Garda io ti stimo per la voglia e l'impegno che ci metti nel fare certe prove e ti capisco perchè anche a me alcuni giorni mi prende la scimmia e inizio a smanettare.
Però dopo tanto parlare di ransomware e dell'ondata che ha colpito milioni di utenti in questi giorni sono giunto a pensare che non è necessario installare molti software di prevenzione che stanno sempre attivi e consumano risorse e poi oggi funzionano, domani esce una nuovo malware/variante e non si sa.
Oltre ai soliti consigli di prudenza che vengono dati basterebbe fare due cose: una curativa, ossia il backup dei dati e del sistema, cosa che ho già detto e stradetto fino alla noia.
E una preventiva, tramite l'utilizzo di un software sandbox o virtualizzatore. Aprendo il browser e/o il client di posta elettronica, che sono gli strumenti privilegiati di veicolazione dei malware, sempre dentro una sandbox la percentuale di essere infettati si riduce alle 0.001 %. Non ho messo lo zero assoluto perchè la maggior parte dei malware in circolazione non riesce a bucare la sandbox e a passare nel resto del sistema operativo infettandolo, ma non è escluso che i cyber criminali, riescano a trovare un bug nella sandbox e a creare un apposito malware che, sfruttando tale bug, riesca a bucarla, passare nel sistema operativo e infettarlo.
Capisci che tale operazione non è facile ma non impossibile per certe persone con i controattributi, ma il discorso è un'altro: ne vale la pena? Vale la pena spendere tempo, energie capacità ecc ecc per creare un malware in grado di bucare la sandbox, entrare nel sistema operativo e cryptarlo tutto?
No, no perchè nessuno o pochissimi usano una sandbox,
No perchè ci sono molti polli che usano un pc come se fosse un elettrodomestico qualsiasi, basta attaccare la spina, accenderlo, andare in rete e via.......tanto c'è l'antivirus.
