azi_muth
Utente Èlite
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Quindi la tua difesa d’ufficio non trova neppure riscontro sul loro stesso website.
È Nvidia stessa, sul suo sito ed in mille presentazioni, ad essersi sempre definita “for gamers…” salvo poi mettere in atto politiche aziendali che andavano contro i consumatori, sui prezzi, disponibilità ed alimentazione di un mercato parallelo del mining al quale del pianeta e dei “gamers” non importava un fico secco e l’unico comune denominatore era IL PROFITTO degli azionisti.
Non c’è bisogno di essere una ONLUS per avere un etica. Ma questo diventa sempre più raro nelle multinazionali.
E difese come la tua dimostrano che stanno facendo un buon lavoro…
A questo aggiungiamo le bugie e trucchetti vari di marketing perpetrati negli anni (molti anni).
Max la mia non è una difesa perchè a me di base di Nvidia non frega un fico secco, visto che sono vent'anni che non gioco più che altro vedo voi tanto fomentati perchè parti in causa da non mettere le cose nella giusta prospettiva.
Riporto solo l'attenzione sul fatto che ci sono ambiti molto più seri sui quali riportare il discorso sull'etica e dove le multinazionali fanno danni ben peggiori e dove sarebbero necessari interventi legislativi molto più pesanti.
Ma in un caso come questo i maggiori "giudici" di questa etica dovrebbero essere proprio i clienti che a quanto pare, visti i numeri se ne sbattono delle presunte politiche anti-etiche di cui parli e continuano a comprare perchè poi evidentemente NVIDIA li compensa sull'aspetto più importante per loro che riguarda dell'etica del lavoro: fa prodotti superiori alla concorrenza tanto che le alternative non sono considerate come tali. In questo senso è coscienziosa e lavora benissimo ed è proprio per questo che è apprezzata.
Il socialismo delle schede grafiche non esiste, esiste il mercato libero che pur in una situazione di oligopolio è libero perchè le aziende hanno la scelta di vendere e produrre al prezzo che vogliono e i consumatori di comprare oppure no al prezzo proposto.
Il primo impegno di una azienda è verso i suoi azionisti e la remunerazione del capitale investito, chiaramente nei limiti imposti dalla legge. Il resto è subordinato nel senso che ha valore finchè è un mezzo utile per arrivare al primo.
Alla fine si tratta del mercato libero con tutti i pregi e i difetti che conosciamo già e che in questo caso non crea nemmeno troppi danni. Qui l'unico danno è che se vuoi avere performance migliori rispetto al passato devi pagare di più. Se non sei disposto giochi ai vecchi titoli e pace.
Poi se me lo chiedi personalmente sarei favorevole a una legislazione che faccia a pezzi qualsiasi forma di monopolio in stile Sherman Act quando la Standard oil che aveva fino a quel momento il monopolio del mercato petrolifero venne spacchettata in 34 aziende più piccole. Ma questo è un altro discorso e probabilmnete non è nemmeno più realizzabile..
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