Finito Innocence, devo dire che è stata una piacevole sorpresa: storia bellissima, ambientazione fantastica, personaggi caratterizzati benissimo e tecnicamente il gioco è davvero valido, considerato che la software house è sconosciuta. Da giocare.
I problemi nascono dalla natura del gioco, che per me resta lontana dai miei canoni (prediligo open world con componente RPG): è lineare, il percorso è “forzato” (a volte in modo grottesco, con la protagonista che non sa scavalcare un muretto ma scende da una torre di 3 mt) e le possibilità di tattiche diverse molto limitate. Ed è breve, come quasi tutti i giochi del genere.
Ho subito cominciato il seguito, appena uscito con il GamePass Microsoft, Requiem. Beh il gioco è ancora migliore ! Tecnicamente anche più valido (ed il primo era già uno spettacolo per gli occhi), personaggi nei quali si entra ancora più a fondo, storia intrigante e narrativa che regge bene. Sul gameplay si apprezza il lavoro svolto per renderlo più profondo: la natura del gioco resta lineare, ma sono state introdotte novità che permettono approcci differenti, alcuni scenari più ampi ed una minima componente “RPG” (ma proprio minima) in cui la crescita del personaggio si evolve in base allo stile con cui si gioca. Sembra solo abbozzata e l’utente non ha molto controllo su di essa (sono al 6 capitolo e l’evoluzione è solo minima…), ma è meglio che nulla.