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Utente Èlite
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Restando nell'ambito del 3d che ricordo essere "violenze sulle donne", proprio nell'articolo linkato dal ns amico Ballanz si dice la cosa seguente:
Se la famiglia sembra essere oggi uno degli ambiti in cui si esercita maggiormente la violenza, sono soprattutto le donne a essere vittime, come dimostrano abbondantemente, e impietosamente, i dati del Viminale. Lo stesso Amato ammette di essere «rimasto assolutamente sconvolto sul capitolo sulla violenza contro le donne» «E' impressionante. Sono 6 milioni 743mila, pari al 31,9% della classe d'età considerata, le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita», dice il rapporto. Quasi 4 milioni quelle che hanno subito violenze fisiche, un milione in più quelle che hanno denunciato violenze sessuali, e tra loro un milione di donne stuprate. Nel 62,4% dei casi a commettere violenze fisiche è il partner. E la percentuale sale se si tratta di stupri o violenze sessuali. I dati sulla violenza in famiglia e contro le donne fanno dire al ministro: «mi trovo in difficoltà quando sostengo l'estraneità alla nostra civiltà della supremazia dell'uomo sulla donna, teorizzata in nome dell'Islam, sbagliando, da alcuni». È difficile, sembra dire il ministro, fare la morale sui diritti delle donne agli immigrati quando poi in Italia contro le donne si esercita tale violenza.
Quando si riportano i dati facciamolo integralmente ;)
Comunque, tirando un po le somme io leggo tutte queste statistiche nel modo seguente:
per reati legati al patrimonio -furti, omicidi a scopo di rapina ecc..- gli immigrati si trovano indiscutibilmente in pole position con un rapporto crimini/numero di individui pari a circa 20 volte quello degli italiani.
Era, del resto, logico aspettarselo. Chi non ha nulla è in genere più propenso (sempre statisticamente) a procurarsi qualcosa anche infrangendo le leggi.
Per reati legati a persone non vedo invece questa supremazia. Le parole del ministro parlano chiaro e, se non bastassero queste, ritengo che siamo molto poco informati riguardo agli stupri che avvengono tra le mura domestiche.
I giornali riportano sempre dell'immigrato che stupra la donna italiana.
Viceversa non ho MAI, e ripeto e sottolineo il mai, sentito notizie di una donna Italiana stuprata dal marito. Se dicono qlcs lo fanno solo nel caso estremo di omicidio.
E questo indubbiamente altera e distorce la ns percezione del problema.
Di conseguenza non mi sento di condividere la tesi che gli stupri commessi dagli extracomunitari siano imputabili ad una cultura/religione che pensa e teorizza la donna come ad una bestia.
Se la famiglia sembra essere oggi uno degli ambiti in cui si esercita maggiormente la violenza, sono soprattutto le donne a essere vittime, come dimostrano abbondantemente, e impietosamente, i dati del Viminale. Lo stesso Amato ammette di essere «rimasto assolutamente sconvolto sul capitolo sulla violenza contro le donne» «E' impressionante. Sono 6 milioni 743mila, pari al 31,9% della classe d'età considerata, le donne tra i 16 e i 70 anni che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita», dice il rapporto. Quasi 4 milioni quelle che hanno subito violenze fisiche, un milione in più quelle che hanno denunciato violenze sessuali, e tra loro un milione di donne stuprate. Nel 62,4% dei casi a commettere violenze fisiche è il partner. E la percentuale sale se si tratta di stupri o violenze sessuali. I dati sulla violenza in famiglia e contro le donne fanno dire al ministro: «mi trovo in difficoltà quando sostengo l'estraneità alla nostra civiltà della supremazia dell'uomo sulla donna, teorizzata in nome dell'Islam, sbagliando, da alcuni». È difficile, sembra dire il ministro, fare la morale sui diritti delle donne agli immigrati quando poi in Italia contro le donne si esercita tale violenza.
Quando si riportano i dati facciamolo integralmente ;)
Comunque, tirando un po le somme io leggo tutte queste statistiche nel modo seguente:
per reati legati al patrimonio -furti, omicidi a scopo di rapina ecc..- gli immigrati si trovano indiscutibilmente in pole position con un rapporto crimini/numero di individui pari a circa 20 volte quello degli italiani.
Era, del resto, logico aspettarselo. Chi non ha nulla è in genere più propenso (sempre statisticamente) a procurarsi qualcosa anche infrangendo le leggi.
Per reati legati a persone non vedo invece questa supremazia. Le parole del ministro parlano chiaro e, se non bastassero queste, ritengo che siamo molto poco informati riguardo agli stupri che avvengono tra le mura domestiche.
I giornali riportano sempre dell'immigrato che stupra la donna italiana.
Viceversa non ho MAI, e ripeto e sottolineo il mai, sentito notizie di una donna Italiana stuprata dal marito. Se dicono qlcs lo fanno solo nel caso estremo di omicidio.
E questo indubbiamente altera e distorce la ns percezione del problema.
Di conseguenza non mi sento di condividere la tesi che gli stupri commessi dagli extracomunitari siano imputabili ad una cultura/religione che pensa e teorizza la donna come ad una bestia.