innescare fenomeni esplosivi.
In Cina c'è il CEFR dal 2010/2011, in seguito ad un incidente è stato fermato e da qualche mese è "ripartito" nella fase di "power test".
L'uso del torio Th-232 nei reattori "termici" ha il vantaggio di determinare scorie radioattive con un ciclo di vita più breve rispetto a quello dell'uranio e del plutonio, vale a dire che sono meno radiotossiche.
Purtroppo, in seguito all'esito negativo del referendum del novembre del 1987, il programma previsto dal Piano Energetico Nazionale è stato sospeso (in realtà furono abrogate alcune norme relative alla localizzazione di nuove centrali, tra l'altro fu vietato all'ENEL di prendere parte a progetti nucleari all'estero, mentre la chiusura delle centrali esistenti fu una decisione, che ci è costata molto cara, successiva del governo, non dimentichiamoci della vicenda di "mani pulite" di quegli anni), perlomeno fino a quando le garanzie sulla sicurezza non saranno certe.
A presto ?
 
Riprendo questa discussione dicendo anche che il nucleare ci permette di essere molto più indipendenti energeticamente.
Questo perché i fornitori mondiali di uranio sono diversi e quindi si può diversificare molto. (Ci sono paesi dell'Asia, Africa e America e anche paesi della NATO, quindi le forniture di Uranio non sarebbero un problema e comunque si possono avere riserve di Uranio che possono durare diversi anni, al contrario del gas che dura al massimo qualche decina di settimana, e già è tanto, considerando che l'Italia ha riserve per 12 settimane)
 
Servono decenii e bei soldini. Ci vogliono anni solo a trovare le zone adatte.
 
Stato
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